549 »iL'XVli, FEBBRAIO. 550 sto scrive, perché turchi per ogni rossa menavano, non essendo satisfati, far bater il Baylo è lì. Etiam il Signor ha scrito che Curlogoli corsaro e li altri va-dino a lui con la ditta armata, sicotiie il bassa me-domo li ha ditto haver auto questo ordine dal Signor. Item, si duol che poi lì non è venuto alcun navilio con vini di Candia, e manco venirano per dubito non esser presi da Curlogoli; sichè el baylato fa poche facende, e de lì sarà gran penuria convenendo mandar viluarie a tanta zente in campo dii Signor. Item, scrive è bon el Provedador di l’ar-mada habi ordene di la Signoria nostra andar per le isole nostre di I’ Arzipielago e inquerir di tal cosse, amonendoli etc. Scrive, al capilanio di Gali-poli donò do veste come scrisse. Item, non à spazà quesla a posta ; tamen per ogni letera eh’ el spaza non poi far di meno che non li costa ducali 10 per volta. 305 Dii dito Baylo, di Constani ipoli, di 13 De-zemhrio, in zifra. Coinè spaza queste letere per via di Ragusi a posta, et ha spazza etiam per via di Corlu. Scrive, a dì 9 vene lì uno olaco dii Signor, con bordine si dovesse mcter in ordine el armar 40 galie grosse, 40 sotil et 30 paladine da cavali con fama voler le vadino in Alexandria, che Dio la mandi bona : unde questo bassa à mandato per il capitanio di Galipoli per questo, el si usa diligenlia a far la dita arntada, qual sarà in ordine per tempo novo, zoè per lutto Marzo, che avanti non poi esser, tamen la sarà mal in ordine etc. Da Ragusi, di Jacomo di Zuliani, drieate a Nicolò Aurelio secretarlo dii Consejo di X, date a dì 4 Zener. Scrive, come de lì è nova il Signor turco esser a Damasco; il qual per lutto ha manda a far trovar danari, et quelli homeni da cavalo e da remo vadino suso. A la Porla si fa gran aparalo inarilimo, et ha poslo trenta aspri di più per testa per carazo a tutti soi subditi; el infine dice, Dio la mandi bona. Dii dito, di 10, drizate ut supra. Come il Signor turco è a Damasco e li bisogna danari e ha mandalo per tutto il suo dominio a scuoder. Arà in ordine 130 galie preste a Conslantinopoli, et fin hora più di 30 sono forzale el mandate a la bocha dii Slreto, e si dize Achmalh bassà sarà capo di quelle. Scrive come per una nave veneliana capitata lì a Ragusi, qual vien di Alexandria, porta nova il novo Soldati fato, qual era quello stele in preson in Alexandria in caslelo, liabia fato gran zente, et essere sialo a le man con il Signor turco e aver quello roto parte e redulo a costa di una montagna la persona di esso Signor turco con 4000 di soi e non più; el in fine di la letera dize Idio provedi a la cripstianità. In quesla malina introe Savio dii Consejo sier Nicolò Bernardo electo in Iodio di sier Marco Minio è parlido e va oralor al Summo Pontefice ; il qual sier Nicolò starà per tulio Marzo. Da poi disnar lo Colegio di Savii, et fo termi- 30G* nato che Zuan Jacomo Caroldo, era secretano col provedador Griti, vadi subito a Milan e star apresso monsignor illustrissimo di Lutrech per aver pratica con lui; el parlato etiam di far uno oralor zenlilomo a Milan, qual si farà zonlo sia di qui il provedador Griti. Et cussi fo expedilo la comission al prefalo Caroldo ; et a Andrea Bosso, era nostro secretano a Mi* lan, fo scrito venisse di qui zonto sia lì el prefalo Caroldo e lolla bona licentia da Lutrech e missier Zuan Jacomo Triulzi ; el qual Andrea Bosso va secretano al re Catolicho insieme con sier Francesco Corner eletto oralor nostro . . . Fo fato eri un per de noze, sier Piero Morexini qu. sier Bironimo, qu. sier Simon, in la fia di sier Piero Querini qu. sier Antonio. Item, ozi sier Bironimo Zorzi qu. sier Francesco, in la fia qu. sier Alvise Loredau qu. sier Polo da S. Thomado. Etiam questi zorni fo falle sier Jacomo. Corner qu. sier Marco vecchio, in la fia qu. sier Piero Lion qu. sier Doinenego; sichè la terra comenza a prosperar, e si fa noze a furia. A dì 3, la matina. In Colegio fo letere di Mi- 30G * lan, di Andrea Bosso secretano, di... . Come monsignor di Lulreeh era zonto de li molto honorato .. In questa matina, in le do Quarantie criminal e zivil, fo dato principio a menar sier Bironimo di Priuli qu. sier Boberlo, è in preson, fo relor a Lc-gena, inlromesso per sier Zuan Antonio Barbaro olim capilanio e provedador a Napoli di Romania et synico di la Signoria nostra delegado a questo ef-fecto a Legena ; et cussi ozi fo principiato a lezer le scriture. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria nostra 307 et Savii. Et [»rima vene in Colegio domino Alexandro Guagnin ciladin veronese, richo, fo fiol di domino Malheo el cavalier. Questo è sta lìdelissimo nostro, stalo in preson per la Signoria el fora di Verona mandato, qual disse di la sua fedeltà. El il Principe lo carezoe mollo, et havendo inteso desiderava di esser fallo cavalier, il Principe lo fece cavalier dandogli l’insegna di San Marco; el lo aiutoe a far, zoè (1) La carta 305 k è bianca.