585 mdxvh, in Roma è slà fato la mostra di fanti 800 sotto uno capitanio chiamato Santa Croce, spagnolo, con paga di fanti 1000, perchè voleva ‘20 per cento di tara. Item, li 2000 lanzinech che doveva venir in aiuto dii Papa, non è passati ancora Bologna ; si dice vo-leno do page. Eri scrisse a monsignor di Lutrech il Papa. Item, il Papa ha fato uno altro monitorio conira Francesco Maria, over inlerdito, e tra le altre cose dice, questo è sta causa de aver retrato il Papa a la expedition cristiana voleva far. Item, ozi è venuti qui alcuni homeni di Civita di Castello a dir al Papa provedi a quella terra, che vien minazata di meterla a sacho dal ditto exercito di Francesco Maria, eh’ è su la strada per andar a Siena. Dii dito, di 9. Come si ha inteso la tera di Ur-bin esser data a pati. Questa malina mandò il segretario dal Cardinal Santa Maria in Portico per saper la verità, qual li disse Finirò a dì 6, con patti salve le zenle erano dentro, poi le svalizono, e che prima el mandò alcuni cavalli verso Urbin, e questo per far ussir quelli dentro l'uora, e cussi alcuni ussino a searamuzar, e in questo sopravene uno trombeta di esso Francesco Maria a dimandar la terra, e cussi quelli erano dentro si reseno. Dii duca magnifico Lorenzo, era in Bimano e feva la massa di le zenle, e par che, a dì 7, doveano esser zonti li 2000 lanzinech il Papa à scrito a monsignor di Lutrech. Item, li homeni veneno di Città di Castello, par siano venuti tralì de lì per il Papa, per dubito non havesseno fato novità in quella terra; e che Zuan Paulo Baion è andato lì. 11 Papa slà mollo suspeso, et non à molli danari e si tien mal servito dii signor Renzo di Zere, qual è in Pexaro malcontento lui e li suoi dii Papa : di le qual nove cative tutta Roma jubila. Ha inleso il Papa parla umanamente, dicendo in queste cosse la Signoria non se impaza; ha mandato F arzivescovo di Beyra al Cardinal di Siena eh’è a Genzano, a fare el venga a Roma col salvoconduto, et il Cardinal di Sauli et il Cardinal Corner li hanno mandalo do homeni a farli ogni cauzione el exortarlo el vengi. Item, per letere parlicular, vidi che la muier fo di Piero Morgana morto, noviter era maridata in el signor Prospero di Cagli ; è slà mezan di le noze el signor Prospero Colona. Item, per avisi di Rodi : che ivi, a dì primo, era zonto uno orator dii Soldati novo. È da saper, eri matina vene in Colegio domino Jacomo Slafer uno di capitani di sguizari, dignissi-ma persona et amico dii Slado nostro, vien di terre di sguizari, venuto qui per......et alozato a San Bortolo a l’hosleria. Et inlrato in Colegio, sentato FEBBRAIO. 58t» apresso il Principe, disse......... Da poi disnar, fo Consejo di X sùpplice. El spa-zono 4 zentilhomeni retenuti per haver fato contrabando di viti, et do populari trovati per li officiali verso San Michiel di Murati. Hor fo preso di prozie-der conira di loro in questo modo: sier Sebastian Vituri di sier Alvise qu. sier Bortolo, bandito anni 3 di Venecia, e pagi dazio e dopio dazio di bole do di viti; sier Vincenzo Manolesso qu. sier Lorenzo, che feno il contrabbando, banditi di Venecia per do anni, e pagar dazio e dopio dazio. Item, sier Francesco Memo qu. sier Nicolò qu. sier Tomà, bandito per do anni, ut supra; uno Bcrluzi Querini bandito per 6 mexi, et uno Zuan .... Toscan per fi mexi, ut supra. Di Mestre, fo letcre di sier Francesco da Pexaro savio a terra ferma, di ozi. Come era accaduto su quel territorio certo disordine, che alcuni stratioli, havendo oltrazato villani, dilli villani si messeno insieme bon numero, da zerca . .., e fono adosso diti stralicili, fra li qual fo uno capo nominato ..........Item, atende a dar la paga a li stratioli, et scrive di quelle ocorentie. Di Brexa, dii provedador Griti, di . . . In questa malina fono in Colegio li oratori di la 331 Patria dii Friul, quali fono numero 6, videlieet questi: domino Ricardo di Fontanabona dotor, domino Nicolò Guliola dolor, sier Antonio da Brazano, et sier Piero Arcoloniano, et do populari, Valentino da Rovere et Zuan Lucatelo. El uno di loro fe’ una oralion vulgar, qual fo domino Ricardo Fontanabona dolor, ralegrandosi per nome di quella Pairia di lo aponlamento fato con la Cesarea Maestà et F aquisto di la cita di Verona, el poi dimandono alcune cosse. El Principe li usono optime parole, dicendoli fosseno i ben venuti e li vedevamo volentieri per essersene quella Pairia molto carissima, et che di la sua fed? e bon voler non era da dubitar, ma quello seguilo in questi tempi turbolenti era stà per voluntà di Dio, ma chi in lui spera Soa Maestà non li abandona. Quanto a le petizion loro, che li Savii le vederiano et poi se li risponderla ; locando la man a lutli C oratori. A dì 15, Domenega. La matina non fo nula da conto. Et perchè tre Consieri volseno far Gran Con-sejo per far il Capilanio di Fiandra, che eri li patroni li veneno a pregar ozi fo facesetio, altri Ire Consieri non voleno; sichè non fu Conscjo, e questo perchè si dize non è voze da far per essersene slà fate lanle.