4-21 MCCCCCVI, SETTEMBRE. Andrea Rosso, suo secretorio, per terra in Chastiglia, a trovar ditto re, con la comissione el letere ere-dential. El qual re fa armala di velie 40, za preparate a Colubro, si dice per Barbaria, altri per Napoli. Di Cao d’Istria, di sier Nicolò Trivixan, podestà et capitanio. Di successi di sopra, di fanterie e artilarie dii re di romani etc. Di Udene, dii luogo tenente, e sier Zuan Paulo Gradenigo, provedador, più letere. Di nove sentono, 0 da conto, fanterie zonle lì, distribuite, e cussi le zente d’ arme. Di Rimano, dì sier Alvise. Contarini, podestà et capitanio, et etiam di la comunità di Rimano. Come bavevano convochi il so consejo, et terminati) scriver questa letera a la Signoria, che voglino viver et morir soto San Marco, nè si dubiti per la venuta dii papa de lì via. Item, che voleno taole per manteleti, et certi fanti ; et non si dubitano di la fede lhoro. Item, e li rector scrive più messi auti dal signor Zuan Sforza di Pexaro, qual àuna da cha’ Tiepolo, zentildona nostra, per moglie, et si dubita assai dii papa ; si racomanda a la Signoria, et scrive zercha Pexaro più cosse, ut in litteris. Di Ravena, più letere. Di successi lì intorno ; el mandano letere dii conte di Sojano, di li avisi di la corte, et una lista di li cardinali sono col papa, e la corte et numero, qual sarà posta qui avanti. 194 Da Urbim, di fra’ Mauro Zorzi, prior de lì di V bordine di San Salvador. Avisa il zonzer lì dii Cardinal di Narbona, nepote di Roan, vien di Franza, va a la corte, col qual à parlato. Dice è stato a Bologna, à parlato con missier Zuane, el qual è constante a difendersi etc., e tien il papa tornerà in-driedo et traterano acordo. Item, come il marchexe di Mantoa era zonto lì, et la duchessa, sua sorela, li era andà contra. Item, il prefetim, nepote dii papa, era andato dal papa a Perosa. Da Perosa, di V orator iti corte, più letere. Avisa P intrar dii papa, a di 12, hore____, im Perosa, molto honorato, con li cardinali et 2000 homeni d’arme; et nomina li capi che l’ha, videlicet Zuan Paulo Bajon, il signor Zuane di Gonzaga, Zuan di Saxadello, et.........Item, cavali lizieri.... et provisionati......; et à fato intrar in la terra 500 fanti di note per dubito ; et per non aver dove dormir, dormeno in una chiesia, e su li altari. Item, dii zonzer lì dal papa dii Cardinal di Narbona, vien di Franza, e dii prefetim, suo nepote. A mandato a Bologna domino Antonio di Monte, maistro di caxa dii papa, a dimandarli tre cosse : primo, le zente è ubligaj.0 dar a ogni richiesta dii papa, secondo il pa- lazo per mandar uno Cardinal legato a starvi, el ter-lio che ’l Bentivoy vengi dal papa; et par che li sia stà risposto, come per altri avisi si ha inteso. Li XVI deputati resposeno, che ’l palazo lo vogliono lhoro, e che le zente è per segurtà di Bologna, e di missier Zuane eh’ era lì, che dovesse lui risponder, qual rispose manderà uno fiol dal papa, el la comunità li manderà oratori a soa santità con la risposta ; sì che si tien a Bologna potrà far podio per forza. Item, è uno aviso, che a Roma Orsini e colonesi erano intra-ti, fato novità, e amazato uno di 4 cardinali rimasti, tatnen non fu vero. Di Napoli, dii consolo. Come il gran capitanio, a di......, partì di Napoli per Gaeta, rimasto vice re don Matheo Cardona, e a Gaeta è preparalo 5 galie et 4 nave, et voi passar in Spagna, dice andar conira il re, che vien a Napoli, ma si tien non lo scontrerà. Item, à portato via tutto quel à potuto etc. Di Ferara, dii vicedomino. Alcuni avisi di Bologna; e dii partir di 3 oratori dii re di romani, stati lì, per Bologna, dove dicono starano fin il zonzer dii re, o ballino altro mandato. Li qual hanno dito non saper si ’l re si contenterano di la rjsposia li à fato i......... Fo leto una longa depositimi di sier Jaeomo Con- 104 ‘ larini, quondam sier Zuane, da San Stai, venuto da Constantinopoli novamenle, zercha le cosse dii signor turco, la copia di la quai sarà notada qui avanti, per esser copiosa. Fu posto, per li savij, tuor ducali 400 di danari dii 3.° di la tansa, et sian dati a 1’ arsenal per li bisogni. Noto, fo expediti do contesta beli, con fanti 300 a Rimano, videlicet Maldonado spagnol, e Bernardin di Parma. A dì 18. Fo consejo di X con zonta di colegio. A dì 10. Fo pregadi. El leto le infrascripte letere : Da Corfù, di sier Zuan Zantani, et sier Bernardo Barbarigo, rectori. Zercha le fabriche, et altre nove, 0 da conto. Di Ancona., dì Francesco de Antiquis, consolo nostro. Come a quelle marine erano stà prese 8 barche di nostri subditi, con panni e altre merce, andavano a la fiera di Reehanati, e altre fiere, e questo da una barza dii nepote dii vice re de Cicilia, la qual è in colfo a damno de chi mancho puoi; si à danno per ducati...... Di Ravena, più letere, di sier Francesco Capello, el cavalier, et sier Marin Griti, rectori.