105 UDXVI, OTTOBRE. 106 57*> A dì 21. La malina, vene in Colegio sier Dona da Leze, venuto prima, era capitano di Ruigo, vestito di scarlato, in loco dii qual è andato sier Francesco Donado el cavalier; et referì di quelle cosse dii Polesene, et fo brieve etc. Di Udene, di sier Jacomo Corner luogotenente di la Patria di Friul, fo leto letere di 22 liore 4. Come a bore 18, quel zorno il Governador, videlicet il cavalier di la Volpe domino Tbadeo de Ymola, li mandò a dir i nimici erano corsi fino apresso la porta di la (era, et come l’era montalo a cavalo et andatoli conira con li soi ; et subito mandò a dir a domino Thodaro dal Borgo et Alexio Bua capi di stratioti cavalchaseno con loro compagnie fuora, e li fanti se ritrovava aver ivi, che pochi sono, e lui Luogotenente andò in persona fuora di la porta con alcuni citadini et populo; per il che li vene noncii, dicendoli nostri aver trovalo cavali dieciotto de i nimici venuti ut supra, el di questi ne preseno 8 cavali con li homeni feriti, quali menono in la terra, et il Governador seguiva la viteria, per il che, andato più avanti, era 70 cavali imboscali, con i qual combatendo virilmente fu preso con 10 di soi cavali e lui ferito di 3 ferite. Et inteso questo, man-doe uno trombela a saper come el steva. Si duol assai di la perdita di tal homo ; et ne li presoni fati per li nostri, è uno nepote di domino Ilironimo Sa-vorgnan fìol di una sua sorela, et uno Zuan Phebus da Gorizia, qual ha ducali 500 de intrada. Scrive, si mandi uno altro capo de lì sopra quelle zente etc. Dii provedador Griti, da Villafrancha, di 22, hore 16. Zercha danari per pagar li fanti si mandi, et ozi erano li lanzinech preparati a far la moslra, et monsignor di Lulrech si dolse assae, dicendo se leverà questo exercito non hessendo pagato, unde promesse darli Venere a dì 24 omnino. Pertanto suplica si provedi. Item, ha ricevuto la nostra lelera zerca il tuor di Maldonato spagnol, ussì di Verona. Sichè si mandi danari. El ha li spagnoli, è in Verona, se dieno levar e partirsi questa note e ussir fuora tulli. Dii dito, di 22, hore 24. Come ha parlato col Governador et col Colateral zercha sminuir il numero di fanti spagnoli, perchè ne sono assae venuti di 57' reame, a 10 et 20 al trato, che non se li ha potuto obviar. Ozi è il tempo di nostri lanzinech, quali è venuti a dir doman voleno danari. Etiam il tempo di la compagnia di Leonardo Romulo et Zorzi quali è passà 46 zorni che ebenola paga; pertanto si (i) La carta 56* è bianca. mandi danari. In Verona è 10 mila fanti. Li spagnoli sono ussirano fuora, ma non sano dove dar di capo. Si seusa esso Provedador si intravidi qualche sinistro non li mandando danari ; bisogna omnino pagar questa paga. Ozi è ussiti di Verona alcuni spagnoli vano in reame per il salvo conduto li ha fato monsignor di Lulrech. Aferma esservi gran necessità dii viver; li lanzinech hanno auto 3 raynes per uno et aspetano aver uno altro, che è la paga di uno me-xe, et spagnoli hanno auto do raynes per uno, et hanno auto da la terra 10 mila raynes; dicendo ò mal a far salvoconduto a citadini quali è quelli li danno li danari per pagar essi fanti in Verona, e che si tegna la Corvara che non potrà venir vituarie, dove è da fanti 1200 con Habon di Naldo el il colile Mercurio in Val Polesela va el slà su le rive di qua, et voleno lenir el passo di Arze dove sì fa per nostri uno baslion. Però si mandi danari; et quelli fanti è zorni 64 non hanno auto danari ; si vede disperato, eie. Dii provedador Gradenigo, date ad Albarc a dì 22, hore .. . Come, per uno exploralor, liano è stà gran rumor tra il conte di Cariali e li fanti in Verona, quali voleano raynes 4 per uno et lui non volea darli tutti. Item, come questa note doveano ussir fuora. Stà riguardoso eie.; per lauto si mandi danari per pagar quelle zelile, etc. In questa matina, in Quarantia criminal fo expe-dilo Saba, andava cornilo di le galie di Alexandria, menalo per sier Faustin Barbo l’avogador. Li rispose sier Zuan Antonio Venier suo avocalo, et fu asollo di largo: 18 el 12. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria et Savii, et fu il Principe, «ordinalo per trovar danari ; ma vene il signor Malatesta Bajon condulier nostro, dicendo non aver auto li danari come fo terminalo eie. unde sier Ilironimo Grimani el consier disse havia li soi fato danni sul cenetese etc. Il qual con colora dimandò licentia ; pur el Principe lo aquietoe, et fo per Colegio ordenado darli danari eie. Zonse nove di Sorta, per la nave patron 58 Polo Biancho, vien di Cypro, con gotoni et fìlladi, qual è zonta......El el scrivali vene in tera, et portò le letere in Colegio, qual è di grandissima imporlantia, il sumario di le qual scriverò qui soto, videlicet di la rota ha dalo el signur Turcho al Soldati, et di la morie di esso Soldati e altre gran nove, qual tutta la terra fo piena. Et Colegio stele lino hore do de liote suso a consultar, e lerminono far doman oratori al Signor turcho alegrandosi de tal vitoria eie.