19 MDXVJ, OTTOBRE. 20 Ire altri capitani, do francesi e il conte Hugo di Pe-poli, qual è locotonenle di monsignor di Zenoa (?). Et esso provedador Griti, volendo farli lezer la letera nostra, per esser tante persone restò et parlò in conformità : come la Signoria nostra havia inteso mal volentiera la levala di Verona stando in aspeta-tione li dovesse esser dato la bataglia e averla aqui-stala, con altre parole, tamen teriimo tutto sia stà fato a bon fin per esso Lutrech; desiderando saper quello è per far soa excellentia, alenlo la grandissima spesa havemo fato; con altre parole. Esso Lutrech rispose, quello ha fato lui l’aria fato ogni degno capitano di guerra, acertando dii bon voler dii Chri-slianissimo re verso la Signoria in far si habbi Verona, dicendo: « La ringratio di la fede l’ha in me » et volendo aver Verona, bisogna continuar la spesa e di più si ’1 bisognerà, dolendosi non haver auto li guastadori, non fanti al bisogno, e di quelli si dovea far non è siati iu lutto 2000; e che sempre l’ha zer-cato far sparagnar a la Signoria; però quella comandi quello l’harà a far, perchè il Christianissimo re li ha comesso lazi quanto voi essa Signoria, dicendo: « Vi mostrare la letera dii Re che ho in manica, (tamen non la mostroe). Quanto a la gran spesa vi dico, si la Signoria voi aver Verona, bisogna la continui in la spesa e d’avantazo». Poi chiamò il Governador, dicendo di fanti 4000 non è slà 2000, esso governador lo segondava, dicendo è la verità, cargando * la Signoria non ha fato le provision a tempo; e a questo esso Provedador rispose non era vero, e nè quando fo falò levar l’arlellarie di Verona, fo levate con saputa di loro Provedadori. Concluse Lutrech: « 11 Re è alicionato a la Signoria; scrive si la Signoria voi continuar iu la spesa l’avisi, altramente saperò quello ho da far ». Scrive esser zonto li il Colateral, Pagador e i pochi danari. Quelli spagnoli non vo-leno far la mostra a homo per homo; sichè è martire con loro. Pur voi farli la descriptione da ma-lina, ina non ha danari da pagarli ; i qual sono ozi messi in arme volendo licenlia di andarsene, e li soi capitani andono da Lulrech; li mandò a dir omnino se li pagasse. Per tanto si mandi danari, aliter dubita esso Provedador esser malmenato da essi spagnoli. Item, è il tempo di fanti dii conte Fedrico di Bozolo; qual lauda lui e li soi fanti. Dii socorso, è verso la Chiusa, non verà più avanti, aspetano le zatre dieno venir con vituarie in Verona. Queli di la terra stano bassi bassi, et molti citadini e soldati dii Colona voriano salvi conduli per ussir fuora : li nostri cavali lizieri ogni di core su le porte. Dii provedador Gradenigo, data ad Albarè, a dì 2, fiore 24, e sier Justinian Morexini savio di terra ferma. Come hanno fato cavalcar li cavalli lizieri con il provedador Vituri in Val di Pan-lena, et eri i trovono cavalli e fanti, li qual fono dissipati e morti et presi. Erano con zuche, botazi per luor vino, per esser in la terra gran carestia, e nostri vanno rumando li vini in ditta Valle di Pantena, si che si poi dir non esservi più nulla ivi. Eri preseno 40 cavalli di sacomani. Dii socorso, è a Parona mia do lontan di Verona. Sono da 12 mila persone, le qual etiam patiscono asai, bevono aqua, e cusì fanno quelli è in Verona per non haver vino. Item, manda una lettera aula dal conte Ilironimo di Pompei, il qual voria si andasse col campo ad alozar a San Bonifazio; ma loro non laudano quel loco, stano meglio li ad Albarè. Item, un’allra letera da Tri-gnago dii signor Troylo Pignatello, senza sotoscri-! ione, qual mandano incluse. 1 minici sono in pratica ussir di Verona, e venir a brusar il ponte lì ad Albarè eie. Item, scriveno il Governator voria si mandasse 8 il resto di le zenle d’arme, hanno de lì, di là di l’Adese ad alozar con lui a Poveian; ma loro sariano di opinion tenirle con loro; l'ariano più fruto et saria più segurlà di le cosse nostre etc. Dii conte Hironimo di Pompei, date a Ila-xi, a dì 3, drizate alproveditor Gradenigo. Come era zonlo lì uno messo da Trento di domino Francesco Boldiero con lelere al provedador Griti e altre vanno a sua mojer, qual le mandano etc. Item, per uno partì eri di Verona, la terra è in gran carestia, et li soldati iu combustione per voler danari, et il conte di Cariati voleva ineter una taia di uno raynes per soldo a la terra, et reduto il Cousejo, li è stà risposto non poter pagarla per esserli slà tolto in questa guerra danari e robe e le inlrade loro, sichè non hanno da darli altro che la vita. Item, hanno tirato fuora di Castel Vedilo alcune ai telarie, si dize per mandarle via, et li ciladini sono iu Verona dubitano di esser sachizati da li lauti vi sono in la terra. Scrive voria il campo venisse ad alozar a San Bonifazio. Da Trignago, di Troylo Pignatello, drizate al dito provedador Gradenigo, date a dì 3. Come, per una spia venuta di Verona, à inteso che non hanno pan et vino, nè hanno di Val Polesela. Il soccorso sono da 12 mila, qual è a Parona, nè hanno pan ni vino, vi ve no di carne, hanno 300 boy e 1200 castroni, il signor Marco Antonio Colona fu ferito da uno schiopo in una spala. Voria salvoconduto di partirsi et andar a Loreto. Item, dove le nostre arici-