MDXVII, coiidanà meritamente, el sier Zorzi Emo suo padre voi gratia. Non se dia far, ha dà Cuora in lo so’ casse ducati 35 milia senza ordine dii Golegio, et farà ch’el dito sier Zorzi, eh’ è piezo di ducali 500 di so’ fiol, li pagerà, e anche la dota di la madre di dito sier Zuan Emo che vien al fiol. Poi fe’ lezer certa constitution dii dito sier Domenego Griti, e come Pavia portato ducali 790 a bon conto. Itemi, depositimi el consli-tuli di Luca Barato etc. Poi andò iterimi in renga cargando si dovesse retenir costui, dal qual si sapc-rà la verità di altri danari e con chi avea intelligentia. Et venuto zoso, messe la parte di retenir il preditto sier Domenego Griti, molto longa utinea, la copia di la qual forsi noterò qui avanti. Et sier Tomà Do-nado, eh’è di Pregadi, qu. sier Nicolò, contradise dicendo doveva andar civilmente, havendo comenzà a pagar ducati 790 e dato il suo credito di Camerlengo a ducati 36 il 100, che vai ducali 40, con voler e balotation dii Colegio, et è mal a meter di retenir, forsi non si presenterà, cargando PAvogador, era mal modo andar per questa via. Iterum l’Avo-gador tornò in renga a risponderli. Andò la parte: 32 non sinceri, 60 di no, 91 di si. Iterum balotaftì, 31 non sinceri, 61 di no, 92 di si, non però alcuna cossa, si meterà un altro Consejo. Et poi fo leto le letere notade di sopra, nè fo posto parte alcuna el fo licenzia il Pregadi. 344 A dì 28, Sabado ultimo di Febrer. La malina nulla fo di novo, ni alcuna cosa di Romagna si intese. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta, feno li Capi per il mexe di Marzo 1517 : sier Priamo da Leze, sier Paolo di Priuli, sier Luca Vendramin, siali etiam tutti tre il mese di ... passato. Fu preso, de estero, cussi come le licentie si davano di le arme a quelli dii Consejo di X quando per dito Consejo si feva condanazon di sangue, e però sia preso che tutti li Consieri dii Consejo di X e Avogadori rimasi siano, possino dar le do licentie di le arme per uso in vita loro, justa la parte. febbraio. 610 Fo, atento le letere lete dii secretano di Milan che Lulrecli li liavia diio esser stà stampà cavatoli di pizoli 8 falsi zoé di manco bontà, e li havia banditi dii Stato di Milan diti cavatoli uovi, cussi fo preso etiam bandirli, et non possino venir nè spendersi in questa terra nè in le terre di la Signoria nostra, et sia pubi ¡cado eie. Fo loto certa gralia dimandava Andrea Rosso stato segretario nostro a Milan, et con diversi Oratori e Provedadori, qual à di salario solimi ducali 60 a l’anno, et dimanda sia cresuto aziò possi viver. Tamen non fu presa, per non aprir stà porla. Fu etiam tratato, poi fata la naralione di sier Andrea Badoer el cavalier, è dii Consejo di X, come dii 1509 fo creado per il Consejo di X con la Zonla orator in Ingallera con ducati 100 al mexe, et niun non volse andar. Lui aceto e andò con grandissimo pericolo di la persona sua. Poi il 1510 parse a alcuni dii Colegio meter el restasse con ducali 70 al mexe over venisse via, et non si potea venir; pertanto dimandò li fusse observata la fede dii Consejo di X. Et leto la parte, et come creditor zerca ducati 4000, fu posto per li Cai di X che sia taià la parte di Pregadi et resti con li ducali 100 al mexe, come per quello Consejo di X con la Zonta fu creato. El presa la parte di tutte le balote. Et fu ben fato. In questo zorno, comenzò il perdon di colpa e di pena a San Zuan Lateran; dura fin doman a vespero. In questa matina si vestite frale, a Santa Maria di Grazia, sier Panfilo Contarmi qu. sier Francesco, di età di anni . .. padre di sier Carlo P avochato et 344* altri, et soa moglie andò monaca nel monastero dii Santo Sepulcro, dove ha una liola. Li fo posto nome fra Paulo. In questa sera fo dito esser nova di Fan, come el Ducha vechio, a li 23, era entralo dentro et quello posto a sacho ; et Vitello Vitelli, li era dentro, esser scampalo per mar el venuto verso Pexaro, dove si ritrova el signor Renzo. FINE DEL TOMO VlGESIMOTERZO. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XXIII.