229 MOXVI, NOVEMBRE. 230 perdonarli e tuorli a gralia, tra li qual domino Ga-leazo Visconte. Poi Soa Maestà li disse el Papa voi strenzersi con lui per cason di le novità hanno falò Colonesi, et che Soa Maestà à scrito a monsignor di Lodeva suo orator in corte, che digi al Papa se strenzi con Soa Maestà e la Signorìa Vostra. Poi li disse, el Papa ha mandato uno suo a Venecia. L’ora-tor rispose non saper di questo alcuna cosa. Poi li disse Soa Maestà zercha Ingaltera che non ha nulla, nè di Scozia. Ite)», il Re à mandato a donar al Papa molti cani coverti di tela con fi propri cazadori che li conduseno. Dii dito orator, di 15. Come, havendo inteso, che Malbreda era venuto di Fiandra zoè di Bruxelles, dubitando non portasse novi partidi, zercherà de intender et parlar a la Christianissima Maestà, e aviserà. Scrive, maestro Andrea dii Iloy, qual con 131 ' danari doveva andar a sguizari, non è ancora parti-dò, e si dice con ditti sguizari seguirà lo aponta-inento. Domino Antonio Maria Palavisino in do zor-ni è mancato da peste ; è stà visità da molti di la corte, et Madama, ed altri secretari dii Re et theso-rieri, et monsignor di Boisì et l’Armirajo et monsignor el Grande (maestro) sichè lutti è imbralati. 11 Re Luni si dia partir per andar a Tors a piedi per compir certo vodo falò per la Christianissima Regina, poi anderà a Remoralino. Da Milan, dii Secretano, di 21, hore 20. Come a dì 19 scrisse, poi parloe col signor Zuan Jacomo, qual li disse aver letere di 16 da Franza da la corte, di la morte di domino Antonio Maria Palavisino da peste, qual era gran nemigo di la Signoria nostra, et che sguizari erano acordati. Ha letere di 17 dii capitanio di Chiavena, qual è di la liga Grisa. Li scrive la so’ liga aver concluso con li altri Cantoni 8 esser col Re, e cussi li Valesani, et che si la un’altra dieta a dì 23, perchè par pur li 5 Cantoni ancora vogliano esser insieme, benché uno Can-ton di Berna, il Canton di Torf, ha concluso esser col Re Christianissimo. Quanto al sussidio domandalo per el Gran canzelier e thesorieri a questi, par che li colegi si hanno reduto e concluso responderli non li poter dar nulla da loro, e bisognava chiamar el Consejo di 900, zoè 150 per porla di Milan; sichè tien li darano la negativa, maxime fino non siegua lo acordo fato con sguizari. Copia de la parte ozi a Gran Consejo posta. L’anderà parte, che mele i Consieri: che atenlo le occorenlie presente, per scurtinio dii Consejo nostro di Pregadi et per questo Mazor Consejo, per questa volta solamente, far se debia Capitanio a Fa- magosta, Consieri in Cypro, Consier a la Cania, Podestà a Esle et Podestà a Torzelo. Ave 427,269, 11 fo presa. A dì 24. Luni. Da malina vene letere di campo dii provedador Grifi, date a Villafranca, a dì 23, liore 19. Come manda letere di l’orator nostro in Franza di 16, con li capitoli di lo acordo concluso, e la pace tra l’imperador e il Roi, da esser ratifìchati per l’impcrador in termene de zorni 12; qual è una optima nova. Di Franza, di l’orator nostro, date in Am-bosa a dì 16. Come ozi è venuto lelere di Fiandra. Et a hore do di note, vene a trovarlo monsignor di Villa Roia da parte di la Christianissima Maestà, a dirli havia Soa Maestà auto letere di Bruxelles di 12 di monsignor di Orvai, qual scrive che, da poi fato molle disputatimi con monsignor di Clavcrs e altri eonsicri e con li oratori cesarei, et venuti a caxa essi oratori dii Christianissimo re, li mandò li capitoli come voleano far lo apontamento con la Cesarea Maestà ; li quali fo acetadi, accrcsutoli però alcune cose, el che da l’Imperador dieno esser firmati in termene de zorni 12, et che ’1 Re voi scriver a monsignor di Lutrech, et come se dieno abocar l’Impe-rador, questo serenissimo excellenlissimo Re e il Catholico re per la Purification di la Nostra Dona, chiamata da loro candelorum, non si sa il loco fermo, benché disse sarà la seconda Domenega poi la resuression; ma ancora non hanno concluso il loco. Et come li diti oratori, sono in Fiandra, doveano partirsi et venir pian piano, e Soa Maestà li à scrito tornino in Fiandra, nè si parlino fino zonzino le reti-fichation di l’Imperador. Scrive, doman anderà esso orator nostro dal Christianissimo re, maxime per la clausola se contien in li capitoli che nomina il veronese, dii qual non è stà parlato, ma sola Verona resti in le man di l’imperator, però che questo capitolo non stà ben et soliciterà il Re a scriver a Lu-trech si se poi aver Verona, si toy in questo mezo, et che le zente non si parti, videlicet quelle di Soa Maestà, de dove le sono, fino Soa Maestà non babbi auto in suo poter la dita cità. Item, manda letere aute di l’orator nostro d’Ingaltera. Sumario de li ditti capitoli, conclusi in Bruxelles a dì 12. È concluso paxe Ira la Cesarea Maestà e il Christianissimo re, ma perchè non si poi compir, stando Verona e il veronese, sia messo in man dii Catolico re, qual debbi lenir per 6 setimane, poi la conse-