191 MCCCCCV, Da poi disnar fo pregadi. Fo lelere, di Alexandria, di Domenego Spalarga, di primo mazo, drizate a sier Andrea Rimondo, di sier Alvixe, la copia'di la qual, et il sumarjo, sarà qui sotto scripta. • Fu fato gratia a sier Sabastian Loredam, quondam sier Fantin, era debitor ^er il dazio dii vin reincantà a suo damilo. Item, a sier Jaeomo Antonio Tiepolo, quondam sier Matio, debitor di d.acij etc. A dì 9. Fo consejo di X. A dì X. Fo pregadi. Fu posto, per quelli sora il cotimo, la parte di una per 100, duri per do anni. Item, levar li ducati f> per collo, ut in ea. Item, li provedadori scuodi per il piper e dii soldan. Fu posto, per il colegio, per pagar la paga al re di Hongaria, clic ogni mexe, per le camere nostre sotto scrite, si debbi mandar in questa terra ducati 200 al mexe, sub pcena etc. ; et la Signoria si farà servir al conseio di X di tanta quantità, videlicet di Padoa, Vicenza, Verona, Brexa, Bergamo el Cremona; presa. Item, licentiato pregadi, restò consejo di X suso. A dì 11. Fo colegio di le aque. A dì 12. Non fo 0. A dì 13. Gran consejo. Fato governador sier Hironimo Morexini. A dì 14. Fo pregadi. Fu fato uno savio di terra ferma, in luogo di sier Bernardo Barbarigo, refudò, sier Alvixe Grimani, fo provedador al sai, quondam sier Bernardo, sotto sier Alvixe Zorzi, et introe. Fu posto di vender certi formenti di San Mauro sotto Rimano, et dii Irato si debbi fortitlcbar la rocha. Li Roma. Dii zonzer, a di 7 dii presente, di sier Domenego Pixani, el cavalier, orator nostro, con intrata honorifìcha, et di la audienlia auta ; et che sier Hironimo Donado, dotor, repatrierà. Item, di certi damni fati per il signor Bortolo d’Alviano; et che ’l signor di Pexaro havia mandato il censo al 83* papa, el qual era stà recevuto dal papa con reserva-tion di le raxon di la Chiesia. Item, il marchexe di Mantoa fu a Fiorenza, et tornò a Mantoa a far la compagnia ; et a Cesena seguile certe novità per caxon di Zuan di Saxadello; et cussi a Forlì per le parte. Item, Piombini quel signor, zonto che fu lì l’arma’ di Spagna, levò le bandiere ysparie ; di la qual cossa fiorentini à ’uto assa’ mal. 11 signor Bortolo d’Alviano è a Neppi, e Paudollb Petruzi di Siena à fato parenta’ con Bajoni, et levano mostra di zente. Conclusive, il papa acumulava oro, et niun potentato stimava. Di Franza, bone letere. Il re è amico nostro; et a questi zorni ne scrisse una letera, sotto scrila LUGLIO. 192 di sua mano, come è lutto nostro, tamen trata acor-darssi con Spagna. Et per la Signoria nostra, per pregadi, li fo risposto verba prò verbis. Di Nanversa, de sier Vicenzo Querini, dotor, orator nostro a presso il re di Chastiglia. Come quel re atendea a l’impresa contra il ducha di Geler, et havia opugnà cerio baslion etc. Item, esser zonto lì 3 nave carge di oio et specie, di Coloqut venute, maxime piper ; et il zenzaro era (risto. Di Eiemagna, di sier Francesco Capello, el cavalier, orator nostro. Come il re faceva una dieta a Cotogna, et erano zonti 12 milia cavali. Il re voi acumular danari, et omnino venir questo sep-tembrio a tuor la corona et venir in Italia. Di Hongaria. Di discenssion per la Corvatia, per caxon di quelli signori Frangipanni ; e il re voi i so danari; è turchi a li confini. Di sier Hironimo Contarmi, provedador vedilo di l’armada. Come havia dato l’incalzo in colfo a le fuste di Malta, havia depredalo in colfo, et era lì uno mio lontan. le qual butò certi panni in aqua, videlicet balle, et libò, et fuzì con vento miracoloso, di mia 19 per hora; et lui provedador è zonto a Segna, vien a disarmar, justa la'licentia per la Signoria a lui datoli. Da Constantinopoli. Come il signor voi omnino Alcxio, et refazion di damni si fa im Arzipiela-go; sì che quelle cosse è in gran disturbo, e non in quella bona sincerità. È da saper, in questi zorni veneno do oratori cremonesi, lamentandossi di inanzarie di oficiali, di sier Bortolo Minio, lhoro podestà; et fono expediti con li cai di X, et commesso a sier Piero Duodo, ca-petanio de lì, la inquisilion et punilion. Item, veneno do oratori di Verona, domino Guido Antonio di Maphei, el cavalier, et domino Leonardo Cevolla, doctor, per caxon di certa parte di dazio di sede etc. Alditi, commessi a li savij, et poi expediti per pregadi, come dirò di soto. A dì 15. Fo colegio di le aque. A dì 16. Fo colegio. di le aque. Terminato ite-rum, li 3 sora le aque, et 6 dii numero dii colegio, debino ritornar a veder, videlicet sier Lunardo Gri-njani, sier Marin Zustignan, sier Francesco Orio, sier Lucha Querini, sier...............; et cussi andono, et steteno 5 zorni fuora. A dì 17. Fo consejo di X. A dì 18. Fo colegio. A dì 19. Fo pregadi. Posto, per li savij ai ordeni, do galie al viazo di Barato. Contradixe sier Donado Marzelo, è di la zonta, et li savij, videlicet