MDXVll, GENNAIO. 400 lario suo Caroldo da Brcxa con la lista di danaro l’à auto in presiedo da ciladini ; ma sarano longi, però bisogna far altra provision. Scrive, non si resti per danaro di aver Verona. Item, desidera aver risposta, auto Verona quelo lui babbi a far, si di dar presenti come in acompagnar Lulrech e metervi custodia etc. Item, dito Vescovo à voluto salvocondulo per lui e altri, quali li farano, et ha parlato etiam di li citadini foraussiti over cesarei. Lutrech li disse: « Monsignor, vi ho dito non parlemo di questo adesso, perchè non achade dir altro », ma pur li ha dato bona speranza. Scrive, volendo mandar la scritura predila, par li se-cretari francesi l’habino persa, et è stala rimandata a tuor a Verona tino a bore 3 di note, et per la prima la manderà ; tamen non era cosa da conto, so-lutti che, non potendo trar tutte le artelarie fuora, quelle reslasseno le potesse a loro piacer farle levar. Item, che si potesse andar dentro e fuora, e altre parlicularità ut in litteris. Etiam, fo lettere dii dito Provedador, drizate ai Cai dii Consejo di X. Et lete le dite lettere in scurlinio, usciti fuora, per Zuan Batista di Adriani secretano fa l’oficio dii vice canzelier ch’è amalado, fo dito a tulli come per gratia di l’Onipotenle Idio fin doi zorni si haveria Verona, però tulli quelli haveano promesso prestar, sì a questo Gran Consejo come in Prcgadi, dovesseno portar li danari da malina, aziò non si resti per danari di aver tanta cosa desiderata eh’è la cilà di Verona. Et, per Colegio, fo risposto al Griti, el datoli ogni liberili di prometei’ etc. Item, fo mandato eri sera ducali 10 mila per dar a Lulrech et ducati 1500 per dar al provedador Gradenigo, per pagar le zente d’arme. E da saper: eri sera morite in questa terra sier Francesco di Cavalli qu. sier Nicolò, vestiva di bere-tin et beveva aqua, zenlilliomo nostro et citadin veronese, qual desiderava molto avanti el morisse che la Signoria havesse Verona ; sichè non ha potuto a-spetar. Da Milan e da Brexa e dii provedador Gradenigo fono lettere. El sumario di le qual, lele sarano in Pregadi, noterò. È da saper : le lettere di Milan dii secretario di ......per esser alcune nove motion di sguizari, più presto che altramente fono lele con li Cai di X e terminalo non le lezer in Pregadi, e cussi non fo lele. Copia di una lettera di Franza, data 250 in Amiosa, a di____Zener 1516. De le nove de qua, con la pace fata con tulli li sguizari, è qua son li capitoli signati et sigillati come se partiene, et mastro Andrea Leroi è andato con 500 mile franchi a pagarli, et l’acordo era de 807 mila scudi. Questi danari se pagano al presente per uno termine. Monsignor lo Bastardo di Savoia, quale ha fato questo apontamento per lo Re, non se partirà di là fino non siano pagali de questo primo termine. Missier Galeazzo Visconte, con 40 foraus-sili de Milano et del Stalo se ne veneno dal Re qua a la corte, et sarano qua presto. De Fiandra, l’apontamento del Catholico re seguo de bene in meglio con il Christianissimo re. L’apontamento de la Cesarea Maestà è concluso con il Christianissimo re. Credo che a questa ora Verona debba essere ne le man del Catholico re, o di chi è mandato per esso, secondo l’acordo fato, et subito havuta dita Verona, la consiglerà ne le mani de monsignor de Lulreqh luogotenente generale per il re Christianissimo in Italia, quale poi la consignerà a la Illustrissima Signoria, et cussi cessaranno li rumori de Italia. Qua se tiene certo che questi Re potentissimi, zoè la Cesarea Maestà aut Imperator et re Cristianissimo et Catholico re se agiongerano insieme a parlamento a li confini de Fiandra et presto. Del Papa se ha, essere declarato bono amico del re Christianissimo. Qua di novo è mandato la inibi-tione de lulte le indulgentie concesse per la Franza ; tutte le revoca et voleno siano nule et tute le reduse a Roma, dove el mele el lubileo che durerà due ani, con la limitatione de quello se à a pagare secondo il caso; etiam di tulio quello se ne cavarà vole sia speso in genie d’arme et fanli da piedi per andar contra a li infideli ; et a tutti quelli che donarano aiuto e favore a la dita cruciala, li dona de grandissime indulgentie. lo haria mandato la copia di ditta bolla, ma non ho auto il tempo di scrivere. Domenica passala, a li 14 del presente, il Cristianissimo re fece el numero de novi cavalieri de l’ordine de Santo Michiel, quali hanno 4000 franchi per cadauno di pensione, di quali cavalieri primo fu monsignor de Lanson, monsignor Chiatobrian, monsignor de Pliajo fìolo de monsignor de Lulrech, monsignor lo Gran maestro e monsignor lo Armirajo suo Solo, monsignor Duman fillio dii cardinale Dumano, 250* monsignor de Schiane, monsignor Momoransì, lo vedilo monsignor de Chialion. Prima el re Christia-