213 MDXVI, NOVEMBRE. 214 Di campo, fo letere in questa sera dii prò-vedador Griti da Villafrancha, di 15, hore 18. Come monsignor di Lulrech mandò per lui, dicendoli non poi piti tenir li homeni d’arme francesi alozati dove i sono, et bisogna farli levar over darli il modo di poler alozar, qual più non è possibele a-lozino dove i sono. El provedador Griti li rispose saria col Governador et suo fradelo monsignor di Scut: et questo disse per aver ricevuto le nostre di 13, che se li scrive debbi tenir suspeso, cussi eie. Scrive, vede lutto il paese in preda da questi francesi, et volendo mandarli alozar di là da Peschiera, saria ben l'alo, fazendoli quella contribution come per le altre scrisse: però voria risposta da la Signoria nostra. Item, si mandi danari etc. Dii provedador Gradenigo, di 15, hore . . , date ad Albarè........... Et Colegio steteno suso li Savii fino hore 3 di note a consultar. Et scriseno a dì 10 nel Consejo di X; il sumario di le qual letere scriverò di soto. Fo mandato in campo ducati 1000. In questa matina, in Colegio, per il Principe, fu fato conte di Villachiara domino Borlolameo da Martinengo fìol dii conte Vetor zenlilhomo nostro, chiamato il Contiti, qual ha una neza dii signor Bor-lolatnio capitanio zeneral nostro per moglie; et li ha dà conduta. 123 A dì 17. La matina, fo letere di campo, lede con li Gai di X, di grande importantia, dii provedador Griti, di 15, hore 4, et dii Governador, e di Cotogna dii provedador Gradenigo. Et stele Colegio suso molto lardi a consultar. Et perchè zà era sta ordenado Pregadi a requisition di Avogadori exlraordinari, quali veneno Sabado et ozi a dimandar il Pregadi, volendo meter de relenir do zentilhomeni stali camerlenghi di cornuti : li nomi di qual zà per la terra se divulgava, et fo terminato etiam far Pregadi per la terra, et scriver in campo, e questo, poi li Avogadori di comun harano expedito le so’ cosse. Da poi disnar aduncha, fo comandà Pregadi per li Avogadori in pena di ducali 10. Vene il Principe et quattro procuratori soli, videlicet sier Antonio Grimani, sier Zanna Gabriel, sier Francesco Fosca-ri el cavalier, et sier Lorenzo Loredan. Et reduto, fo mandalo l'uora in Quarantia criminal, over in Gm-zelaria di sopra, licet si fabrichava a questo tempo. Et cussi se levono quelli non balotavano, zoè sier Alvise e sier Bernardo Loredan lioli dii Serenissimo e andono via, et cazati li parenti di sier Piero Justinian qu. sier Marco e sier Borlolamio Moro qu. sier Francesco, quali fono camerlenghi di comun. Poi sier Lorenzo Orio el dolor, avogador extraordinario, essendo sentati li soi colleglli sier Zuan Dolfìn e sier Marco Foscari, el comenzò, da poi alegate alcune auctorità de philosophi, a dir non volea-no stimar minaze, odii eie., ma far l’oficio loro ga-jardamenle, el introe a dir sier Piero Justinian qu. sier Marco, fo camerlengo di comun, mirò dii 1509 a dì 27 Lujo, et fece 10 casse, et havia robalo ducali 4900 et vicià libri, posto in casse varie, tolto crediti di Cazude, con intelligentia di scrivani di ducati 000, tolto prò de imprestedi de poveri debitori e quelli fali vender, e auli lui per ducali 14 mila de quella moneda. Item, posto 5 parlide de dili ducati 4900 par dadi a sier Alvise Pixani dal Bancho per conto di contente, tamen dito sier Alvise à diposlo nulla haver auto et monstratoli li libri dii banco, et ha convertido in suo uso li dili danari, poi falò contente di nomi falsi, vicià uno libro, et di le sue casse inanella 4 libri che non si trova, exagerando mollo la maleria, che in tempo podio era che di Mazo fo roto il campo, et si zerchava danari in Gran Consejo, el il Serenissimo persuadeva in Gran Consejo (ulti ajular la Pairia, questo sier Piero convertiva in suo uso tanta quantità di danari. Però mete-ratio di retenirlo per saper la verità et punirlo justa li soi demeriti, perchè tal homo non sta ben in tal oplima Republica, laudando molto il Principe, et le’ lezer li conti e libri viciadi. Poi inlrò a menar sier Bortolamio Moroqu. sier Francesco fo etiam lui camerlengo di comun, da poi di sier Zuan Emo, qual prese di quel ajere. Prima à dispensà a la lìn de la sua cassa a chi non ha credito ducati 1100, et a chi ha credito ducali 5000. Item, ha tolto et convertido in suo uso ducati 550 jdi danari di la Signoria nostra, videlicet in nome di uno Agustin di Franceschi drapier ducati 200, qual non sa nulla, el poi ducali 2G0 in nome di uno altro, comprati da Vizcnzo di Zusberli, che nulla sapeva. Item, tolto da nodari, per farsi nodari veneti, da mo’ ducali 5 per uno a li Camerlengi, lui ha scoso da dieci di questi e non nota sopra i libri, che è una cosa da....... cargandolo assai, dicendo si dice è povero, a ponto li poveri non dia robar etc. Et fé’ lezer cerli conti et deposilion di Agustin di Franceschi. Poi disse il dito sier Bortolamio era venuto a l’ofizio loro, et presentatoli una scritura, qual fe’ lezer, pareva in execulion di le leze, era venulo a darsi in nota aver tolto ducati 2G0 e voi pagarli, ha fato quel è costume di l’oficio di Camerlengo,