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MDXVI, OTTOBRE.
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    tre letere di Babon di Naldo, è a la guarda de la Corvara, qual diceva i minici bombardavano dito Iodio, e però se li mandasse socorso. Per il che a raso era qui Nicolò Barbaro capitano dii Lago, qual in quella note expedite, et mandò a dir al Governa-dor mandasse socorso di fanti di quel di Bozolo, che <5 quasi tutti pagati, et a monsignor di Lulrech, et scrito al conte Mercurio si vadi subito con la sua compagnia. FI qual Lutrech mandò in questa malina monsignor di Telegni con 200 homeni d’arme, quali slesse a Gussolengo. Poi ave lelere di dito Babon. Li scrive i nimici aver auto la Grovara con occision di alcuni homeni da bene erano dentro et li nostri erano dentro, el li nostri l’hanno abandonata, et che 8 zalre con vituarie vernano zoso verso Verona; et che lui fa il tutto, ma li fauli non lo voi ubcdir per non essei' pagali. Item, poi ave lelere dii Barbaro: come el conte Mercurio e Zumi di Naldo haveano dissipalo li fanti erano de lì, de i nimici, et quelli fati andar a la Chiusa; et le zalre, li homeni fati fu-zer in aqua, parte anegati, et preso 3 pezi de arlel-laria haveano; et come di fanti nimici ne haveano morti parecchi, et che dite zalre erano l’ultimo re-t'ugio aspelava a Verona, et che zà 4 di non è sta pan in piaza, aspelava queste vituarie zonzesse, et che hanno solum per 4 dì pan. Sichè Verona sta mal, et per tutto el mexe volino quelli fanti è dentro una paga, el vien passtiti de speranza.
       Lettera dii conte Mercurio, data a Stimma-campagna, drizata a lui Provedador, et manda una di Babon di Naldo, date in Canal, a dì
    23.	Qual Babon si scusa li fanti non è pagati, dai qual non ha ubedienlia; lui con alcuni sia tuia la noie sopra le rive aziò non passi le zalre; la Corvara eri si perse, non si potè socorer, perché i nimici con Parlellaria trazeva; la qual l’hanno levata e conduta a la Chiusa eie.
60 * Di Nicolò Barbaro capitanio dii Lago, date a Morì, a dì 23, drizate al provedador Oriti. Come erano zonte 4 zatre, qual lo mandate per li nostri a traverso, perchè li homeni fuzìno, parte se anegono, et do vanno de longo. Scrive, el conte Mercurio Bua con li cavali lizieri e Zumi di Naldo passono di là di l’Adexe, fugono li fanti nimici eie.
       Dii conte Mercurio Bua, date a Stimma-campagna, a dì 23, hore 2 di note, drizate al provedador Grifi. Come ozi andò con li cavali li-zieri de là de l’Adexe, e passò al Politoli et trovò le fantarie de i nimici, e quelle rompete, amazando molli de loro, e li rebaleno lino a la Chiusa. Et quelli erano sopra le zalre clic venivano zoso, parte fu-
zino, parie se anegono, et le biave erano su le zalre e li vini svodono in l’aqua, e alcune bote di smalzo, per numero 20; el de li fanti erano 4 bandiere, una de le qual era di schiopetieri, sichè è siala bella vi-toria pur questa, morto di noslri solo uno ete.
    Dii’obsequentissimo servitor Thodaro l'riul-zi, date a Povejan, a dì 23. Scrive come, per socorer la Crovara. mandò la compagnia dii conle Fedri«) di Bozolo con tre sacri, quali hanno fato il dover, preso alcune zatre, sichè Verona sta mal de vituarie. Però si mandi danari per pagar le zente, altramente una mulina, non hesscndo pagate, nelas-scrano eie.
   Di Albarè, dii provedador Gradenigo, di 23, hore 2 ili note. Come, per uno explorator venuto di Verona, non era pan in piaza, li soldati fanno mal, hanno pocha biava in la terra da far il pan, et che haveano mandato cerle arlellarie per tuor la Crova-ra, et haveano date danari a li fanti, 3 raynes per uno eie. Item, scrive, li danari mandatili per pagar le zente, è tropo marzelli 14 al duellalo, pur siano saldi a tuorli ; ma li populi non pono per più di lire 6 soldi 10 l’uno e perderano soldi 10. Per tante la Signoria li scrivi come si habi a governar.
    Da poi disnar aduncha fo Pregadi, et fo ben re-dulo per udir queste nove di Soria, et fo lelo assae letere scrite.
    Fu poi poste, per il Serenissimo, Consieri exce-pto sier Hironimo Grimani, Cai di XL, Savi tulli di Colegio, per le nove bora lele a questo Consejo, di e-lezer do solenni oratori al Signor lurcho, et possino esser elecli di ogni Iodio e olicio e rezimeuto, e dì olicio continuo, con pena ducali 1000 olirà Iute altre pene: liabino per spese ducati 120 per uno; menino uno secretario et uno cogilor, et il suo fameglio, et 61 persone 24 tra tulli do; respondino in questa sera, hessendo qui, o damatimi, el parlino quando et con quella comission parerà a queste Consejo. Et sier Hironimo Grimani el consierandò in renga, dicendo è di opinion far uno solo orator e darli più salario, è questo per li altri principi chrisliani; et cussi messe la so’ parie, far uno solo orator con ducati 140. Andò le parte: 4 non sincere, 51 dii Grimani, 139 dii Serenissimo et li altri, el quella fu presa.
    Fu prima posto, per li Consieri, dar libertà al Capitanio e provedador di Napoli di Romania di una laja ut in parte. Fu presa: 82, 2, 5.
    Fu posto, per li Consieri, che quelli è a li X oficii, che sono 4, uno di loro stagi per mexi 4 continui al Colegio de le biave; li altri 3 alendano a expedir le cause eie. Ave 9 de no, e fo presa 136 de si.