109 MDXVt, OTTOBRE. 110 Di sier Zaan Zantani capitanio di Fama-gosta, vidi letere di 4, drízate a la Signoria. Come era zonlo Bernardin Testa lì, vien da Tripoli, et manda la relalione. Come a di 24 il campo dii Turche e dii Soldati fono a le man, mia venti a-prcsso Alepo, et fo morii 1000 turchi, et il Soldati cascò di cavalo et morite, morto il signor di Damasco. Item, il signor di Tripoli. Et turchi haveano carele 300 di artellarie, per il che schiavi si meseno in fuga. 11 Signor tureho entrò in Alepo, e lui è fusilo, qui venuto con uno galion ; et dize in Tripoli erano intrali villani et amazà 1200 lìlasi, sacomanà la saonaria dii Signor e la casa di Adamo etc. Questa lelera non fo lela in Pregadi ma ben in Colegio. Di Ragusi, di Jacomo di Zulian, di 28 Settembre, drizóte a Nicolò Aurelio, et fo lete in Colegio et in Pregadi. Come in quelli zorni era venuto uno messo de li dii signor sultán Suliman fìol dii Signor tureho, da Costantinopoli, con letere a quel rezimento sigílate di so bolo. Avisa 1’Imperador so’ padre, a dì 27 Avosto, fo a le man con el campo dii signor Soldati in la campagna di Alepo el quello aver roto, el l'uzeudo, il Soldati era sta preso da quelli de Romania el lajà la lesta. Pertanto li scrive si fazi fochi e segno di alegreza ; e cussi de qui è stà falo et lassi a questi contini di Albania fochi etc. per alegreza. Da Costantinopoli, di sier Leonardo Bembo baylo, di 25 Avosto, date in Pera. Come, per olachi venuti dii campo dii Signor, si ha aver auto 5 castelli dii Soldán, zoè Adna e Terso in colfo di la Jaza, el andava seguendo eie. Di Candía, di sier Marco Orio ducha e sier Antonio Zustignan dotor capitanio, di 21 Setembre. Come, a di 3, gripi 4 el una .... veniva di Candia in questa terra parlino, capitano di qual era sier Mariu Falier, el in le aque di Caomalio Iro-voe Curlogoli corsaro con do galie et 7 fusle, con uno compagno nominalo .... et fono a le man, prese uno gripo, l’altro fuzile, l’altro dete in terra a Cerigo, e li homeni scapolò ma la roba fo per dito corsaro tolta, el presa la ... . con el dito sier Mariti 59" e altri. Poi trovò una caravela et uno galion pur di nostri, et scrive il combater fece ut in litteris; lior a li presoni, parie fo morii, ad altri datoli taja, tra li qual sier Mariu Falier si tolse laja ducali 3000. Et cussi, a dì 15, dito corsaro vene a la Fraschia a sor-zer, el prese barche di pescaori di Retimo e la Cania, et mandono in terra a dimandar il rescalo, unde essi Reclori, vedendo il corsaro sì propinquo et non poter farli danno, se dolevano assae per non aver de lì alcuna galia, unde loro roclori nndono fino al muoio dove erano 4 nave grosse et una biscaina, e lauto feno che fono coniente ussir fuora. Et era etiam la nave Similecola, ha condolo esso Ducila de lì, et subito le armono, lato 500 homeni de lì, el ussite la Similecola, e le allre poi a bore 5 ; ma per esser gran nave stentano, ita che il corsaro zà era parlido, havendo però essi Reclori lato prima proviseli a le marine, et scrilo per Pixola etc. Et, per letere di "27 Seplembrio di Selia, hanno, a dì 20, dito corsaro dete l’incalzo fino in porlo a una nave de . .... era de lì, ma nulla potè far. Si doleno essi Ree-tori non haver galie de lì ; 0 sono in armada, et 2 è lì mal condilionale. Da Corphù, di sier Alvise di Garzoni bay- lo e capitanio e Consieri, di 24 Septembrio. Scrive dii corsaro Curlogoli, qual ha preso 5 navili, come per letere dii Provedador dii Zanle inlese, e scrive danni l’ha fato in quelle aque, aver combatulo una nave e scliierazo de li etc. Dii dito, di 3 Octubrio. Come il Provedador de l'armada zonzerà lì con le galie, e inteso li dani feva questo corsaro, e aver preso uno navilio rodian etc. ut in litteris, vederi andar a seguitarlo eie. Scrive de lì è do galie marze; una de esse voria desiarla e di legnami coprir l'Arsenal qual è vuodo di ogni cossa, e una galia cambiò con la candiola de sier Francesco Foscarini, per esser la sua marza. Item, scrive il Provedador, zonlo de lì, partile per trovar il corsaro, el li ha dà mìara 45 di biscolo, nè più è restalo in diio loco. Dii dito, di G. Zercha la lerminalion fe’ sier Alvise d’Armer suo precessor, qual ha falò gran danno a quella camera, el per do volte è stali a incantar il dazio fino bore 2 di note; pur l'hanuo dato via per perperi 10 mila 750, manco di l’anno pas-.sato 4950 ; el scrive sopra questa materia, ut in litteris. Noto. In le letere di Candia, è uno aviso che li legnami, fono cargali su la nave Similecola a conto di la Signoria nostra per I’ Arsenal de li, è carioladi e guasti, ut in litteris. A dì 25. La malina, per tutta la terra si parlava 60 di queste nove grandissime di Soria, dicendo che Selim saria uno altro Alexandro Magno, havendo maxime aquistato la Soria e la polenlia di mori, el fo ordenato far Pregadi per far li oratori. Di campo, fo letere dii provedador Oriti, da Villafrancha, a dì 22, hore 22. Come, ozi si ha ritrovalo in gran travajo con quelli fanti eie. per non haver da darli danari, et questa note ha auto