395 MDXVI, DICEJ1BHE. 396 il signor Alberto da Carpi per nomedi l’Imperador, et l’orator di Portogallo. Quello dii Catholico re andò poco inalili il finir di la sessione per acompa-gnar il Papa, cl il di avanti alcun di loro oratori non vi fu nel acompagnar dii Papa a San Zuan Laterali, dove dormite. Item, el Cardinal Santi Quatro li ba mandato uno breve dii Papa drizalo a la Signoria noslra, qual manda in maleria dii calendario voi ri-conzar il Papa, el intima li astrologi vengino a Roma eie. Dii dito, di 22. Come, ricevute nostre di 1*2 col Senato in materia di piovani eie. sarà col Papa et exequirà. Item, ave sumari di campo el di Cypri per le nove dii Turcho; et, per non poter ussir per la indisposition sua, mandò il suo secretano dal Papa a comunicharli dite nove. Soa Santità li piacque intenderle, e disse aver di Pranza di 8 le ultime, el à aule etiam lelere dii suo domino Latino andò al Cbrislianissimo re, qual non Diavi» ancora lete, el avisò l’Imperador va verso la Fiandra con fanti 4500 e borneni d’arme 300, che queste ò gran zente, e intende voi mutar governo in Fiandra, però mena con si tanta zente, dicendo non è da fidarsi di esso 216 * imperador; et par il Catholico re non voi più monsignor di Clevers babbi tanto poter. Item, a le lettere di Cypro, par di qui sia «visi parlicular che ’I Turcho edam babbi auto Damasco, el il Papa disse è gran polentia, el venendo con armadi), torà Cypri, Candia e la Cicilia, unde voi far armada, per aiuto di dille ixole, et di questo voi scriver al Chrislianis-simo re armi, el cussi la Signoria nostra. Et scrive, li disse è zonla una nave di Cicilia, parli a di 28 Oc-lubrio di Soria, tamen non si sa ancor quello la porla di novo dii Turcho. Item, scrive, esso etiam comunicbò ditte nove con li reverendi cardinali Medici et Sanla Maria in Portico, e altri nostri car-denali e li reverendi oratori francesi, li quali però non hanno di Pranza si non di 8 le ultime. Item, ha olenuto dal Papa li brievi per la liberalion di burchi nostri dii sai è sta retenuti a Casal Mazor, dicendo de questo non saper alcuna cosa, et non ha dato alcun ordine, li qual è drizali a monsignor di Lutrech per uno ba mandato per via di campo; el domino Petro Bembo, che li ha fatti, non ha voluto nulla di quello li vien, dicendo li paria far gran mal tuor danari da la Illustrissima Signoria nostra. Dii dito, di 24. Come eri il Papa si confessò per celebrar doman la messa in San Piero. Di Franza, è letere di domino Latino, di 14 et 16. La pralicha di dili articoli col Cbrislianissimo re non è ancor conclusa, perchè il Papa, inleso l’ave la liga fata in Ingaltera, sospese la comission dete a dito domino Latino mandò in Franza ; ma poi inteso lo apontamenlo con l’Imperador falò e il re Christianissimo, li ha scrito vadi di longo et concludi diti articoli col Cbrislianissimo re. Li oratori di Franza non hanno auto lelere, le ultime sono di 8, nè sano ancora di la ratifichalion di lo acordo predito, et solum il Zeneral di Normandia .suo cugnalo li scriveno sarà certissimo. Scrive, il Papa con li carde-nali voleno armar le Ire galie è in Aucona, el voi el Christianissimo re e la Signoria nostra armino per la defension conira il Turcho di le isole. Item, il Papa ha scrito uno brieve a la Signoria nostra per la liberalion dii conte Cristoforo Frangipani preson, instato da lo episcopo di Modrusa e dal conte Forando Frangipani so’ fradelo, mediante il cardenal Ragona, al qual cardenal esso orator ha pregato voy indusiar qualche zorno a mandar dito brieve. Item, il Papa ha promesso dar a diio episcopo di Modrusa e conte Fera lido per suo aiuto conira turchi, ducali 1600 e alcune artellarie; ma non li ha dato nulla ancora. Item, scrive si expedissa il suo successor, molto longamente. Sumario di una letera di Roma particular, data 217 a dì 24 Dezembrio 1516, drizata a sier Hi-ronimo Lipomano fo dal Bancho. Come, a dì 19, in quella matlina è slato a veder lo Concilio fato in Santo Jane. El inlrati lutti, el Papa prima disse una oration, poi fo cantatole letame e presenladi al Papa certi, vestili a modo preli, con certi abili frateschi, vestiti pur di paonazo con chieriche da frati in lesta, sono dui compagni; e questo perchè il Papa mandò dal dito Palriarcha in li soi paesi uno fra Zuambattista di Zocoli, qual ha visto sono boni cripstiani e obedienli a la Sede Apo-slolicha ; il qual Palriarcha ha mandato questi do ambasadori al Papa, con una letera scrita in arabico, qual è stà translatada. Questi andono a li piedi dii Papa e li basorno il piede, poi li apresenlono la lettera di la obedientia, e diti oratori fono levali suso, e menati da uno cubiculario, expose la materia al Concìlio, come el Palriarcha arabico habbia mandà questi soi oratori a dar obedientia a la Sanla Sede Apostolica e al papa Leone X, e vene zoso, e uno di dilli oratori andò suso el lexè la predila letera in arabico publice, la qual durò assa’ a lezerla, et vene zozo. Poi quel cubicalario montò suso e lezè la dita trau-slalion di la letera in latino, che è : come el diio Pa-