299 MDXVI, DICEMBRE. 300 Sier Marco Antonio Loredan, fo Cao dii Consejo di X, qu. sier Zorzi. . . 40.112 Sicr Piero Zen, fo retor e provedador a Cataro, qu. sier Catarin el cavalier 68. 87 Sier Zorzi Cornerei cavalier, procurator, savio dii Consejo......19.131 f Sier Borlolameo Contarmi, fo consier, qu. sier Polo.......85. 57 Sier Antonio Justinian el dotor, capitano in Creta, qu. sier Polo .... 75. 76 Sier Ilironiino Justinian procurator. . 59. 96 Sier Anzolo Trivixan, savio dii Consejo, qu. sier Polo.......10.138 f Sier Alvise Mozenigo el cavalier, fo Cao dii Consejo di X......94. 55 Sicr Toma Contarmi, fo di la Zonta, qu. sier Michiel........38.103 Sier Francesco Corner, el consier, di sier Zorzi cavalier procurator . . . 50.103 Sicr Hironimo da chà da Pexaro, è capitano a Padoa, qu. sier Ueneto procurator........79. 69 Sicr Andrea Foscolo, savio a terra ferma, qu. sier Marco......63. 91 167 * A dì 12. La matina, liesscndo l’orator di Ferara domino Jacomo Tebaldo in Collegio per cosse par-ticular dii Duca, sopravene uno cavalaro, qual disse voler dar le lelere in man dii Principe, o cussi vene le letere, e tutti si pensò fusse l’acordo, come fu. Et spazato l’oralor, fo lede, e la voce andò per la terra l’acordo era zonto, et Io era a 1’ ofizio di XX Savii per zudegar una causa, dove intisi tal nova optima, et fo ordinato di far Pregadi. Di campo, dii provedador Oriti, da Villa-franca, di 11, hore 18. Come manda letere di l’O-rator nostro in Franza, di 4, per le qual à inteso il Christianissimo re aver auto letere di Fiandra, quel Catliolico re aver auto risposta, ò contento di capi toli e li debbi sotoscriver e cussi li confirmerà e si-zilerà; la qual è optima nova per molti respeli, et si aliegra con la Signoria nostra. Et referisse infinito gratie al nostro Signor Dio. El come in questa matina, parlando con lo illustrissimo Lutrech di questa optima nova, et il Ite li scrive fra 3 over 4 zorni arà . li capitoli sotoscrili, el li manderà l’hordine di quanto l’arà a far, unde hanno posto ordine doman esser insieme con il signor Govcrnador nostro e lui Provedador per alozar queste zente. Et poi li parlò zercha li danari dia aver la Christianissima Maestà da nui per pagar li 6000 venturieri, et si provedi che omnino li liabino, jurando il Ile à cargo asai di dar danari a sguizari, e questi 50 mila darà a l’Im-perador e altro, pregando subito si habi li danari, aziò non siegua qualche disordine di queste zente. Etiam per li ducati 50 mila si ha dar per aver Verona, come l’orator nostro in Franza ha afirmato al Christianissimo re sarano in ordine etc. Le qual parole disse con persuasion Immanissime; però su-plica la Signoria nostra si provedi di danari etc. Dii Govcrnador nostro, obsequentissimo ser-vitor, date in campo a Poveian, a dì 11. Come ha auto lelere di Milan, dii signor Zuan Jacomo, zoè uno holletin, qual manda incluso, il qual è di questo tenor: Illustrissimo signor, per letere dii noncio mio in Franza, di 4, ho esser letere di Fiandra lo apon-lamento con l’imperador è concluso et pasato ; siché li avisa questa bona nova. Di Franza, di V Orator nostro, date in Am-bosa, a dì 4. Come ozi il Re mandò per lui da poi disnar che li andasse a parlar, e cussi subito andato, trovò il magnifico Rubertd, qual li disse è bone nove, il Re voi dirvele lui. Et ussita poi Soa Maestà di camera, disse, caminando con lui Orator: « Ho letere di monsignor di Rochafort mio ambasador a-presso il re Catholico, di primo, da Bruxeles, come era zonta la risposta di l’Imperador, qual è contento di capitoli, e lui re Catholico li confirmerà et sizilerà zonto che sia monsignor di Orvai e li altri colegi; si che l’acordo si poi dir concluso ». El l’Orator nostro ringratiò Soa Maestà di averli dito questa bona nova, tamen per questa non era da levar le zente etc., et che queste nova era bona a beneficio di comuni Stadi. Disse Soa Maestà : « Non si partirono, lo ve l’ho promesso tante volle, zà che ho fato la spexa, starano fermi ». Poi disse : « Son certo, sempre che staremo uniti con quella Signoria e nui, le cosse sucederano bene, et ho aviso il re Catholico non aver acelà 1’ homo dii re di Ingallera, qual voleva sotoscrivcsse a quella liga fata de lì, imo averli dito quel suo orator è in Ingallera non haver comissione da lui di far questa liga, e non voi esser, e lo ha licentiato, et non voi far conira de nui, ni far cossa che mi dispiaza ; ben è vero l’Imperador voi che ’1 re Catholico restituisa al re d’lngalterra ducati 40 mila che l’ave da esso Re ». Poi li disse : « Domine orator, avete scrito a la Signoria quello vi disse eri monsignor il Gran mai-stro e il Gran canzelier ?» non dicendoli altro. El l’Orator disse : k Zerca i scudi 50 mila '! Rispose il Re: « Si » e l’Orator disse averlo scrito. Immediate poi Soa Maestà li disse si abocheria col re Catholico, ma ben credeva con l’Imperador, e più presto du-