115 MCCCCCIV, DICEMBRE. 116 gran cosse, et più in tal modo in Soria non acha-dutc. Di Istria, date a Par eneo, di sier Alvixe Venier, vien capetanio di Candia. Come ivi si trova molli navilij e nave con formenti, da stera 80 milia, parte vien di Cypro et di Sicilia. Item, scrive dii corsaro à fato quel danno a’ nostri, e di la nave, patron sier Nicolò Simitecolo, e altri gripi in colfo. È da saper, questo sier Alvixe Venier, poi zonsc qui, si amallò e in pochi di morite. Lassò ducati X milia a so fradello, sier Jacomo, da Santa Lucia, tra i qual 5000 di contadi. Questo, si ’l viverà (sic), era grandissimo citadin, non havia moglie ni figlioli. El qual, nel venir di Candia, con la galia lisignana, venula a disarmar, zerchò molli lochi, fo a Coron ; havia da referir alcune cosse a la Signoria, ma non potè. In questo pregadi, expedito certa cossa secreta, restò consejo di X suso ; et fo poi expedito letere in Spagna. A dì 20. Fo grandissima pioza, e le aque grandissime, tamen da poi disnar fo consejo di X, con zonta di colegio e altri. Item, eri la galia di Sallò, et la lesignana, introno qui dentro, qualle vieneno a disarmar. Da poi disnar fo pregadi. Leto letere, fu posto, per li consieri, una gratia di lassar far a sier Oto-, nello de Pidemonti uno molin su l’aqua di Viga-si etc. ; et otene. Fu leto una letera, vechia, di sier Marco Orio, è im preson in la torre di Mar Mazor a Constantino-Poli, qual fè gran compassion al pregadi, et fu posto, per li consieri e tutto il colegio, dar de li danari di la Signoria nostra, per el mandar di sua fìa, ducati 2000. Ave 17 di no ; et fu presa. Fu posto, per li consieri, dar certo possesso di uno beneficio a Brexa ad uno Gambaroscho, stato assa’ in lite ; et presa. Et poi tratono una materia secretissima, di scriver in Spagna o in Alemagna, et fo sacramenta el consejo, et ordinato gran credenze, cazato li papali-sta, li qual quasi in ogni cossa al presente sono ca-zati; et steteno im pregadi fin horre 5 di note. Fo letere, di sier Alvixe Bafo, conte e capetanio, di Dulzigno. Di certa novità fata per turchi ad alcuni subditi, qualli non voleano pagar la decima a’ turchi, di le possession, qual dejure è di Dulzigno. ^1 dì 22. Fo gran conseio. Fu fato avogador di comun, sier Zorzi I'ixani, dotor, cavalier, fo savio di terra ferma. Item, uno dii consejo di X, qual za 3 volte è stà fato, e niun non passò; rimase sier Pollo Trivixan, el cavalier, fo capetanio a Padoa. Fu balotà la gratia di levar il testamento dii quondam serenissimo principe, missier Nicolò Trun, qual za 33 anni fu fatto. Ave 100 et più di no, et fu preso. Causa di levarlo sier Marco Trun, quondam sier Antonio, perchè condiziona certo stabele, ut in eo. Item, si ave aviso, che mori havia levà certo garbuio in Alexandria, per caxon di la nave, fu presa per quel corsaro rodian, su la qual era mori suso; e havia retenuto il consolo nostro, merchadanti et dicitur le galie. Questa nova si ha per via di zenoe-si ; per le prime se intenderà il tutto. È da saper, idtimate nel consejo di X fu preso parie, atento non si passava dii conseio di X, che quando alcun era electo in alcuno rezimento, si debbi principiar un mexe avanti a far in suo locho ; el qual non si possi partir, se prima non è rimasto il suo successor. A dì 23. Da poi disnar fu fato le exequie di l’orator di Ferara, qual è zorni 4 che ’l morite, et fu sepulto in Santo Job. Vi andò el principe et il legalo et l’orator di Franza et altri patricij, con li piati, a San Geremia, e de lì per terra acompagnò la cassa a San Job, con la chieresia, scuole etc. Era alcuni soi parenti corozosi ; et fece l’oratione Marco Antonio Sabelicho. A dì 24, fo la vigilia di Nadal. Et poi 0 fu. A dì 25, cl zorno di Nadal. Niuna nova vi vene. Fo predichato a San Marco per fra’ Francesco Zorzi, vardian a San Francesco di la Vigna ; poi el principe andò de more a San Zorzi a vesporo. Portò 48 la spada sier Bironimo Contarini, va provedador di la armada ; fo suo compagno sier Alvixe Arimondo con barba. Et venuti, il colegio si reduse aldir certe letere di Eiemagna. A di 26. El principe fo a messa a San Zorzi, de more. Portò la spada sier Zuan Badoer, dolor, cavalier, va podestà a Chioza ; fo suo compagno sier Alvixe Mozenigo, el cavalier. E poi il principe fè pranzo ; fo il legalo, l’orator di Franza, Laschari, et P orator di Mantoa. Fo letere di Spagna rechi e, di 20 novembrio. À letere di Lisbona, il re fè retenir Lunardo Massari, fo mandato per il conseio di X, ivi. A dì 27. Fo pregadi. Sier Alvixe d’Arrner la matina fo a la Signoria, ben-acompagnato, qual è venuto capetanio e provedador di Corfù ; fè la sua relatione, et sier Antonio Loredam, vene baylo, non la fè.