131 MDXVI, OTTOBRE. 132 fevano in caze et altro e in cani, e di la terra che è inolio bella, el belli edifici ; dicendo el nonlio che venendo Soa Maestà, liavia promesso a Madama sua madre sarà soa guida fino a Roma; e il Re disse : * Si ha a far le uoze in l’Imperador, come havele tralalo ». Il dito oralor vene bianco nel viso, e disse: « L’oralor di venitiani sospelerà di questo ». Soa Maestà rispose : « Volete il Roy dica busie ? » Poi Soa Maestà disse : « Domine orator, vi dirò; parlando con questo nonlio di l’Imperator, dissi che l’impegnava soa mojer in le hoslarie, et che essendo mari-dò di Madama era per impegnarla su hostarie », et cussi fo riso et rasonato di varie piacevoleze. Poi Soa Maestà lo ¡livido a la caza, perchè voleva tornar. Ringratiò Soa Maestà. Scrive si sta in aspetalion di aver la risposta dii Calholico re zercha lo acordo di Verona eie., qual non poi tardar molto. Et fo licentiato Pregadi a bore una di note, nè fu fato Consejo di X, che era ordinalo far con la ¡conia, et comandato credenza maxime di queste di Pranza. In questa malina se intese come, per diliberalion dii Culegio, dii Consejo di X, è sta scalato la eaxa di sier Zuan Fero qu. sier Antonio, preso di relenir perchè se impazava con sier Hironimo Michiel qu. sier Alvise, pulo di anni.. in casa di una ruGana la qual l’à acusalo. Et lui si à buia zoso di una finestra, et non è stà trovato, et absenle sarà chiamato. I Copia de una letera di sier Andrea Morexini di sier Batista, data in Alepo a dì 10 A-vosto 1516, drizata a sier Cario Morexini suo fratello, ricevuta in questa terra a dì 23 Octubrio, per In nave patron Bolo Bian-cho. A di (i dii passato fo l’ultima mia, per la qual fo dito di leoecurentie de qui al bisogno, et quanto fin quel zorno era successo. Da poi seguite la inlrada dii serenissimo signor Soldan, molto men pomposa di quel si judieava. Da poi doi zorni, fo condulo a la sua presenlia l’ambassador dii Signor turco, per lo qual più parte si comprendeva pezo che altramente; et el caso è che lutto era arte, et solum per tardar questo signor Soldan de exequir peravanli. El signor Sophi, molto grosso, si havea firmalo a la volta di Tauris, temendo de non esser da queste due potente dissipalo. El Signor turco, ne l’intervallo de li suo ambasadori si ha fato propinquo, adeo che l’à preso lutti li lochi de questo signor Sophì, over il forzo che sono a confini, lai che ogni zorno fuze qualche uno di quelle signorie con poco honor. Fo mandado come uno araldo per questo Soldan, e poi lizentiato l’ambasador dii Signor turco zà zorni 10, non si po’ haver nova alcuna, salvo che continuo si aferma lui farsi più vizino, e zà molte di le soe zente è callaie li monti. Questo signor Soldan non si move el li vuol condur in campagna per far la zornata; e in questo mezo manda a chiamar et solizita grande adunazion de zenle el fa gran pedoni. Farà grande exercito, et senza dubio sarà poco men de 150 mila persone, si tulle zonzeno in campo. Ozi è zonto nove, per alcuni exploratori, come el signor Sopgì si ha trovà zorni 10 luntan di qui con tre stendardi da persone 20 milia per uno, et si move pe-gramele per ingrossar el suo campo a la zornata. Fo etiam mandalo uno honorato ambasador per questo signor Sofì al Signor turco, el qual ozi da meza strada è ritornato per haver inteso el campo nemico farsi vizino. Non paserà questo mese che si vederà la resoluzion de queste cose; nè se fa judizio come el Signor turco possi substentar queste duo potenlie: vedremo gran cose. Ozi el signor Soldan ha invesli-do el fiol primogenito del qu. signor Aliduli de la signoria del padre; el qual oferse 30 mila persone a suo soldo per recuperar el Slado del padre, el zà è partido. Per mio judizio, avanti la fine di questo mese si vederà fazende, però che questi voi far uuo solo colpo m uuo zorno ; vedeno la furia. Da poi disuar el Signor soldan dà paga, et poi -¡\ * Luni si lirerano avanti. El signor di questo loco da poi domali si parie insieme con el signor de Damasco, per esser l'uno et l’altro primi feridori del campo. Fino zorni 8 in 10 daroli più certo a viso de quanto seguirà; et si la cosa siegue come si judica, che queste due polentie siano a danni dii Turco, non penso le poterà substegmr, el converà tornar a suo luogo con poco honor. Le cose de la marchadantia tarano gran ben, et questo sarà l’anno di la ventura. A tutti molto mi recomatido et oferisco. Idio con li farà come a li amizi. Copia de una letera di sier Piero Morexini di 72 sier Batista, data in Famagosta a dì 4 Septembrio 1516, drizata a suo padre, et ricevuta a dì 6 Octubrio, per la nave patron Polo Bianco. durissime et observande pater. A di 18 dii pasalo fono l’ultima mia, per la qual scrissi a vostra magnificenlia quanto era el bisogno, llora fazo questa a vostra magnificenlia, et la man-