267 MDXVI, DICEMBKK. 268 zenigo corsieri, voleno la parie dii Serenissimo ut supra; ma, venendo, sia bandizà per anni do di Ve-necia e dii deslrelo; in reliquis tulto come in la so-pradilta parte. La terza, di sier Francesco di Garzoni, sier Nicolò Trivixan, sier Marco Gabriel, sier Francesco Corner consiori, sier Beneto Guoro, sier Zuan Francesco da Molili cai di XL. Voleno la parte dii Serenissimo ut supra, exceplo, venendo, sia bandizà di Venecia e dii destretto per tre anni solamente, in reliquis voleno tutto quello si contien in la parte dii Serenissimo. 151* Andò le tre parte: una fo non sinciera, 30 dii Serenissimo e altri, 93 dii Garzoni e altri nominadi, et questa fu prosa. Et venissemo zoso a bore 3 di noto. Le qual do condanason, ò preso publicarle in Gran Consojo e su le scale di Rialto. Di campo, vene letere da Villafranca, dii provedador Oriti, di 2, hore 4. Zerclia danari. Item di Verona, che hanno fermenti assà, quali li vien portado di visentina, adeo ch’ol minai di for-mento, valeva ducati do, è calado et vai solum 1.... Item, li capi di cavalli lizieri non voleno una paga eie. ut in litteris. Dii provedador Gradenigo, di Albarè, a dì 3, hore 6 di note. Come, havendo inteso erano ussita di Verona da zerca 2000 persone in quella ma-tina per tempo, et venuti a Codignola, dove alozavano li nostri cavali lizieri col provedador Vituri, el qual era partito e venuto a Cotogna por egritudine venuteli di una postieina in la gola, adeo il resto di cavali lizieri erano parte levati, sichè non levano la debita faclione, el i minici svalizono certi cariazi e pre-scno tre di nostri cavalli etc. unde, intendendo venivano di lougo, si mese in arme con 200 homeni d’arme et cavalchoe esso provedador a San Bonifazio, dove Irovoe i niniici erano ritornali in Verona, et ivi a San Bonifazio trovoe da 80 cavalli di stratioti nostri, a quali fo’ grande admonitionc reprendandoli molto aver abandonalo la guarda ; i quali si dolseno nou esser pagadi eie. ut in litteris. A dì 5. La malina, per Colcgio, venuto sier Cri-stofal Moro suocero di sier Zuan Vituri provedador di cavalli lizieri, ot diraaudoe licentia l'usse data al prefato sier Zuane, qual è a Cotogna et non slà bene ; et cussi li fo concessa, et scriplo al provedador Gradenigo lazi uno capo in loco suo fin si provedi di altro. Di Roma, di l’Orator nostro, fo letere di sier Marin Zorsi dotor, orator predito, di 22. Come la sera il Papa andò a la Magnana, zoè eri, et ave le-lere di Fiandra con l’aviso di articoli si trattava per 10 acordo di la Signoria nostra con l’Imperador. Et scrive, ha inteso monsignor di Clevers e alcuni altri governano in Fiandra sono amici dii Cardinal di Toledo che governa il regno di Spagna, et farano il tutto aziò quelia Maestà vadi in Spagna, dicendo quel regno non poi star senza Re etc. Item, scrive di la liga Irina fata in Anglia ; e altri discorsi. Item, 11 duca dì Urbin è andato a la Magnagna dal Papa. Dii dito, di 25. Eri il Papa tornò. Li andò conira li oratori francesi, quali haveno letere, di 13, di la corte, di Ambosa, et detono letere di la Christia-nissima maestà al Papa et reverendissimo collegio di cardinali, in materia dii Turco, far cruciata eie., et 152 si oferisse, pacato le discordie di christiani, far da Christianissimo re. Item, l’orator poi fo da diti oratori francesi, quali li disseno aver letere dii Re, ut supra, et la retification di l’acordo fece Soa Maestà con il Calholico re, et quel Re aver auto el aceptalo l’ensegna li mandò Soa Maestà dì San Michiel. Item, li dimandò de li articoli tra il Papa et la Chrislianis-sima maeslà. Diseno non esser ancora conclusi, manca corte cosete non de importantia, sono d’acordo in re scilicet non in modo. Item, esser morto lì in Ambosa Marco Antonio Paìavisino, chi dice di peste, chi dice per aversi serato uno buso l’aveva in una gamba. Dii dito, di 26. Ozi è slà Concistorio, et parlato zercha il Concilio, et poste la sesion a la prima setimana avanti Nadal, che sarà a dì 19 Dezembrio. Fo lclo le lelere dii Re in materia christiana oferen-dosi, unite lo cose di christiani, andar in persona conira il Turco; tamen non fo dito altro. Pur alcuni cardinali parloe zercha mandar legali a li Principi, come fo dito di far l’anno passato, quali erano tre, Bibiena a l’Imperador, Medici in Franza, Surento in Anglia. Item, il Papa manda missier Latino, suo primo camerior, in Franza dal Re, si dice per le cose di Ferara, che Soa Santità voi tuor quel Stado, altri per adalar quelli articoli e interteuir le cose cussi, fin vedi l’exito di lo apontamento si trala con l’Impera-dor. Il duca di Urbin ha mal animo contra Colonesi per la novità fece il qu. signor Mulio a Fermo, et ha mandato 400 cavalli ad alozar a Velelri. Item, il Papa li ha dato Fan, che è loco importante al ducato di Urbin, terra tra Pexaro et Rimano : sichè si alende a queste cose. Dii dito, di 29. Come il Papa è stato un poco indisposto e in lelo questi zorni, eri si levò. El eri partì domino Latino per Pranza. Scrive, ha ricevuto lelere di la Signoria nostra, di 22, con la copia di capitoli di l’acordo si trala con l’Imperador zerca