511 UDXVIJ, GENNAIO. 512 questi tempi passadi per l’ ardua e importantissima guerra fatta, e il Stado nostro si disputava dii modo di trovar il danaro per far e sostenir la guerra, per forlilìchar le terre et mandar presidio in quelle di zentilhomeni nostri e altri, come più fiate il Serenissimo Principe nostro ha fato lai exortation nel Ma-zor Consejo, hora veramente si mette parte di mandar governo in la città di Verona, et eh’ è il Stado nostro in bona parte recuperato, et spero mediante la Divina bontà, il resto dii Stado si recupererà, sìchè il Serenissimo Principe, cussi come nel suo ducato à portado lauti fastidi, così Iddio lo persevererà in vita fino la total recuperation dii resto. Ilor veden-dose meler tre opinion per questi preclarissimi padri di Colegio, zerca il salario de’ haver li reclori di Verona, mi ha parso, essendo, zà 17 anni per gratia di questo excellentissimo Stato stato Camerlengo a 281 * Verona, poter parlar in questa materia ; nè mi se a-scriva a presuntion alcuna di montar più spesso di quello mi si convien a questa renga non havendo altro grado, tamen sempre che vederù che qualche opinion a Mi non piaqua, senza alcun rispeto ve-gnirò suso a dir al mio signor la opinion mia, qual intesa, poi le soe excelentissime signorie potrà ace-tarla e non acetarla, come a' loro sapientie parerano; et questo parmi sia debito di cadaun senator posto in questo excellentissimo Consejo. Et ho inleso tre opinion, replichando le parie ut supra, et in verità comenzerò da questa. Mi doio che questi preclarissimi padri di Colegio, quali, poi che si ha auto Verona e si doveria atender a scansar le spese, sicome ha fato il Chrislianissimo re di Pranza per le letere ozi lete, che ha cazado lanze 1100, et nui volemo dar più spesa di quello era e più salario a li reclori sarano eleti a Verona. Et biasemai le do opinion di dar ducati 50 al mexe, laudando l’opinion dii consier Baxadona, perchè il rezimento di Verona è bellissimo, et si poi equiparar a Padoa, et chi è stà a Padoa è andato a Verona, come pochi anni è fu missier Nicolò Trivixan poi stato capilanio a Padova, et altri. Poi dissi, un retor a Verona havia di salario neto ducati 25 al mexe, poi le utilità della Camera, qual è secondo la diligenza di Camerlcngi, perchè tulle le condanason vanno in Camera, el è di la Signoria nostra, che in le altre lerre non è cussi, de le qual li re-tori e camerlengi hanno il quarto; poi altre utilità, et al tempo era mii rectori il qu. darissimo domino Pelro Eoredan zcrman dii Serenissimo, et domino Zorzi Corner, a una mia cassa, di mexi 4, dili per uno a li rectori ducati 80, et a nui do Camer-lengi ducali 80, sichè in mia parte fo ducali 40. Aduncha poleno ben ndar con il salario haveano prima e non cresserli altramente, eh’è tempo di sparagnar i danari, però la parte dii Baxadona e Trun era la mior; suplicando il Principe e il Consejo volesse acetar il mio voler, qual prociede da un svisceralo amor porto a questa excelenlissima Bepubliea,e di ogni dcliberalion farano ne resterò più che conlentissimo. Con altre simile parole veni zoso; et al Consejo piaque tal opinion mia. Et sier Nicolò Trivixan et sier Zuan Trivixan, messeno in la soa parte che le utilità di la Camera restasse a la Signoria nostra. Andò le tre parte, una fo non sincera, nulla di no, di quella di sier Nicolò Trivixan et compagno 17, di quella di Consieri e Savi 81, di quella dii Baxadona e Trun 110, et questa fu presa, et fu con grandissima laude mia presa. Fu posto, perii Savi, elezer de proesenti per 282 scurliuio uno orator al Serenissimo re Catholico con ducati 120 al mexe per spesa, e debbi partir come et quando parerà a questo Consejo. El fo presa, ave tulio el Consejo. Fu poslo, per li Consieri, elezer cinque Proveda-dori sora la merchadantia, per scurlinio, qual possi-no venir in Pregadi fino San Michiel, el habino libertà di scansar le spese di olici, ut in parte, el fo presa ; la copia de la qual sarà nolada qui avanti. Fu poslo per i Consieri, poi-leto certa suplicalion de uno nominalo .... qual fo bandito di Fellre per omicidio e ha aulo la carta di la paxe et voi cambiar uno bando fu preso dar a Novello capitano, di Irar uno dii visentin, sia dii feltrili ut in parte. Et fo presa. Fu leto una lelera per Alberto Tealdini secretano, scrila per Colegio al Chrislianissimo re in questi zorni, ringraliando Soa Maestà di aver auto Verona; la copia di la qual ho scrito di sopra. Fo posto per li Savi, excepto sier Zuan Trivisan savio a terra ferma, di scansar le spese di le fantarie qual si hanno, reduli li fanti a numero 2000, sotto quelli capi parerà al Colegio, videlicet a Padoa 100, Treviso 50, Cividal di Frinì 80, la Chiusa 20, Ligna-go 25, Verona 800, Brexa 100 et Crema 100, el poi si vegni a la scansation di le zente d’arme, sichè si resti in homeni d’arme 600; che al presente si ha ho-meni d’arme ... Item, di cavali lizieri si resti 300, et questo computando quelli de li condulieri e di stratioti in 300. A F incontro, sier Zuan Trivixan savio a terra ferma, voi scriver una letera a li Provedadori zene-rati, videlicet che di fanti tutli si tegni 2000 solo quelli capi li parerano, ponendoli in quelle tere e lochi li parerano. Item, zente d’arme lanze 600 ; et