523 MDXVII, GENNAIO. 524 .... domino.......et l’Avogaro fece una ora- tion latina, alegrandosi molto per nomo di quella fedelissima comunità di l'aquisto di Verona, con altre parole: et erano stà mandati per exponer alcune cosse per quella Comunità etc. Il Principe li cha-rezoe. Fo terminà, per Consieri, di balotar etiam Toma di Freschi nel 11. di 6 electi, zoè apresso loro, Canzelier grande, aziò lutti di Canzelaria che voleno possino esser balotati; e cussi lui e li soi andono procurando. Et li altri sei secrelarii hanno fato et fanno li soi parenti e amici grandissime procure a San Marco e Rialto per tulio con la bareta in mano, et molti zen-lilhomeni sono con loro a procurar, videlicet, con Gasparo di la Vedova, sier Andrea Dandolo qu. sier Antonio el cavalier, et alcuni altri zenlilhomeni. Con Nicolò Aurelio, sier Jacomo Manolesso qu. sier Or-sato e sier Marco di Prioli qu. sier Marin et alcuni altri che per lui procurava. Con Alberto Tealdini suo cugnado sier Ilironimo Barbaro qu. sier Lu-nardo et sier Julio e Marco Marin qu. sier Alvise so’ nepoto et altri. Con Adriani erano altri e il forzo di la Canzelaria. Con il Stella niuno zenlilhomo, ma per se solo fa pratica assai con Alexandro Capello, sier Francesco Juslinian qu. sier Marco, sier Lodovico Miehiel qu. sier Piero loro nepoti et altri ; sichè le pratiche sono grandissime, et è opinion sarà Zuan Piero Stella. Idio fazi il mior per la terra. Da poi disnar, fu Consejo di X con la Zonta, et fono sopra il provar di Tornà di Freschi, perchè sier Francesco di Garzoni el consier voria tulli si potesse provar, etiam quelli non sono a la Canzelaria, come è slà fatto in questi do ultimi Canzelieri domino Alvise di Dardani et domino Francesco Fazuol dolor, quali non erano a la Canzelaria, et che la tera si duol di la terminatian hanno facla. Tamen nulla fu Aito, et il Freschi si tolse zoso, et fo contento esser nominato. Fo scrito a Roma, per il Consiglio di X, el rin-gralialo etiam el Cardinal di Voliera di li danari oferti, et che al presente i non ne bisogna. Fu leto la gratia di sier Andrea Tiepolo qu. sier Polo, qual tajò la faza a quella donna a la Maria di Miracoli et fo bandito per Consiglio di X di lerre e luogi etc. Bora l’impresta ducati 800 a render come li altri di Gran Consejo, con questo, 400 siano dati e donati liberi per il maridar di una over do fie di la dota dona ferita, la qual etiam lei à suplicato questo si fazi per poter maritar soa fiola, e li altri 400 siano resi. El fu presa ; sichè ritornerà in questa terra che fin hora el dito sier Andrea è stalo in exilio a . ... Fu posto la gratia di sier Ilironimo Sagredo, fo camerlengo a Zara, debitor di le 30 et 40 per 100, qual voi dar ducati 25, et il resto pagar poi, e siali suspeso il suo debito per do anni; et fu presa. Fu preso la gratia di Nicolò di Avril nodaro a li Auditori vechi, possi pagar, justa la parte alias presa, il suo debito di danari acompagnadi, el di l’im-prestedo, per esser stato al tempo la fu messa fuora canzelier a Brexa con sier Andrea Trivixan. Fu preso: do Provedador dii sai vadino a incantar li dacii a Verona et Brexa. Et balotati tutti 6, ri-maseno sier Francesco Barbaro qu. sier Daniel, qual è fuora a Lignago a far suso li burchii dii sai, et sier Andrea Trivixan qu. sier Onfredo. Di Verona, dii provedador Gradenigo, di 22, hore 4 di note. Come, insieme col Governador ha aleso alozar le zenle per le caxe, con questo vivano dii suo, aziò veronesi cognoscano quello è esser sotto la Signoria nostra, e non come si feva prima alozar a descrition. Et hano ateso a regolar l’esercito, fatoli le monstre et mandarli a li alozamenli in questo modo : Le zente del Governador, homeni d’arme 100 in visentina et il resto in bergamascha, di la dilla sua compagnia; in brexana Zuan Paolo Manfron con la compagnia di Julio so lìol ; in Crema la compagnia fo di Zuan Paolo da Santo Anzolo; a Marostega domino Antonio da Marlinengo; in padoana Malalesla Baion, el contin di Marlinengo el el signor Bonofrio di Santa Croce ; a Bassan, in trivixana el signor Janus di Campo Fregoso, e la so’ persona alozi a Conejan in trivixana, Pietro da Longena a Sazil, Zuan Balista da Fan a Uderzo o dove parerà al retor di Trevixo. ltem, scrive ha fato la monstra di balestrieri nostri e quelli reduti a numero 240 alozati a Verona, Vicenza, Padova, Treviso. Ozi principierà far le monstre di G00 stralioli, quali redurà a quel numero 220 et ne casserà assai excepto di la compagnia dii conte Mercurio e suo nipote, qual è di opinion di redurli in numero di 100 e alozarli in Friul. Copia di una letera di Verona, scrita per uno 290 cittadino de lì, a dì 22 Zener 1516, drizata a sier Andrea Donado qu. sier Antonio el cavalier. Come domino Antimacho, ólim consiliario cesareo in quella lerra, è restato de lì et andato da li clarissimi Provedadori. Il resto tutti parliteno, et