177 MDXVI, NOVEMBRE. 178 data a Salò a dì 5, liore 3, drizata al proveda-dor Griti. Come ha auto in quella liora ietere di ilomino Babon, à auto la rocha di Ampho, el le manda. Di Babon di Naldo, data in Amplio a dì 5 liore22, drizata al provedador Griti. Quesla matina, arivato lì con li fanti, et aproximati a la dita rocha, richiese quella. Volseno termine a rendersi. Et non havendo artelarie, perchè quelle di Val Sabia è longi e non sariano stale lì fin 4 zorni, si pensò far venir cari in la villa con biave suso e legni strascinali come fusseno aftellarie ; e inteso quelli di la roca esser zonli diti cari, si reseno salvo l’aver e le persone, et lassar l’artellarie e monilione. Dove mirato, à posto il Toso di Bagnacavallo con 50 fanti di la compagnia di Jacomin di Valtrompia, fino esso Provedador ordini etc. Di sier Zuan Paulo Gradenigo provedador generai, data ad Aliar è a dì 7, liore 22. Come, andando zercando di trovar qualche uno portasse vituarie in Verona, ozi per Antonio di Castelo è sta preso do a Zeveo, quali hanno confessa aver portato viluarie, et per la via dii Dezanzan vano per lago a Riva poi a Verona vituarie, e per via di Ma-rostega et li Selle Comuni. E in Verona vai il minai dii fomento lire 9, che è il staro lire 18 di nostra moneda, et per questo che ’1 vai assai, ognun ne condusse per el gran vadagno. Questa note ussite cavali 40 di Verona, e andati a Opian di là di l’Adexe, hanno tolto 40 para di boy e conduti in Verona. Ha scrito de questo al Governador eie. Ogni dì li cavali lizieri nostri trovano chi porta pan in Verona, sichè non li è più carestia di pan. Item, manda una letera con avisi di Verona. La letera di quel di Verona non nominato, qual bufoniza. Scrive a uno, come ogni dì li è porta dii pan in la terra, e li cavali lizieri li è drio. Zuo-ba si pagò lire 9 el minai dii fermento; è trista roba, e dove vai la roba la core. 11 conte di Chariali, Marti partì per Alemagna. È in la terra formenlo per 10 dì, et quello li è porla per altri Sdì, in tutto per 15 * zorni. Stiamo mal; in caxe di richi manca il formenlo, et si manza pan di segala, et per lutto si dimanda formenlo da vender, chi ne ha. Sabato, a dì primo, sul Corso fo messo a sacho 7 veze di vin da’ todeschi, quale erano di uno borgognon, et più di 100 todeschi se iinbriagono et ferite Ira loro. Item, avanti il Conte si partisse, in palazo di la Corte dii capilanio, examinò 6 citadini; sichè come manca la roba, crese il rumor. Il conte Zorzi non è ancora zonlo. Todeschi, questa matina in Campo Marzo si hanno reduto. I Diurii di M. Sanuto. — Tom. XXIII. Scrive, lui sla mal, e in campo nostro a Villafranca si beve bon vin e malvasia. Mercore e quesla malina li fatili si hanno reduli in consejo e concluso aver 3 marzeli per uno. 1500 todesehi et 2000 spagnuoli è andati fuora; dicono contra il conte Zorzi che vien con danari. Et avisa, è slà porla in la terra 12 some di formenlo per li carbonari; et che con marzeli 4 li costa lo minai, lo vendono 18: ne vien venduto as-sae, zoè ne hanno. In piaza frute assae, pome, nespole, castagne, peri eie. ma gaiine e caponi non vi vien; lodole soldi uno l’una, tordi soldi do l’uno, ove, uno carantan l’uno. Sterno sani è pochi amalati, perchè si fa dieta. Questa note ussite fuora alcuni cavali sopra Lavagno. Hanno posto a sacho. Scrive è compassion veder quello si patisse in la terra. Per quelli di monti è slà conduto da CO some di biave a 4 minali per soma in la terra ; el che uno à parlalo al conte Agustin di Justi, dove alozava el conte Zorzi, quando l’era per venir, disse non saper. Scrive vien fato salvo condulo a molli, e missier Martin spagnol e Francesco Auricalcho à mandalo in campo a tuor uno. È mal dargelo eie. E questo è il sumario di dila letera. Di Vicenza, di sier Nicolò Pasqualigo podestà et capitanio, data a Malo, a dì 6, liore 3 di note. La qual letera vene eri. Come ha auto certi avisi di Verona di uno partì eri, auti da uno amico li scrive da San Zuan di la Rogna, di 5 a bore 16, qual riporta il mosso. Come in Verona vai il fermento lire 9 il minai, pur so ne possi aver; et per 103 quelli di la montagna vien portale dite vituarie, et lui vele passar do some, e li slralioti prese eie. 11 conte di Cariali el Marco Antonio Colona li vele a cavallo in Corle di! capitanio con altri citadini. Di-ceano andar a l’Imperador per aver danari; ma altri dicea con questa scusa andavano con Dio. Et li lode-chi andati con loro, hanno menato le so’ femene. El conte Zorzi non è zonto, él Basilio di la Scuola voi salvo condulo per venir di qua. Da Trento non li poi venir vituarie per non li esser; ma li va da Schio Costosa, e di Val Arsa biave in Verona ; et che zà si parte assae todeschi, e vanno a caxa loro. Da poi disnar, fo Pregadi, et leto le sopra scrile letere. Fu posto, per li Savii, compiendo la conduta di Malatesla Bajon a dì 27 Zener proximo, et per l’anno di rispeto, sia retolto con 100 bomeni d’arme in bianco et 50 cavali balestrieri a cavalo, a raxon di ducali 100 per homo d’arme, e per il suo pialo ducali 1000. Et fu prosa: ave 4 di no, 160 de si et fu presa. 12