29 UDXVJ, OTTOBRE. 30 over 10 con vituarie, zoè minali 3000 di farina di segala. Item, Nicolò Barbaro capitario dii Lago con barche et homeni de la Gardesana è andalo verso Riva el posto in terra et depredalo, benché quelle ville era slà tulle abandonale. Item, è zonto una stafela di Pranza con lelere, et monsignor di Lu-(rech non ha hauto niuna dii Re. Dii provedador Gradenigo, data a Albarè, a dì 5, bore 2 di note. Girne ricevelle lelere di eri, qual l’à mandate al Provedador suo colega; et per do ussiti ili Verona, quali ussite eri sera, ha inteso in la terra esser gran perlurbation tra il conte di Cariati el quelli soldati, ai qual hanno dato raynes do per uno con promìssion lin 5 zorni darli il resto; et a lodeschi, à dato il corpo di la terra per pegno et a’ spagnoli la ciladella. LI scrive dii partir dii conle Maregolà et li altri, et in la terra esser gran carestia di vin et pan, el che li preti non poleno dir messa. Il socorso è ancora a Parona, dii qual 5 bandiere di fanti sono partiti; et Marco Antonio Colona ha dii mal assai assai per il schioppo bave. A dì 7. La mulina fo grandissimo fredo el vento. Di buona ora, vene domino Marco Masuro, lezcva greco in questa terra, vestito in habilo di vescovo, qual il Papa li ha dato di Gerapetra et l’arzivescoa-do di Malvasia. Il qual va a Roma, e tolse licentia, dicendo col Ponlifice in quello potrà ajuterà questo Stato etc. Il Principe li usò bone parole. Fu fato scrivali a le Cazude, in Iodio di Zuan di Ruzicr, é in presoli ne è ancora expedito, aziò l’oflcio non patissa, et fo balolà in Colegio di la Signoria, solamente numero 3 : rimase llironimo Amadi scrivali di X Savii. Di campo, vene letere tardi dii procurator Oriti, da Villafranca, di 6, hore 3. Come ozi era ussilo di Verona Nicolò Schiopo .citadin, qual referisse esser zonto lì minali 3001) farina di segala su zatre, dii qual è slà fato pan tristissimo che a pena si poi inanzar, per esser dentro ineslura, et valeno da 38 lin 52 soldi el minai ; et in la terra è gran carestia. Aferma la composilion fata dii Giriati con quelli fanti, e aver dato do raynes per uno; i qual voleno il resto Boriili 9 per uno, che monterà ducali 50 mila, et voleano dar uno tajon a la terra, ma la terra non voi pagarla perchè con efleclo non hanno il modo. La terra è in libertà di soldati, et dicono volerla dar a chi li darà danari, dicendo averla difesa et manienula, et voleno esser pagati ; le botege stano serate, e‘. li soldati loievano quello li pareva di le botege, dicendo « ti pagerò poi ». Scrive esso prove-ditor, come, poi messa, fo con monsignor di Lulrech cavalcando atomo, qual fa bon oficio e dimonstra bon voler di l’impresa; al qual esso Provedador li ha tocà li disordeni sequiti destro modo per noi far corozar; qual non poi contradir. Dice lui non sba-raia le so’ cosse, et non è stà eror aversi levato di l’impresa. Item, hanno aviso come 2000 fanti de i nimici dii socorso esser levali, e aver pasato la Chiusa, el vanno ad Ala. Scrive coloquii auti con ditto Lutreeh, di mali termini in li qual si trova Verona;