289 MDXVI, DICEMBRE. 290 nssai. Item, quanto a dar moza paga in orzi a le zente, risponde, si foseno li, la daria ; ma li do bur-chii mandati per la Signoria a mezo Octubrio non è ancor zonti per TAdese basso : sichè mandando di altri, sarà Aprii et Mazo che non potrano pasar. 1G2 Da poi disnar fo Colegio di Savii in materia pecuniaria, perchè bisogna in questo mexe trovar ducati 120 mila. Et sier Zuan Trivixan savio di terra ferma disse voleva meter di far Ire Procuratori dii Hospedal di missier Jhesù Christo, con oferta di ducati 800 per uno et non manco. Tamen niun di altri Savii è di opinion di meter dila parte. . A dì 11. La malina, in Colegio, fo termini sier Lorenzo Orio dotor e sier Marco Fosca ri avogador extraordinario vadino in terra ferma, perchè cussi tra loro è rimasti, et sier Zuan Dolfin resti qui; et si partirano omnino di qua da le feste. Da poi disnar fo Pregadi per acetar la scusa di Oratori fono electi al Signor turco, et far electione di do altri. Et reduto, sopravene lettere di campo e di Pranza e de Ingaltera, et il Principe mandò a chiamar in la sua camera i Savii, la Signoria e Cai di X, i quali andono e steteno a lezer le lettere. E in questo mezo li Cai di XL, sentali a la banca, di ordine di la Signoria, feno principiar a lezer le lettere, qual fono assai, perchè è zorni 14 non è stà Pregadi, et tra le altre queste qui solo notade, non notade a li soi tempi. Di Candia, di sier Marco Orio duca, sier Antonio Justinian doctor capitanio, di 23 Octubrio. Zercha armar galie de li, come, volendo armar, bisogna provederli di molle cose ut in litteris, et non è galie bone; con altre particularità, nulla da conto. Di sier Sebastian Moro provedador di l’ar-mada, date in galia nel porto di Candia, a dì 23 Octubrio. Come, per mancarli biscoto, vene li. con 10 galie, et mandò, come scrisse, sier Zuan Contarmi soracomito contra le galie di viazi per saper l’ordine hanno. Curtogoli corsaro, poi fato molli danni, è andà a caxa soa in la Natòlia, à disarmato le l'uste e tiralo la galia ne la fiumara. Scrive, esser sialo col clarissimo Capitanio de li in l'Arsenal, et visto le galie numero 10; 4 è bone, do si conzerà, il resto ¡navigabile; ma li mancano molle cose ut in litteris. Per tanto, volendo armar a tempo nuovo, bisogna far provisione presto etc. Di Crema, di sier Zacaria Loredan podestà et capifanio, do lettere di 22 et 28 Novem-brio, molto longe. Zerca quelle occorenlie et quello b isogna de fi ; le qual dal Pregadi non fono aldite. I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XJIII. Di TJdene, di sier Jacomo Corner luogotenente, di 5. Come, quelli di le nostre barche longe se intendono qpn quelli di Maran, perochò escono per far danno e non li vien dà impazo per nostri, perchè hanno intelligenlia insieme. Item, scrive si provedi di uno capo per quelle zente che è lì in la la Patria, et si perdono, et sono bella zente e ben disposta, et andono verso Gradisca e trovono inimici di quali ne preseno 11 ; sichè fariano facende havendo cap^Ife»», se li mandi danari; è zorni (iO non hanno auto danari, et dice con 1000 ducali che li fosse mandati li agiusteria eie. Poi vene il Principe con la Signoria et il Colegio in Pregadi, zoè fu portato su la cariega justa il solilo, et fo seguitalo a lezer le lettere, et leto ctiam queste zonte ozi, zoè : Di campo, dii provedador Griti, da Villa-francha, di !), hore é. Come fi stratioli non voleno luor danari se non se li da do page. Item, ha auto lettere di Crema zerca Gnagni Picon, è a quella custodia, qual à trovato una cosa clic bisogna fortificar la terra e voria parlarli volentiera. Li ha scrilo li avisi quello bisogna. Item, à ricevuto le lettere dii zonzer di falconi; li piace assai, l’ha dito a Lu-trecli qual li ha lato una bona ciera : di quali, venendo, li par darne 12 a Lulrech, G a monsignor di San Polo, 6 a monsignor di Scut so’ fradello, 2 a monsignor di Telegni, 2 al maestro di le artelarie, et do a uno altro. Da novo si ha, eri sera zonse in Verona il capitanio Zorzi con 4 bandiere di fanti, et ha portà danari et pani per dar una paga a quelle zente vi sono. Item, manda lettere aule di Pranza ed Ingaltera drizale a la Signoria nostra. Dii dito Provedador, date a dì 20, hore 18. Manda lettere di l’Oralor nostro in Franz», di 3. Item, monsignor di Lutrech ha auto lettere di Milán di missier Zuan Jacomo. Li scrive di avisi l’ha di Franza, et manda la copia di la dila lettera. Item, si duol che la cosa sarà più longa, et maxime compiendo il tempo di far le spexe eie. Le qual zente etiam voriano più presto far danni che star cussi. Item, par che quel andò a 1’ Imperador, nome missier Jacomo Vilanger, come monsignor di Orvai, tornava a Bruxeles per ordine dii Cbrislianissimo re, era a Teramonda et andava a Ost, che è bella terra, et cussi temporizando fino zonzesse la risposta di F Imperador zercha i capitoli. 19