437 UDXVII, GENNAIO. 438 che si fa expeclative longe di ofìcii e questo per aver danari. In questo Conseio rimaseno tre fioli di tre Consieri. Di campo, come ho gerito, ìeterc dii prove-dador Griti da Villafrancha, di 12, hore 16. Zerca danari ; ni altro fo da conto. Di Udene, di sier Jacomo Corner luogotenente. Come mandava ducati 3000 scosi di lì tra la comunità e castelani e altri, e li mandano a donar a la Signoria nostra, et anderà recuperando di altri fino a la soma di 0000, e domino sier Ilironimo Savor-gnan ne dona 500. Fo mandato in campo ducali 10000 contadi, et per lelere di cambio altri ducali 5000, sichè in luto saranno 15 mila. E da saper, per lelere di Rohia parlicular drizale a sier Ilironimo Lipomano........ 238 Di Roma, di V Orator nostro, di 28. Come, per il suo mal è slato in casa, pur fo eri dal Papa. Scrive coloquii aulì insieme; qual li disse che questo abocha-inento dieno far questi reali lo fa star suspeso; d dimandatoli da esso Orator si li capitoli col Christia-nissimo re erano sta conclusi, disse, non ancora, ma si poi dir conclusi, dicendo è stalo bon questo apon-lainenlo fato con l’Imperador, qual farà quel vorà il re Christianissimo; il qual Imperador à forte l’ochio a le cose de Italia, avisandovi di la liga fata in Ingal-tera era conclusa sì non era monsignor di Clevers. L’Orator li disse: « Questo è il tempo di slrenzersi Vostra Santità con il Cristianissimo re e la Signoria Nostra». Rispose:« Dite el vero,voria si stringessimo vai e nui, avisandovi il re di Franza è sta tanto a concluder li articoli per dubito non vojamo Ferara. Li haverno fato acerlar davanti testimonii non la volerne tuor, ma beli li poteva bastar la nostra fede. Nui semo ben disposti verso quella Illustrissima Signoria ; il Re havia sospelo di nui che Inibiamo mandato Zuan Zorzi da Dresano a quella Signoria per far liga ». Item, scrive queste nove di turchi li dà da pensar assai ; pur va doman a la caza solila. È lettere di Napoli con avisi dii prosperar dii Turcho ut in ea, e tien si domenlicherà di caza. Item, si parloe zercha lì piovani. Disse de cetero non si farà più, ma quelle è fate bisogna stagi, e commesse parlassi di questo al Cardinal Santi Quaranta. Item, zereha la discomunicazion di Chioza, voi aver una comission di conzar la ripresaja etc. Di questo ha parli etiam il dito Cardinal, al qual il Papa ha co-messo la cossa etiam di Chioza etc. Dii dito, di ultimo. Come, non potendo eri an- dar da li oratori Irancesi per esserli venuta la doia sua di denti, mandò il secretano suo a dirli li conferimenti auti col Papa, e come il Papa si voi strenzer con la Signoria Nostra e col suo Christianissimo re, e havia lassa la cosa di Ferara. Disseno saria ben a farlo. Item, li dissello ancora li articoli con Soa Santità non erano conclusi, e aver lettere di Franza come quel re Christianissimo manda a l’Imperador monsignor de Piiris e un altro. Scrive, ozi il Papa non è sta in capella ne è andà fuora a la caza, come voleva andar. Dii dito, di 3 Zener. Come é nove de lì in ze-noesi, di ‘29 Oclubrio di Alexandria, il prosperar dii Signor turcho, per il che il Papa è slà molto suspeso, voi far provisione di armala e trovar danari. Eri fo congregalion di cardinali per far provision. Vole il Papa mandar una persona degna, ma non Cardinal, per questo, al convento di tre Re si ha a far. Item, proveder di denari ; ma vene un pocho di febro al Papa et fo rimesso a far conclusione. Fo parlà di e-lezer certi cardinali per trovar danari, e tra loro cardinali è slà falò varii discorsi per trovar delli denari: chi dice far pagar X per 100 di l’inlrade di benefìdi e oficìi. Item, meter do decime al clero. Item, vender il terzo di lutti i benefìci ecclesiastici; 238* sichè voieno trovar gran summa di danari. Altri voriano far romper a’ turchi per via di Ilongaria, ' etiam per via di la Dalmalia in la Bosina, tanten ancora nulla è stà concluso ; pur il Papa non va più fuora e ha rcvochà il suo andar a la caza. Il Papa ha mandà per il signor Renzo li vengi a consejar di tal impresa conira il Turco; il qual li ha risposto non voler vegnir, perchè el dia aver il suo servito di uno anno. Scrive, è lelere nel signor Alberto da Carpi di la corte di la Cesarea Maestà, di 20 dii prefato, come il Cardinal Sedunense era zonlo lì e il Banesis segretario del re d’Ingaflera, a persuaderlo quel Be a non seguir rapontamento falò col Christianissimo re; ma dito signor Alberto dice la dificultà è in aver sguizari, quali è zà concordati col Christianissimo re, e che sarà fermo dito acordo. Item, il signor Prospero Colona è venuto qui per la diferentia l’ha col ducha di Traieto, al qual li tien certe intrate di soi castelli per ducati 3000, el il Papa ha rimesso tal diferentia a expedirli ad alcuni cardinali. Item, scrive esso Orator, è stalo dal Papa, scusandosi non era venuto per la sua doja. Disse : « Mi ricordo l’avevi etiam in Bomagna » e li comunicoe lo acordo fato con l’Im-perador e re Christianissimo è slà ratifichato. Item, il Papa disse piacergli assai, et aspetava etiam il suo di Franza. Scrive, al monte di Arzentiera è venute al-