C05 MDXVII, FEBBRAIO. A dì 26. Vene in Colegio domino Lodovico dalla Torre dotor ciladin di Verona, venuto di qui. Dice lui è sta fidelissimo, andava vicario con reclori nostri, et narrò politamente li successi mostrando è sii fidelissimo, dicendo non voler altro die la grafia di questo Stado, et quello havia fatto era sta perchè li conveniva far cussi. 11 Principe lo carezoe etc. Veneno li oratori di la comunità di Salò N.... domino Ilironimo. . . . dotor e li altri, exponendo la fideltà soa usata et provala in questa guerra, et li sia confìrmà i loro privilegi. 11 Principe li usò bone parole et comesse a li Savij. Di Zara, di sier Andrea Malipiero conte e sier Agustin da Multa capitanio, di primo. Come Turchi molto grossi venuti a piedi et a cavallo haveano preso uno castello di l’ongaro a quelli confini nominalo. . . . nel qual erano ho meni 400, zoè anime, parte tajale a pezi et parte menale in captività, et scriveno quella cossa ut in litteris; sichè fanno gran danno. Da Bagusi, fo dito esser lettere in sier Marco Antonio Foscarini di sier Andrea. Par sia nova di 24 Zener, il Signor lurcho esser parlido di la Soria e veniva su la Natòlia et havia licentiato li sui capi, e dato a quelli haveano aspri sette di pro-vision aspri 10, et a quelli haveano 10 aspri 15. Tamen dito aviso non fu vero, come dirò sotto. Da poi disnar fo Consegio di X con la Zonla in la materia dii vescovado di Padoa, per la opinion di sier Lunardo Emo el consier, qual voleva far nomination in Pregadi, et zà si sa fermo il Papa el voi dar el Cardinal Corner. E disputato la materia, ave 5 balote la sua opinion. Fo ben per dito Consejo di X scrilo a Roma. Fo posto far gratia di darli il don a Michiel Ruis spagnol, si ben non si aceta il mercado, venendo i fermenti, e non fo presa. Fo fato ozi il parentado di le noze di sier Antonio Surian dotor e cavalier, fo preson a Maran, ma-ridado in la fia qu. sier Anzolo Contarmi qu. sier Mafio da San Beneto. A dì 27. Li oratori di Verona fono in Colegio, videlicet domino Guielino Guarienti dolor, et Lunardo da Lisca, solicitando la sua expeditione. 11 Principe li disse si faria. Etiam li quattro oratori di Brexa sono in questa terra, solicilano la loro expeditione, voleno molti capitoli etc. Di Milan, dii Caroldo secretano, di 21, bore 3 di note. Come havia ricevuto le lettere vanno in Franza et in Ingallerra. Le expedirà per le poste regie. Monsignor illustrissimo desidera saper le nove di Romagna per via di la Signoria nostra. Si dice il duca di Urbin vechio ha dimandà a’ fiorentini ducali 80 mila dovea haver per il suo servido il qu. suo padre, e nel Consejo di Fiorenza è sta terminalo non darli e darli in aiuto dii Papa. Li noncii dii ducha Lorenzo solicilano le 300 lanze diano andar dii Chri-slianissimo re in suo aiuto, e che le se pongino a-vanli verso Parma e Piazenza, el questi vanno lentamente, et si aspela l’exito di lo abochamenlo di 3 reali. Eri, a bore 22, fo assaltalo uno Zuan di Nempi nontio dii ducha Lorenzo di Urbin da uno capitanio francese, qual si doleva haver mandalo li fanti a Bologna con dirli li daria danari el non li haver voluti poi, et si dillo nontio non era aiutato, suria sta morto, 342 et dito capitano francese è fuzito, et P altro nontio dii Ducha si stà ascoso, c di questo monsignor di Lu-Ireeh se la ride. Scrive, non è stà voluto dar il passo e salvoconduto allo episcopo di Cuora passi per questo Stado per andar al Papa; il qual vescovo non è slà contento di lo acordo hanno fallo sguizari con la Christianissima Maestà. Item, el signor Zuan Ja-como ha mandato ielere dii Papa a li soi oratori sono apresso sguizari, quali sono lo episcopo di Veruli et domino Jacobo Gainbaro. Scrive, eri vene qui a Milan il cavalier Pusterla era foraussilo, è slà ben visto da questi signori. Resta solum a venir.....Visconte, qual è andato al re Chrislianissimo. Item, si ha il conte Pietro Navaro è tornà a disarmar, il qual in Africha non ha pollilo acoslar mia trenta per tanta fortuna l’ha auto. Dice che, hessendo corsaro, leva meglio e Idio lo favoriva; hora cli’è capitano conira infideli, tutto li va contrario. Di Verona, dii provedador Oriti e Grade- nigo, di 13, hore____Come hanno ricevuto nostre lettere di 21. Scrive esso Griti si trova haver in contadi ducali 13 mila, et ne bavera più numero..... computando quelli dia haver el signor Governador. Item, voleno incantar i dacii, et li piace la Signoria voy si pagino quelli fanti, et a Brexa e Bergamo si solecili con lettere a far la exation dii danaro, et si mandi via sier Nicolò Bon camerlengo di Bergamo, qual è bon a far la exalion. Scrive haver auto una lettera dii vescovo di Trento e una dii capitano di Riva, li scriveno si voy observar le trieve, et si lassi andar chi voi ; et par volgino solto Riva il loco di Tignai eli’ è di la jurisdition di Salò. Lauda il lenir la fusta in el lago di Garda, e quel capitano dii lago Nicolò Barbaro, qual voria do barche longe, però si ordini mandarle e loro di la Gardesana pagerano la spesa, e la Riviera, e l’armeranno loro dite barche. Tedeschi tien Riva e Torbole, riui Malcesine e Li-