89 MDXVI, OTTOBRE. 90 consultar e altri, per venir grando, da ducali 28 mila come mostrerà: homo seclitioso che dispensava li danari publici a chi ne voleva; contra le parte; conira l’autorità ha il Colegio di dar a chi dia aver, non a quelli non dia aver; contra le parie dii Consejo di X, fato venir zentilhomeni suso, con far dati e ricevuti etc. ; et fe’ lezer di cassa in cassa quello. A la fin pareva havesse data via conira il dover in tutto 28 mila ducati in zerca, et ducati 2000 di sier Zacaria Gabriel procurator. Item, disse il modo si leniva a li Camerlengi dove vi fu et siete un mese soìum. Non si saldava casse sino a la fin, el su li conti si manda in Colegio, non si meteva le parlide che poi si meteva nel men-sual. Disse il libro di le coniente, qual è scrito per man di Camerlengo; poi disse la parlida di Polo di Jacomo dii Zonta di lire 150 conza in sier Za-charia Gabriel, non posla in libro grando. Item, una altra di lire 100 pur in debito dii dito sier Zacharia Gabriel fata ereditar, priir;a di più di quel- lo dovea aver lire 100, poi dati e tolto in lui. Item, ha tolto credito di più persone e seri ti a nomi supositi, videlicet di un Piero di Alberti da Spalato, di sier Piero Balbi qu. sier Mario, di un Bo-casso, di un Malalorsa eie. Item, dati danari a 4 soi di caxa, Borlolamio da Ronchi, Alvise Falcon, Girlo Frizier et sier Andrea di Renier. Item, dati a questo sier Michiel Trivixan. Conclusive, facendo lezer li conli a far fede a Borlolamio Redolii et......so rasonnti di le partide, par dito sier Zuan Emo habi auto per mal muodo di danari in nome di altri lire 534, zoè 534 di grossi. Item, tolti con pastorelli dii suo lire 2G4. Item, di sier Zacharia Gabriel, lire 200. Item, lassa intacar a ho-meni impotenti etc. lire 160, che lui è il debilor, nel qual numero è li ducali 800 ha hauto Zuan Trivisan, come l’ha confesà per suo coslitulo qual sier Zuan Fero, provedador sora i ofieii. voleva farlo pagar etc. In lutto ha auto, et è debitor di la Signoria, vero fin qui ducali 7500. Dicendo, fuit pessimus ministrator, furia comitendo et privata et publica, et andò drio parlando. Et poi disse la causa non fo relenuto Zuan Trivisan quando el confessò aver auto li ducati 800, perchè con eflelo non credevano havesse fato altro mal, come etiam in anni 32 é stà ai Camerlengi scrivan non si trova ha fata; fo retenuto Gasparo, perché pareva fusse in qualche dolo. Concluse, questo sier Zuan Emo, so’ zerman cuxin perchè so’ moier e la soa è fiole di do fradeli da cha’ Capello, e sier Michiel Trivixan fiol di una so’ seconda cusina, tamen li convien far l’oficio conira questo, clic toleva quel d’altri, e donava dii suo per farsi grando. Et con- 47 * eluse, a sier Zuan Emo, per exempio di altri, se dia dar una pena asprissima come li soi mensfati excesivi el voi ; et per il simele a sier Michiel Trivixan suo consultar, con altri titoli che li dele, causa omnium malorum etc. come è notorio a lutti l’amicilia ha-veano insieme, et averlo consejato a far ogni man-chamento et sceleragine, come al so’ passo mostreria, mostrando li mensuaii viciadi, i libri di le contente scritte in fin e in principio, e su le marcio le summe reconzade, e altri grandissimi inanellamenti fati per questo sier Zuan Emo, etiam per questo Gasparo cogitar, qui presente et relenulo. Et perché l’hora era tarda, 3 bore de note, non polendo compir, suplicò il Principe, domali fosse chiama el Consejo, et in una bora compiria, et si aldiria missier Borlolamio da Fin avochato, el si expediria la causa. El cussi per la Signoria fo terminalo far doman Prcgadi, et admonito lutti vengi sol lo la pena eie. Di campo, vene ¡etere di sier Andrea Grill procurator provedador generai, date a Villa franeha, a dì 20, hore 4 di note. Come ricevete le nostre con quelle va in Franza da esser comuni-chale a monsignor di Lutrech. Qual, hessendo soa exeellentia a cavalcala, mandò per lui, dimandando se era zonta la risposta. Disse de si, in zifra, et che faria levar, et bisognava fusse secreto, et di la fede liavia la Signoria nostra in soa exeellentia. Rin-gratiò, dicendo, è vero che, sapendosi, li esercili si ainoliriano, et solo uno suo secretarlo lo saperia, e voi scriver al Chrislianissimo re si fazi dar eauzion al Calholieo re di render Verona poi. Item, per l’altra letera, zerca i fanti 9000 pagali per l’altra paga, scrive molli poi si levono di l’impresa, et è parlili, pur se potria rnindar 1000 al provedador Grade-nigo. El sopra questo scrive, quando si levono di Peschiera, fono 8000 fanti ; poi fo tolti per il Go-vernador 400 spagnoli; poi quel da Bozolo e li altri zerca 2000; lauda sia reduto il numero in manco, per non slar su la spesa. Item, per letere di la malina dii diio Provedador, si ave: eome nostri haveano auto la Crovara, morti 12 fanti de i minici, anegati 4 che si butò a l’aqua eie., sichè prima scrisse nostri averla aulii, e non fo vera. Item, come Marco Antonio Cotona liavia mandato a dimandar salvo conduto a monsignor di Lu-Irech, di mandar li soi homeni d’arme a Bologna; il qual non ha voluto darli, facendoli risponder si ’1 voi andar etiam lui ge lo darà, aliter non.