419 MDXVII, GENNAIO. 4-20 doman se vegneriano abochar insieme dove soa signoria ordenasse. Et cussi messeno ordene abo-carsi a fìongosso ch’è locbo medio tra Villafranca e Verona, sicome Lutrecli li han dito al Governador e a lui Provedador. E1 qual secretano è tornalo a Verona, qual non potrà esser avanti hore 3 di note, e dia tornar la matina a dir la risposta. Et scrive, corno poi Lutrecli, ave parlato al prefato secretano e lelo la lelera di credenza, che loro do soli si parlono, e cavalchando slrazò la dila lelera e la buio via, e lui Provedador la feco tuor suso e la manda cosi strazata; in la qual se poi veder li titoli si danno etc. Item, scrive monsignor di Lutrecli averli dito: « Sapiali, vorò tulli i danari debo aver, nè vi pensò aver Verona avanti si non li ho prima ». Esso Provedador rispose: « Monsignor sarano in ordene », c lui Lutrecli replicò: « Non me intende ; vogio i danari debo haver mi, per pagar quelle zente » con assa’ parole ut in litteris. La lettera di credenza, è dii vescovo di Trento e altri commessari cesarei et catholici, di credenza al suo secretano, utpatet in ea. Et dito provedador Griti scrive, zonto li domino Rozin di Asola, li ha porla ducali 1000 per nome di quella comunità, e lo lauda assai; qual li ha dito esser sta in Consejo et esser slà preso di donar questi 1000 ducati et altri 2000, vidclicet ogni volta ducali 1000, quando la Signoria li darà a l’imperador per la paxc fata; sichè in dono si ha di Asola ducali 3000. Item, scrive, spera di Brexa aver ducati 16 milia a impresiedo da’ cittadini, et di Bergamo ducati 20 milia; ma sarano longeli. Però si fazi la previsione, perchè questi non mancherà. Et per Colegio li fo scrilo lutti quelli trarà di là da Menzo siano a conto suo per dar a’ francesi; sichè usi ogni diligentia per averli et far lo cfecto sopra scrito. 229* Dii provedador Gradenigo, date ad Aliare a dì 5, hore 16. Come ha inteso, il signor Janus di Campo Fregoso è in questa terra venuto, la compagnia soa restata in campo de lì è rimasta in con-fusion e con faticha l’ha tenuta: prega la Signoria lo expedissa presto. Scrive, ozi si dieno abochar a Fo-sobon monsignor di Lutrecli con lo episcopo di .. . . . ch’è locho medio tra Villafrancha e Verona. Di Treviso, di sier Nicolò Vendramin, podestà et capitanio, di 5. Come manda ducati 500; sichè fin qui ha mandalo ducati 8000 avuti de lì per conto de 1 imprestedo, et spera il resto fin ducati 10 milia mandarli di brieve, ed aver ducali 800 da 11 castelli. Da poi disnar fo Pregadi, et perchè in quesla mulina etiam fo letere di Damasco e di Cypri, noterò qui solo il sumario : Di Cipro, di sier Donado Marzelo luogotenente et Consieri, date a Nicosia, a dì 20 Octu-Irio. Come per altre soe scrisseno la vitoria dii Signor turebo con tra il signor Soldan e morte di quello, qual fo a dì 24 Avosto apresso Alepo; la qual viloria avè per causa de le soe artelarie. 11 qual Signor tureho poi entrò in Alepo e avè il tesoro dii Soldan, che fo san fi 800 milia et cantera 80 mila di peso di monete, di’ è sarafi 560 milia, et li nostri merchadanti non hanno aulo alcun dispiacere sì non le loro case svudade per lo alozar di essi turchi, et aver convenulo far qualche spesa per segurlà loro. Il qual Signor lurcho è stato fin mezo Setembrio in Alepo in fortificar quella terra e haver il lesoro predilo. Dii Soffi nulla se intende. Ditto Signor turco non ha più contrasto di schiavi; li quali, zerca 10 milia restati di la rota, veneno in Damasco, et poi intendendo dillo Signor turco col campo venir a quella volta, si ha diti schiavi esser parlili e andati al Caiero; si dice per far novo Soldan e novo exer-cito, si lo polrano far. A dì 24 Setembrio, a hore 4 di dì, hessendo dito campo dii Turcho una zornada e mezo lontan di Damasco, par che uno nominalo Janus turcoman, era tutto dii Soldan morto, con 4 over 5 e non più introe in Damasco a nome di Signor lureo, e fo ben visto da tulli, sichè ha aulo pacifice quella terra. E1 castello ancora si leniva et era il caslelan dii Soldan dentro; ma si tien aspeli zonzi il Signor turcho per rendergelo a lui. È da saper, ne fo per li dì avanti più fresche le teiere dii diio rezimenlo di 12 Octubrio drizate a 11 capi dii Conseio di X, che fo le proposition di quel orator dii Turcho venulo sopra l’isola ut patet, e tra le altre cose dimandò il porto di Famagosla per la sua armada, et non si mandasse il tributo al Soldan e li mercadanli nostri tornasene in Soria, che ariano bona compagnia. Di Damasco, di sier Andrea Arimondo 230 consolo, di 22 Setembrio, tenuta fin 25. Scrive, come per altre sue di 30 dii passalo avisò, la vitoria dii Signor turcho conira il signor Soldan et morie dì quello, e come l’havia auto Aleppo, dove havia trova saraffi 800 milia et cantera 80 milia di peso, ch’è ducati 560 milia, e altre robe assai di schiavi, per grandissima valuta. La causa di tal rota fo per le gran artelarie havea dito Signor lurcho, et in quella bataia pochi schiavi è slà morii. In Alepo iniralo, il Signor non è slà fato.alcun dispiacer; è sialo fin