165 et poi a di 12 vene a Cremona con ludo lo esercito, et so escellentia andò con alcuni capitani e altri a Ponlevico, et cussi le zente drio, e lì lo fato consulto col durissimo Griti e altri nostri capi, et fo varie opinion. Alcuni voleva star a Cremona, altri star li a Pontevico, altri a le rive di Ada andar et ponersi a l’incontro di l’irnperador s’il volesse pas-95 sar, e questa fo la sua opinion, et star unidi li do eserciti: unde una matina, senza dir altro, il Duca si levò di Pontevigo con le zente francese et soe et quelle erano a l’impresa di Brexa, et andò a Cremona. Et visto questo, cussi fece il clarissimo Grili che fc’ levar il nostro campo subito e Partelarie, e seguite quel di francesi, dove iterimi fo consulta e termina lasar in Cremona 300 homeni d’arme francesi et 3000 fanti, capo monsignor di la Pria, ch’era governador a Cremona, et venir con li eserciti su le rive di Ada e star saldi. Et fo ben fato, perchè, quando francesi volta le spale, non torna sì presto, et torneilo molto di sguizari. Et in questo disse che un ca-pitanio francese li disse: « Magnifico orator, non si poi far mal; l’è conzonto la richeza con la sapientia, la vostra Signoria è rica, e nui semo savii in guera ». Et cussi il Zuoba santo zonse a Pizigaton li exerciti. dove il Ducha non si lene scguro, et il Venere santo si levò et feno mia 30 in uno dì et zonse apresso Milan sopra le rive di Ada a uno locho dito ... dove non li era sta provisto di viluarie, nè vi si trovava pan ni vino, sichè si siete mal ; pur la note fo scrilo a Milan, ita che il sabato vene assà vituarie in campo, et posto arlelarie a le rive dove era più facile al passar de i nimici, facendo repari. Et cussi essendo, quel Sabato zonse alcuni cavali lizieri di l’imperador a le rive di qua ; et podio poi I’antiguarda di fanti con gran strepilo Era monsignor il Ducha redulo solo uno alboro con 7 altri, tra li qual lui orator, consultando quello si havesse a far, et sentilo il zonzer de i nimici, non volse più aspetar e disse : « A Milan, a Milan, » et subito si levono tutti, e questo fo.... Et cussi, levate Par-telarle di le rive, francesi e nostri inlrono in Milan, e in questo disse, si passava Ada 300 fanti inimici, meteva in fuga francesi, tanto erano paurili. lior fin bore fi di note steleno a intrar in Milan ; sichè tutta quella note fo grandissimo romor in la lerra per alozar tanta zenle, come perchè se intendeva P lmperador era a le rive di Ada ; et in quella noie fo posto li Triulzi a le porle di la terra con 300 fanti per porta; et in questo il signor Thodaro Tri-95" ulzi governador nostro si porlo benissimo, stele a le porte e ditnonslrò gran fede a la Chrislianissima 166 Maestà. Et alozali tulli in Milan, fo consultalo quello si havesse a far, perchè P lmperador era passato et venuto di là di Ada alozar a la Ca’ Bianca, mia . .. de Milan. Alcuni capitani diceva havemo il castello di Milan ben forte e fornito per assà tempo di homeni, vituarie e artelarie, et il castello di Cremona che è questo instesso; etiam si à quel di Pavia et la Signoria ha Crema che è fortissima; parlimose dii slado di Milan et liressemo in Alexandria, et poi zonli li sguizari, si potrà tornar e cazar li inimici. La qual opinion era cativa, et il clarissimo Grili e lui orator dicevano la Illustrissima Signoria aver dimostra la fede a la Chrislianissima Maestà, et non era per abandonarli; ma saria mal partirsi, perchè se P lmperador intrasse in Milan, non saria cazato sì presto. Et cussi fo terminalo star in Milan. Et in questo, vene nova li 8000 sguizari erano zonli a Ivrea et venivano di longo; per il che francesi si alegrono assai, et li nostri erano mal voluti e pezo visti in Milan, perchè diceano eramo slà causa di la vitoria dii Chrislianissimo Re conira sguizari, come con efeto è vero. Poi fo fato brusar li borgi di Milan e fo dà colpa al Grili l’havia lato far etc. In questo mezo, sguizari 8000 inlrono in Milan visti con grandissimo desiderio da’ francesi e il Duca, el presentali quelli capitani dete più di 7000 corsaldi et presenti di saioni; spexe e altro ; sichè fono acharezati assai da ditto Ducha, e li parseno esser seguri e star in Milan. Et messeno a le porte, eh’ è numero 7, questi capitani : monsignor di Lu-trech, monsignor di la Peliza, monsignor Gran scu-dier, uno altro, domino Andrea Grili procuralor provedador nostro, el signor Zuan Jacomo Triulzi, el signor Thodaro governador nostro eie. con .... per uno, sichè fosseno ben custodite. E P lmperador si vene aproximando a la lerra mia 4 in uno loco ditto l’Hospedaleto, zoè 8000 sguizari; el cussi le feste di Pasqua si siete a far pròvision in la terra e fortifichar, benché Milan sia pocho forte, si poi dir senza mure. Et una di le cause che mosse francesi a star in Milan, fo che lui orator disse : « Queste zente 96 è con P lmperador non poi durar molto; (in 12 dì compie la paga di danari ha auto d’Ingallera e datoli, sichè non starano senza esser pagate et si eon-verano retrar; però stando fermi in Milan manteni-remo questo Stado. El il clarissimo Grili, come-moran lo perdo volte la Illustrissima Signoria havia lassato il suo Stado in abandono, una quando vene il signor Bortolamio a socorer il Christianissimo re conlra sguizari che con verità fo causa di la vitoria, lassando il nostro Stado; l’allra al presente che tutte MDXVI, NOVEMBRE.