550 MDXVir, FEBBRAIO. SCO sovenzion lolle avanti il suo absentar spelasse ai consigli, e dal suo absenlar indrio sia oficio di Sora consoli ut in termentalione. Et li Sdvij rcduti daspersi, consullono zerra li oratori di Verona, et terminono aspetar sier Andrea Oriti prima che li risponderlo alcuna cossa; et cussi se li farà intender. Di Verona, fo lettere di sier Zuan Paolo Gradenigo provcdador generai, di eri sera. Zer-clia quelle ocorentie et zenle ut in eis. A dì 6, la matina. Veneno in Colegio li 12 oratori veronesi, et dimandoe la sua expeditione a quanto richieseno. Il Principe li disse che si volea aspelar la tornata di domino Andrea Oriti eh’è (in otto zorni, et in questo mezzo potevano parte di loro ritornar a caxa, et do restasse di qui che poi se li faria la risposta. Di Candia, fo lettere di sier Marco Orio duca, e sier Marco Dandolo dotor et cavalier capitanio, di 4 Dccembrio. Come a di 20 Novern-brio zonseno lì le galie di Aledandria, et che andavano verso Bichieri, qual parlile subito; capitano di le qual è sier Bironimo da Canal, qual li disse che al tempo si partì etiam le galie di Barulo da loro, tien che le siano zonle a Rodi. Scrive poi i bisogni di l’Arsenal e di le galie che acaderà armar de lì a tempo novo, e altre ocorentie, e come il Provedador di P armada, stato lì, era partito. Di sier Sebastian Moro provedador di V armada, date in galia apresso Corfù, a dì 16 Decembrio. Come, partito di Candia, era venuto lì con 7 galie; 3 candiote lassoe in Candia a disarmar, qual haveano compilo li soi sei mesi. Scrive, mandò di Candia la galia sora comito sier Zuan Contarmi contro le galie di viazi a dirli il mar era nelo, potevano venir di longo, e per saper sì havea alcun ordine di la Signoria nostra. Scrive il sucesso di dite galie ut in litteris, e quelle di Alexandria zonse in Candia. Di Corphù, di sier Sebastian Moro provedador de V armada, di 28 Dccembrio. Come ha-via ricevuto le lettere dii Senato nostro, et ha mandato do galie in Cyprio : la Trivixana sora comito sier Nicolò, et l’altra di sier Vetor di Garzoni. Itevi scrive, come in Candia bisognaria fabricar le mure, far almen armar il fosso et farli una forleza, perchè non stà ben quella terra senza qualche forteza; et che per il teremoto, molte caxe erano propinque a le mure è minate et è bon non siano più refate. Etiam è stalo al Zante. Voria si fabricasse quel castello e compir dove manca, e si tajasse certa parte dii monte a la Zefalonia .| Scrive, il Provedador dii Zante alende a far più in fuora quel molo e con efeto fa bona opera eie. Scrive altre ocorentie ut in litteris, e di le cosse di Corfù e quello bisogna a le galie. Da poi disnar fo Consejo di X con la Zonta. Et 313' fu posta la gralia di sier Piero Miani di sier Polo Anlonio, rimasto a la Becaria senza danaro et non ha la età, voi donar a la Signoria ducati 30, et ta-vien non fu presa; ave 13 de sì et 14 di no, voi aver i do terzi. Questo fanno quelli dii Consejo di X. Non voi aprir questa porta poiché si à auto Verona, che per danari si rompa le leze di la età etc. Itevi, fono zerclia la richiesta di padoani, quali dimandano il Studio e questo li è concesso, et aver il suo Consejo e li soi 4 vichariadi soliti, Miran, Teo-Io, Conselve el Arquà, et sono qui oratori padoani 3 che solicilano, videlicet domino Gasparo Orsato, domino Bironimo dal Mulo doctori. Or fo dispulalo assa’ et preso concederli di poter far il so’ Consejo prò mine, et questo siagli dito da matina in Colegio per il Serenissimo Principe. Item la liberalion di padoani è qui, si apresentano a la Bolla, che dimandano essi oratori la liberalion, fo terminalo redursi doman in Colegio li Cai di X el examinar ben questa materia. Li vichariadi e sia dati, quel di Arqua a Sacardo e di ... . per suo benemerito, e quel di Miran per danari per anni 4 a Bironimo Alberto et quel di Conselve a Zuan Carlo per danari per anni 5 et quel di Teoio a Bironimo Vianello per danari. Di Bergamo, fo lettere dii provedador Grifi dii 2. Come egli ha da far assai zerca la recupe-ration di danari. Bergamaschi sono molto renitenti a voler pagar, scusandosi non liaver. Di Milan, di Andrea Bosso, secretario, di... Come monsignor di Lutrech ha dito al signor Zuan Jacomo, laudando molto domino Andrea Griti provedador nostro di la gran fatica l’aveva in campo, gran desterilà in ogni cosa, surnma pacentia et ch’el meritava mollo apresso la Signoria nostra. Di sier Andrea Griti proeurator, proveda- 314 dor generai, date a Bergamo a dì 3, liore 3 di note. Come ha ricevuto lettere di la Signoria nostra di 29, richiedendo li scrivi l’opinion soa zercha le zenle d’arme, per haver deliberato restar sopra ho-meni d’arme G00 di N. . . . che al presente si ritrova. Scrive di Zuan Paolo Manfron, ch’è lui e la compagnia dii fiol, eh’è presoti in Alemagna; non dice altro, et score a dir la so opinion; lauda domino Janus dì Campofregoso et Malalesta Bajon, quali non si poi lenir con manco di 100 homeni d’arme per