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INDICE DEI NOMI DI PERSONE E DI COSE
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   Bologna (da) Strazza, lancia spezzata al servizio dei veneziani, 466.
     » Girolamo, 59.
   Bon, casa patrizia di Venezia.
   » Alessandro, dei XL al civile, qu. Scipione, 312,
        320,	369, 376, 427.
   » Alessandro, fu giudice di Petizione, dei XL, qu.
        Fantino, 85, 280.
   » Alvise dottore, oratore in Ungheria, qu. Michele,
        514,	573, 595.
  » Alvise, fu de’ Pregadi, qu. Ottaviano, 348, 537, 568.
  » Antonio, fu podestà a Chioggia, della Giunta, qu. Nicolò, 24.
  » Carlo, dei V alla pace, qu. Domenico, 48, 196,
        369,	376, 428.
  » Marc’Antonio, provveditore sopra gli ufficii, qu.
Michele, 35, 122, 123, 141, 541.
  » Marino, provveditore sopra la revisione dei conti qu. Michele, 46, 48, 154, 161, 185, 198, 219, 223, 281, 534, 541.
  » Nicolò, camerlengo a Bergamo, qu. Domenico,
        367,	593, 606.
  » Nicolò (d:) moglie, 593.
  » N. N. prigioniero in Candia, 466.
  Bonavixi v. Bonvisi.
  Bondimier o Bondumier, casa patrizia di Venezia.
  » Andrea, capo del sestiere di San Marco, di Giovanni Alvise, 392.
  » Antonio, di Giovanni Alvise, 52, 436.
  » Bernardino, fu giudice del Proprio, giudice di Petizione, capitano a Raspo, qu. Girolamo, 83, 119, 120, 122, 140, 427,
               429.
  » Giacomo, fu patrono di nave, dei XL, qu.
Bernardo, 196, 226, 270.
  » Giovanni, podestà a Oderzo, qu. Alvise, 259, 375, 377.
  » Girolamo, fu podestà a Castelleone, qu.
             Bernardo, 436.
  » Lorenzo, dei Cinque alla pace, consigliere alla Canea, di Nicolò, 211, 356.
  » Zaccaria, dei XL al civile, giudice del Proprio, qu. Girolamo, 121.
  Bonino domino, decano di Treviso, 603.
  Bonnivet (di) monsignore, Guglielmo Gouffier, grande almirante od ammiraglio di Francia, fratello di monsignor di Boissì, 11, 98, 229, 365, 460, 486. N.B. A col. 365, dove è scritto : gran maistro, deve leggersi : fratello del gran maestro ; ed a colonna 450, in luogo di figlio del gran maestro, deve leggersi fratello.
  Bonvisi (Bonavixi, Bonvixi), di Lucca, banchieri a Lione, ed a Bruges, 563, 581.
  » Girolamo, 563.
  » ' Nicolò, 581.
 Borbone (di) casa, 164.
    » duca, monsignor Carlo, gran contestabile di Francia, fu luogotenente regio a Milano, 152, 158, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 171, 239, 440, 486.
 » sua madre, Chiara Gonzaga, figlia di Federico marchese di Mantova, 168. Borghese (il) (Borgese) (Dal Borgo?) capo di archi-busieri al servizio dei veneziani, 32, 35, 117. Borgia Cesare, duca Valontino' (di) figlia (Luisa ?),
     269.
 Borgo (dal) Giovanni Maria, cavaliere veronese, 517. » Borghese, contestabile al servizio dei veneziani, 463.
    » Todaro (Teodoro), capo di balestrieri al servizio dei veneziani, 105, 462. Borgogna (di) casa v. Austria.
 Borgognoni (de1) abate v. Trevisan.
 Bornemisza (Borgomisa), primate ungherese, 352, 353. Borromeo fdi Padova) Achille, commissario cesareo in campo, 28.
 Bortolamio signor v. Alviano Bozza (del), guardiano della nave, 540.
 Bozzolo v. Gonzaga da Bozzolo.
 Boysi v. Boissì (di) monsignore.
 Brà (o Braida) (di) Pier Francesco dottore, oratore di Verona a Venezia, 510, 525, 557, 568, 590. Bragadin, casa patrizia di Venezia.
     » Alvise, fu de’ Pregadi, provveditore al sale, qu. Marco, 17.
    » Francesco, fu capo dei XL, qu. Bernardo,
              356,	367.
    » Francesco, savio del Consiglio, qu. Alvise procuratore, 5, 491.
    » Giacomo, fu conte a Pola, di Alvise, 49.
    » Giacomo, qu. Daniele, 348.
    » Giacomo, qu. Pietro, qu. Girolamo, 70.
    » Giovanni Francesco, di Pietro, 375.
    » Girolamo, fu Auditore vecchio, qu. Daniele, 187.
    » Girolamo, fu capo dei XL, qu. Andrea, 85,
              253.
    » Girolamo, fu Straordinario, di Francesco, 313.
    » Lorenzo, fu provveditore del Comune, qu.
             Francesco, 390, 516.
    » Lorenzo, qu. Marco, 307.
    » Marc’Antonio, di Giovanni Francesco, 457. » Nicolò, qu. Marco, 307.
     » Pietro, fu provveditore sopra le camere, qu. Andrea, 278.
 Braida (di) Francesco, dottore, v. Brà.
 Brandeburgo (di) Alberto, arcivescovo di Magonza, principe elettore dell'impero, rappresentato da un vescovo al Concilio Lateranense, 394.