245 MDXVI, NOVEMBRE. 24G Maestà, e lauda Soa Maestà babbi scrito a monsignor di Orvai torni a Bruxelles. Item, li manda teiere di la Signoria, qual però, bessendo mudà le materie, li par non acade di quelle dir altro a la Chrislianissi-ma Maestà. Da poi disnar, fo Consejo di X, prima con la zonta, et preseno clic dieci zentilhomeni rimasti XL zivil, quali non hanno la età, dando ducali 25 per uno a la Signoria in termene de zorni 4 habino la pruova di anni 30; et cussi sier Zuan Batista Baxa-dona, rimasto al dazio dii vin, dando ducati 25 abbi la pruova, ut supra. Li qual dieci sono questi :. . Poi expedita la zonta, rimase il Consejo di X simplice pur in camera di palazo, dove si reducea il Colegio, e questo perchè si coriza al presente la clieba, dove si suol redur el Consejo di X. Et expediteno uno per monede, absente, bandito di terre e luogi con laja, et venendo sia brusalo. Item, condanono sier Michiel Donado di sier Zuane da San Polo, qual era in preson in l’Armamento per altri caxi et dovea andar al confin in . . . per anni 10, par habi biastemato crudelmente, fu preso stagi anni 5 in la preson Grandonia solo, poi sia manda al suo bando. 140 A dì 27. La inaliti» fo le ter e di Corfìi dii Baylo nostro de ... Con avisi di cose lurchesche, auti di Alexandria. Item, lelere di Alexandria di 20 Octubrio, come dirò di soto. È da saper. Eri fo letere particular di mercadan-ti d’Ingaltera, date a Londra a dì 6, maxime di sier Lorenzo Pasqualigo qu. sier Filippo a’ soi fratelli, per le qual nulla dicono di la trina liga fata de lì. Sichè si sta aspetar qual di do seguirà: o l’apontamento col Christianissimo o questa liga trina qual sarà. Si aspeta qui l’aviso per dì 4 Noveuibrio, et si arà la risposta de l’Imperador. Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria et Savi, et prima fo dato un poco di audientia, poi vene letere di campo, videlicet: Dii provedador Grifi da Villafranca a dì 25, liore 4 di note. Come tutto ozi è stà per far provision di queste spese si ha far a’ francesi da li territori nostri maxime dii brexan, et è stato con monsignor di Lulrech, qual solo con lui in camera li mostrò lelere di oratori dii Christianissimo a Roma, li scrive al Re come si doleno dii Papa, et sono di 18, 19, sono do letere molto longe, una di do sfogi di carta, l’altra un e mezzo. Scriveno, in sumario, il Papa è contra el Christianissimo re; non crede nova venga di Franza, ni che lo apontamento fato col Ca-tholico sia stà jurato, ni quello con sguizari, e tien sia fata la liga in Ingaltera de l’Imperador, re Ca-tolico el Anglico. Alende il Papa a voler far grande suo nepote Lorenzin; voi farlo duca di Romagna, voi darli Bologna e parte dii reame di Napoli; si duol dii Roy non li lassi luor Ferara, bessendo terra de la Chiesia. Atende a far noze di dito Lorenzin in una de Ingaltera, e di la fiola dii re de Navara clic si tra-tava di dargela, ha scrito al Tricarico suo oralor in Franza, dagi al Roy bona speranza, ma non aslrcn-zi la pratica; et zerca a li benefidi stentano; non li serva quello li promise. Il Papa si duol Soa Maestà habbi domanda 50 mila ducati a Fiorenza, dicendo li ha domandà a imi Papa e a Lorenzin perchè Fiorenza è come terra sua ; sichè '1 Papa ha mal animo contra Sua Maestà, e sopra questo scriveno assae. Item, seguila esso provedador Griti, come, per ussiti di Verona, ha ozi il signor Marco Antonio Co-fona è ussito da la terra, va in Alemagna da l’Impe-perador, lo ha acompagnato lo capilanio Guasco di spagnoli. Et che a la zornala parteno fanti a la stilata di Verona e vanno via; hanno carestìa et li manca el vino; e se non fusse le viluarie li vieti portate per la via de la montagna, Verona aria fato mutalione. Item, scrive, li thesorieri francesi lo molestano per 140* li danari dìeno aver per la paga vechia, 5000. Quc-st’allra compierà a dì 4 Dezembrio; pretendeno di averla, ma lui mai li ha risposto di questa. Dicono essi thesorieri: « Vui ve portate male contra de nui, le zenle francese è dissipate per star de qui, el Re voi dar 100 mila ducati per vui a l’Imperador e far quietanza di 320 mila scudi; sichè bisogna la Signoria consideri non senio pari con loro ». Dii Governador generai, date a Povejan a dì 25. Come ha auto lelere dii provedador Grade-nigo. Voi fanti per mandar a le montagne, dove ha inteso è formenti adunali per portarli in Verona, e voi andar a svalisarli; et benché habi pochi fanti, che oltra quelli è in vai di Cavrin è a le rive di l’Adexe, pur li manderà 1000 fanti per far questo efecto. Verona sta cussi ; el fermento è mollo caro, eie. Dii provedador Gradenigo, date ad Aliare, a dì 26, liore 4. Come ha aviso che di Verona eri ussite Marco Antonio Colona, qual però voleva diferir do zorni, ma par havesse una stafeta de l’Imperador l’andasse a trovar a Costanza, perchè il Calholico re dia venir a parlarli, et voi el sia con lui; et cussi è andato. Item, scrive Zuan Paulo Man-fron voria venir a Venetia ; par li sia mosso garbuio dii preson li fo concesso per suo fiol. Item, deside-