143 SIDXVI, OTTOBRE. 144 Oxonicba dolor per Luclia Buralo, et li rispose sier Marco Foscari avogador exlraordinario; et non compite, ma redulo poi disnar, compite di parlar, et li rispose domino Rigo Antonio dolor, avochalo in favor di... et non fo balotado, rimesso a damatina. Di campo, fo lettere dii Griti et Gradenigo di 28 et 29. Nulla da conio, zerclia danari eie. Il stimano scriverò di solo. È da saper, eri in Consejo di X con zonta fo preso che sier Valerio Marzelo, è proveditor a la Ze-faionia, possi compir il tempo dii suo rezimenlo et presta ducati 150; sichè sier Piero Foscolo andava in locho suo non anderà si presto. [) Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonta, per trovar danari, el steteno lino bore 3 di note in disputatoti si dovean vender uno caslelo e loco su l’i-xola di Candia, chiamato el Tenedo, qual dà intrada ducali 300, ma ha bellissima jurisdition ; ha ville 57 solo de si eie. Et atento li Coresi, che è zentilomeiii abitano in questa terra e fanno tnercadanlia a Con-stantinopoli e altrove, più volte ha oferlo comprarlo da la Signoria nostra, et cussi ozi fu preso di vendetelo per ducali C000; qual li darà da matina et impresta ducati "2000 per do anni. Et contradise sier Luca Trun, sier Bernardo Barbarigo fo capitani in Candia e altri; pur fu preso di vender. Nota. Eri, sier Bortolamio da Canal qu. sier Zua-ne, qual alias rimase podestà a la Badia e non andò, e fu elelo podestà a Pyran e andò, bora voria andar dicendo per lui non ha mancalo di andar, ma le guere è stà causa, e perse la Quarantia quando fo clecto ch’el non inlrò, et voi prestar ducati 100 etc. Et non fu presti dita gratia. Ave 9, 21. Di Roma, fo letere di sier Marin Zorzi do-tor orator nostro, date a Viterbo a dì 24. Come aspela con grandissimo desiderio il successor suo, et sopra questo scrive longamenle, per esser malsano. Non ha più caxa a Roma eie., sichè si trova malcontento. Item, ricevele nostre letere, di 18, con avisi di lelere dii baylo de Costantinopoli da esser comunicati al Pontefice, unde ozi si voi partir per Roma. Si scusa non poter andar presto per esser mal sano. 11 Papa è ai solili piaceri di caxa, e lassa il cargo di le facende a li revendissimi Medici et Santa Maria in Porlico, vidclicet Bibiena. Soa Santità è sialo a Cor-neto, Civitavecchia e a la Magaana. Ozi passò de qui el conte di Golisano, qual è slà causa di tumulti fati in Sicilia; va dal Calliolico re con 40 cavali. Dii dito, di 26, date in Roma. Come è zonlo li in zorni do e mezo e con gran fatica, unde li con-vien star più disteso che in piedi. Scrive, è raexi 7 è stà elcclo il suo successor, et non si melle a camin; suplieha sia mandato el (rato di tanti affanni. Scrive, il Pontefice è a la Magaana ancora per una caxa se dia far ozi, et è col cardenal Corner et Medici. Li altri cardenali, erano con Soa Santità, sono venuti a Roma. Marti, Soa Santità sarà de qui. Scrive aver parlalo con monsignor di Lodeva orator dii Chri-stianissimo re, era con suo fradelo episcopo di San Maio qual in questi zorni è zonto, e tutli do sarano oratori qui in corte. Et parlato zerclia le nove di Costantinopoli, dice era di la rota data al Turcho, et è conira quella ave il Papa. Il duca di Urbin, videlicet 79 ' magnifico Lorenzino, è qui in Roma in palazo dii Papa, non sano, et ha inteso è pratica darli Bologna e altri lochi per il Papa in dono. Scrive, è zorni 15 non ha scrito, et 2tì non ha visto il Papa. Da Napoli, di Lunafdo Anseimi consolo nostro, di 11. Come si ha nova, noslri ancora non ha auto Verona. 11 conte di Golisano e di Camerano sono zonli lì, vien di Sicilia, vanno al Calholico re, con li oratori dii regno di Sicilia. Il Viceré non è ito ancora in Sicilia ; ma si dice anderà ad ogni modo. Domati si farà le feste per le noze di la itola dii gran alteratile conte di Impaze, eie. nel liol fo dii principe di Salerno, di anni 10, bel garzone e savio, con dota di ducali 200 milia, el sarà Allibratile dii mar in loco dii suocero. A dì ultimo. La matina, redulo Colegio, aldile- 80 no la controversia dii Bataja cohileral zeneral con suo fratello Batagin, zerca difetenlie particular, et fo adalà certa cosa prò nunc; el qual Colatemi tolse li-centia el ritorna in campo. El essendo eri sera zonta in questa tera la olitn duchessa di Urbin lia dii marchese di Manloa et moglie dii Prefetin, nominala Leonora, qual è col marito fuzita a Manloa, et venuta a solazo a Coma-cliio terminoe venir a veder Venecia, et alozata in Canarejo a cha’ Frizier, hanno tolto la casa per uno mexe a raxon di ducali 130 a l’anno. È venuta con 10 done et persone. El inteso questo in Colegio, fo mandato sier Marco Miani el savio ai ordeni a visitar soa signoria, scusandosi non aver saputo di la sua venuta, saria slà honoruta, oferendo la Signoria eie. Lei rispose ringraliar molto la Serenità dii Principe el Illustrissima Signoria, el non havea da oferirli altro, non havendo al presente il suo slado, si non il povero suo marito a’ servici nostri, et la sua persona eie., el erano venule a piazer qui a veder questa excellenlissima cilà. Et per Colegio li fo mandato uno presente di pesse, eri, et ozi di confe-tion, cere et altro.