189 MCCCCCV, LUGLIO. 190 stendardi di San Marco, e sono per metersi su la piaza, per numero 3, che quelli di cendado, é vechij, si debi retar, come parerà al colegio. Fu posto la parte di le done scutarine e driva-stine, qual ogni anni 5 se dia renovar, la provision al sai siegua ; e fu presa. Fu posto dar a la mojer dii signor Zuan Zerno-vich, fo fia di-sier Antonio Erizo, qual à do lìolij di provision a l’anno, ducati 60, videlicet 5 ogni mexe; et sia scrito in corte, a l’orator, si provedi di tanti beneficij vachanti per uno suo fiol, per ducati 200; et havendo li benefici)', sia cassà la provision ; fo presa. Fu posto a Crema, juxta le letere di sier Zuan Paulo Gradenigo, podestà et capetanio, tuti li for-menti si redugi in la terra, e fata la descrition dii bisogno, il podestà retegni 50 milia stera, il resto lasci vender [ter terre e lochi nostri. Fono elecli 3 savij dii consejo ordenarij: sier Marco Antonio Morexini, el cavalier, procurator, sier Antonio Loredan, el cavalier, fo savio dii consejo, sier Lunardo Grimani, fo savio dii consejo; soto sier Nicolò Michiel, dotor, cavalier, procurator. Fo fato scurtinio di savij a terra, ferma ; niun non passò; fo rnejo sier Marco Lipomano, el cavalier, el qual il zorno sequenle fo fato avogador di comun, et fu meglio. A dì 22. Fo gran consejo; e tandem passò uno dii conseio di X, videlicet sier Francesco Nani, fo al sai ; et l’altro non passò, perhò che ... volte fu fato dii consejo di X, et nium non passò. A dì 23. Da poi disnar fo colegio, di la Signoria e savij, cai di X, savij sora le aque, et li 14 deputati al colegio, perhò che sier Stefano Coniarmi era consier, el consullono zercha la Brenta e ponte canal ; et cussi a dì 24, 25, et 26 mane fono su questa materia in colegio senza conclusion : gran dispu-tation etc. A dì 24. Colegio per le cosse di le aque. A dì 25. Colegio per le cosse sopradilte. A dì 26. Colegio per le cosse sopraditte. A dì 27. Fo pregadi. Electi 3 savij di terra ferma: sier Domenego Malipiero, fo provedador a Rimano, et in questa malina fo in colegio sier Marin Zustignan, fo provedador al sai, quondam sier Pan-grati, et sier Bernardo Barbarigo, fo savio a terra ferma, fo dii serenissimo. Di Eiemagna, fo letere di l’orator. L’impresa di Geler si siegue, a la qual è il re di romani, et il re di Chastilia insieme, a uno loco nominato Boldu. • Da Bontà. Fiorentini e pisani hano fato quasi triegue per asunar le intrate; il gran capetanio ajula pisani. Et è aviso, de Cecilia, di 5, etiam da Corfù, come Carnali era stato a li damni di Rhodi, con velie 20, poi andato verso Cicilia da la parte di ostro, et non ha l'aio fin quel zoiÉb damno alcuno ; e Caramussa, corsaro, con 5 fuste è in l’Arzipielago contra rodia-ni ; sì che questi do corsari turchi famosi è sul mar. Di Cataro. Come verso la Montagna Negra, Nasini bei, sanzacho, con 6000 persone havia fato impeto a l’improvisa contra quelli popoli disobedienti al suo signor, preso 500 anime et molli occisi, e falò lì grandissima crudeltà. Di Ravena. Come a Forlì era sequito novitì tra li Moralini e Tiberli, et era stà morto in el domo uno canonico di Moratini, di anni 70; e li liberti erano fuzili in Faenza, sì come da sier Piero Marzello, provedador, se intese. Da Bologna. Fono avisi, il marchexe di Mantoa era partito de lì per andar a Fiorenza, a tuor il stendardo dii capitaneato. Dii mexe di Imo 1505. A dì primo luio. Fo gran consejo. Et fu posto parte, per li consieri, 183 et 438, di levar là conlu-matia ai zudexi di petizion, ut in ea ; e fu presa. A dì 3. Vene letere per via di Cicilia; et esser aviso di Alexandria, come al Chajero da pesle era morto sier Alvixe Contarini, consolo nostro, e il suo capelan, piovan di San Zuane Rragola. Da Ferara, di sier Alvixe da Mulla, vicedomino. Come si moriva di peste, 50 al dì, linde nel conseio di pregadi fu preso parte, che ’l ditto vicedomino potesse ussir di Ferara, et star a preso il duca. A dì 5. Fo pregadi. Fo letere di Hongaria, zercha li danari dia aver da nui, perchè il re ha bisogno, per le novità accade de lì. Fu posto parie, per il colegio, che quelli sono creditori a le cazude, debino tuor li debitori in certo termine, aliter restino di la Signoria. Di Roma et di Franza fonno letere, et dii Chayro, di Alvixe Mora, de dì 2 mazo, drizate, le qual ho qui le autentiche. Avisa li successi de lì, la copia sarà qui sotto scripla. A dì 6. Fo grani consejo. A dì 7. Fo colegio di le aque, non expedita. A dì 8. Hore 22 in zercha, morite domino Con-stanlin di Prioli, mio suosero, di età di anni 85, poi sepulto a San Stephano.