587 UDXVII, FEBBRAIO. 588 Si farà aduncha Gonsejo le prima Domenega di quaresima solamente. Fo preso uno merchato di biave in Colegio, a conclur formenli in questa terra slera 20 rnilia per lutto Zugno a L. 6 s. 15 il star, con ubligation di banco 8 mexi poi zonti di qui, et cussi fu preso di far in Colegio, perchè in la terra è pochi formenli e eresse, vai in Fontego la farina L. 6 s. 10 et L. 7 s. 4, et ne sono pochissima; et è da saper, si potè far mercato questi mexi passati a L. 5 il staro, et il Colegio non volse farlo, hora lo paga cussi. Da poi disnar aduncha, fo Colegio di Savii ad consulendum, et fono aldìti li oratori brexiani di le petizion voleno, qual sono le soloscrite, videlicet. . Ancora questa matina vene in Colegio uno nominato ... per nome dii teritorio brexan, et fe’ una oration molto degna vulgar, alegrandosi con la Signoria di esser tutto il brexan ritornalo sotto il dominio pristino di la Signoria nostra, mirando li dani e fastidi patidi in queste guere, e supliehano haver quello havevano prima, al tempo che..... A dì 16, la matina. Nulla fu di conto. Venne sier Francesco da Pexaro savio a terra ferma, tornalo di Mestre. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonta. El prima fo posto, per li Cai di X, che sier Lunardo da Molio qu. sier Zuan, di la Madalena, rimasto XL Zivil con oferta di ducati 200, qual doveva pagar in certi termini tamen fu fato in suo luogo, et voria intrar in dito Consejo in luogo di uno che manca : et fu preso solum di asolver ch’el non pagasse i danari oferti, ma non potesse intrar XL. Item, messeno di far le ubligation di pal lida di banco al mercà di le biave con Michiel Buiz overo i Bexalù, qual si oferisse dando per tutto Mazo over 5 Zugno formenli a L. 6 s. 15 al staro. Et sier Luca Trun contradise, dicendo non si doveva prender perchè a quel tempo vi è i nuovi eie.; sicliè non fu preso di darli la ubligation. A dì 17, la matina. Nulla da conto. Solum, per una barca di Chioza stata in Ancona con sier Marco Minio, va oralor a Roma, il qual butoe di Ravena in Ancona, dize come di ritorno è stalo a Pexaro, che fo a dì . . . dove era il sier Renzo di Zere con zerca 2000 in 2500 fanti comandali, et eh’ el ducha Francesco Maria di Urbin li era presso Ire mia con le zente e li havia tolto l’aqua a li molini, adeo non potevano mazenar ; et ch’el signor Renzo feva star una barella con olio remi in porlo di Pexaro in ordine, perchè achadendo altro, potesse fuzir via. Item, el magnifico duca Lorenzo di Medici era in ritorno con altre zente. Tamen di questo la Signoria non ha alcun aviso. Veneno i Bexalù, over Michiel Zuan Ruiz in Colegio, dicendo haver spazi li messi in Sicilia e in Puja per formenli, suplicando li sia dà la promessa aziò si possine aiutar, unde fo terminato per il Colegio iterum tratar ozi nel Consejo di X. 11 fermento padoan vai L. G s. 4, quel di Ravena L. 5 s. 18 il staro, et in la terra è pòchi formenli, et è poca farina in Fontego, vai L. 7 s. 12 et L. 6 s. 16 di gran grosso. Da poi disnar aduncha, fu Consejo di X con la Zonta. Et prima fu preso la grafia di sier Gasparo Salamon di sier Carlo rimasto provedador a la Ju-slicia nuova, e prestò ducati 400 contadi e non ha la età, voi prestar a la Signoria altri ducali 40 e aver la prova. Et sier Zorzi Emo procuralor andò davanti il Principe e la Signoria con parole mollo acomodale suplicando di grafia fusse leto una suplication di sier Zuan Emo suo fìol, ch’è sul ferarese exulo di la Patria, qual suplicha aver uno salvoconduto di poter venir a presentarsi a qual prexon voi la Signoria et dar segurtà suliciente et idonea per ducati 8000, et voi coniar et justificar, el voi pagar tutto quello arà indebite tolto, et poi fato questo, tornar in exilio, ma non andar al confin in Candia, come fu preso. Tamen non parse al Principe, ni a niun di Consieri e mancho a li Cai di X di for lezer dita scritura, licei per sier Lunardo Mozenigo, sier Domenego Trivixan cavalier, procuralor, sier Alvise da Moliti procuralor, savii dii Consejo, et sier Francesco Fo-scari provedador sora i danari fu parlato in suo favor; ma nulla li valse, sichè come disperalo andò a sentar. Fu poi proposto iterum di servar la fede e far la ubligation dii merchado di le biave. Et perchè sier Luca Trun, ch’è di la Zonta dii Consejo di X, non era, et era al Zttdegà di Procurator in una causa l’ha con li Procuratori che li dimandono ducati 700, et parlava, fo mandato per lui; il qual andoe, et iterum contradise, nè valse parte posta per il Serenissimo, Consieri e Cai di X tutti, et parlar di sier Domenego Trivixan procuralor e sier Alvixe da Moliti provedador, che si doveva prender, che non fu preso di farli la ubligation eie. È da saper. Zuan Paulo Manfron è in questa terra, e procura la liberation di suo fiol Julio, qual è prexon in le man dii conte Bernardin Frangipani,