95 UDXVI, OTTOBHE. 9(5 o in lermene de uno allro mese debbi aver dato una | idonea fidejussion per ducali 8000, ut in parte, et 1 non ubedendo a le predite cosse sia bandito di tutte terre, luogi di la Signoria nostra, si da mar come da terra, e di tutti uavili armadi e disarmadi, con laja, chi quello prenderà, di ducati 1500 di so beni, si non di danari di la Signoria nostra, et sia posto in la presoli Forte con li ferri ai piedi, dove l’habbi a finir la vita sua: sia publicato il primo Gran Consejo e su le seale, e ogni anno, come si fa i furanti. E questo è il sumario di tal parte. La segouda di sier Andrea Baxadona el consier, voi sia bandito ili (erre e luogi ut supra, et se in lermene de zorni 15 bara dato una lidejussion over asegurà la Signoria di tulio quello l’havese auto e il quarto più per pena eie. ut in parte, olirà li zorni 15 che apresentar se debbi, in questo caso sia ban-dizà di Venelia e dii desicelo per anni 10, e sia pu-blicà la parie predila in Gran Consejo, e babbi laja ducali 300, e non più. La terza di Consieri e Cai di XL, che ’I sia bandito ut supra, e se in lermene di uno mese si apresenterà a le preson a liquidar e darà lidejussion idonea che parerà a questo Consejo di pagar quello ha aulo di la Signoria nostra ut in parte, et il quarto più per pena, sia bandito di Venelia e dii Slado per anni 23, e sia publicà ut in parte : la copia di le qual 1 sarà notade qui avanti ad litteram. Et questa parte dice : atento la Signoria nostra babbi bisogno dii danaro al presente, però, dando la lidejussion, sia ut supra. Et noia. In la parte dii Principe e Avogadori, è una clausola, di le predile cosse non se li possi far gratia, don, remission, decbiaration eie., se non per li Consieri, 3 Cai di XL, e li cinque sexli dii Mazor Consejo eongregado da numero 1400 in suso, et in pena a chi melesse in Consejo di ducati 1000, e tamen ogni parte messa et presa sia di niun valor. Andò le dite tre parte. 4 non sincere, 40 di Con-sicri e Cai, 42 dii Baxadona consier, 88 dii Serenissimo e Avogadori, et questa fu presa, sichè vien presa questa prima volta di una balda. Poi fu poslo, per li Avogadori, proceder contra sier Michiel Trivixan sopradito. Fo 27 non sincere, 55 di no, 91 de si, et fo preso de si di 5 balole, et fo posto qualro parte: La prima dii Serenissimo e Avogadori, che ’1 sia confina per anni 5 in Caodistria e per altri 5 anni privo di olici, benefici e consegi; non ensi di preson lino non pagi tulli li danari ha auto, come sarà justi-lichà per li Avogadori sopraditi, e sia publicà nel primo Mazor Consejo et su le seale ut in parte; la copia sarà qui avanti posta. La seconda, di tutti cinque Consieri, che ’I diio sia privà di avogador di comun e di lutti ofici, benefici e consegi per anni cinque. Non ensi di preson fino non liarà salisfato lutti li danari auti indebite da sier Zuan Emo camerlengo di comun, come sarà juslifi-chado per li diti Avogadori, e sia publichà in Gran Consejo. La terza, di sier Lorenzo Pixani eao di XL, qual voi la parte di Consieri, excepto, se in lermene de zorni... el diio presterà a la Signoria ducali 1000, sia bandito solum per anno uno. La quarta di sier Bernardin Badoer e sier Filipo Querini cai di XL, ohe voleno la parte di Consieri in omnibus, excepto sia bandito solum per anni do et sia publicà in Gran Consejo. Andò le parie: 8 non sincere, 7 dii Pisani, 26 dii Serenissimo e Avogadori, 29 di Consieri, 105 dii Badoer e Quirini cai di XL, et questa fu presa che era la menor parte, et chi meteva c ti ani mancho pena, quella era presa. Fu poi posto, per li Consieri, di expedir li altri che resla, videlicet quel Gasparo Vicenzo di Gusber-ti et Luclia Burato, che è in preson, ma stali in Pre-gadi sempre a le disputalion per non tediar questo Consejo a la Quarantia criminal ; et questa fu presa. Li avocliati di qual è domino Alvise da Noal e domino Pelro de Oxonicha e domino Cliristoforo Zaroti declori, quali etiam fono in Pregadi. El cussi si vene zoso di Pregadi a bore 5 */,. Et è da saper, sier Michiel Trivixan, qual era in 51 * el Colegio di le biave retenulo, inteso el proceder e con clausola di pagar li danari eie., la matina si parli e andò a li Frari Menori, linde li Avogadori la ma-tina feno gran rumor a l’olìcio loro in Rialto, et lo fece ritornar in preson in Cimerà nova, fino desse una lidejussion di pagar quello per loro sarà decliia-rido che I’ habi auto per mal modo el indebite. A dì 23. La matina per (ulta la terra fo parlato di questa gran justicia, et si havea auto più caro, in questi tempi e bisogni di la Republica di haver danari, di far juslilia e confinarlo in Candia, che prender le altre parte. Fo letere di campo dii Griti e Gradenigo et di Pranza ; il sumario di le qual scriverò lele sarano in Pregadi. Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla. Di campo aduncha, dii provedador Griti da Villafrancha, di 21, hore 22. Come fe’ una lete-ra Irata di zifra e la inostroe a Lutrech, et manda la