39 MDXVI, OTTOBRE. 40 ferisse aver scrito, e li cardinali fono bon tcnor, dicendo il Papa pezorerà per uno ducati 10. Et cussi li disse Medici solo. Dii dito, a dì ultimo. Fo da monsignor di Lodeva orator di Pranza. Li disse aver hauto la risposta di capitoli, et una letera di Rubertet; qual la lexe, è de 20 de la corte di Ambosa: come il re d’Ingaltera, poi l’acordo va più riservado, e il re di Romani à mandà uno bomo suo al Roy per iritrar in lo acordo, sichè Soa Maestà si asseterà per lutto. Poi disse: « Purché babiamo Verona, qual aula, domine orator, bisognerà riposar, nè vi pensiate di altro; bisogna vi restaurale un poco ». Item, si nspeta suo fradelo episcopo di Samallò, fin 15 zorni, vien suo colega orator qui in corte, et soa signoria li anderà conira fino ad Aquapendente. L’orator inglese è zonto; al qual ha dato le lelere va in Anglia, qual manderà. Dii dito, di primo. Questa malina il Papa e cardinali e altri hanno aviso, é per il messo dii Papa é apresso monsignor di Lulrech, come per la venuta qui dii signor Alberto da Carpi: come era zonto socorso a Verona di fanti 10 mila; et monsignor di Lodeva ha lelere di Lutrech di 26, li scrive slrenzer mollo Verona. Item, di Pranza, di 20, dii zonzer a la corle monsignor di Curta-villa oralor cesareo, per inlrar la Cesarea Maestà in lo acordo etc., dicendo è bon acordar la cosa di Verona con li 200 mila ducali, di qual 100 mila darà il Re; per i qual non li darà danari, che è suo credilor, e questo sarà per acordo meglio che averla per forza, dicendo: