371 MDXVI, DICKMRRF. Sier Doinenego Griti, io a la Camera de impresiedi, qu. sier Francesco, «lucali 100 e il don......472.436 Sier Zuan Moro, fo provedadnr a Veja, qu sier Damian....... 385.512 205‘ Fo stridalo far doman Gran Consejo, el uno Consier di Venexia, Podestà a Uderzo el uno l’ro-vedador a la Justicia nuova. In questo zorno, zonse sier Zuan Moro, fo pro-vedador a Veja sopra nominato. Di campo, fo letere dii provedador Grifi da Villafrancho, di 24, hore 19, sonte lo dì di Nadal da sera. Come li thesorieri erano venuti a lui per aver danari. Si ha scusà non esser ancora zonti, ma ben ha aviso erano ad Alharè; di che hanno fulminato molto, usando slranie parole: unde esso provcdador andò per trovar monsignor di Lu-Irech per mitigarlo, et scontrose in monsignor di Terbe suo secretano, qual li disse Lutrech dolersi mollo non aver li danari a tanto bisogno suo, e aver lelcre di l’oralor dii re Christianissimo, è a Venecia, la Signoria averli dito aver mandato danari per dar-geli, e che seguirla qualche gran inconveniente; e poi li disse piano, Lutrech è in fastidio, el per questo non voi levar le offese, aziò li lanzinech, è in campo non pagali, non si acordi con quelli è in Verona, che poinano ussir et melersi a uno e far qualche inconveniente, di sorle che poi si sariano grami; per tanto si voy proveder di danari; e sopra questo scrive longo. Item, le fusle do fo messe in Lago e con-zc; à auto aviso dal fidelissimo Nicolò Barbaro capi-■ lano dii Lago; è bon lenirle in ordene, et à falò con quelli di la Gardesana che, in Iodio di la ubligalion hanno di armar le ganzare le quali non sono più, di armar barche longe quale sarano come ganzare, el in questo mezo annerano di quelli homeni, li (piai homeni è venuti a lui Provedador con farli questa oferla et 1’ ha aeeptata a nome di la Signoria nostra, el voi lenir parte di homeni da capo fo mandali di qui con dite fusle, zoè paroni, corniti, compagni eie., et il resto ha licenliato per sminuir la spesa. Dii dito Provedador, di 25, hore 20. Come manda letere di l’Orator nostro in Pranza di 17. Scrive coloquii nuli con Lulrech, qual li ha dito non aver auto per questa posta letere dii Re, solnm di alcuni soi li scrivono cosse parliculari, dolendosi non haver auto ordine ; et poi entrò su li danari dia aver, et ha aviso è zonli ad Albarò ducati 4500; ma li bisogna ducali 16 milja, et li tesorieri è ve- nuti n trovarlo, licei sia el dì de Nadal, per danari, con gran parole eie. Dii provedador Gradenir/o, di A Ibarè, a dì 25. Come ha mandato li danari 1’ avea tulli al provedador Grili. Item, scrive zercha Malatesla Bajon, di danari el dia haver, et si duol eie. ut in Ut-teris. Di Frangia, di l'orator nostro, date in Am-Iosa, a di 17. Come ozi è sialo in sala dii re Christianissimo, juxta il consueto, et basendo ricevute nostre letere di 6, el inteso esser venute teiere di Fiandra, et parlò al Be et li comunichoe quanto si conteneva in dite letere nostre, alegrandosi di lo apontamento falò con sguizari, qual è stabilimento di la ducea di Milan mollo a proposito a le cose nostre, come sue, con molte parole a proposito dite. Soa Maestà ringratiò la Signoria, usando op-lime parole verso di questa; poi disse: « Bisogna si provedi di scudi 50 rnilia per darli per aver Verona, e il Catholico re, auto habi la terra da l’Im-perador, voi consigliarmela, legno, per non lias'cr più spesa, avanti il lempo limitato la dia tener »; et che Soa Maestà havia preparalo li so’ scudi 50 milia per mandarli. Lui oralor li rispose, li danari di la Signoria sarano in ordene el presti. F,t il Re disse : « Per le parole mi havele dito, li ho risposto al Catholico re et promesso per nome di la Signoria bara subito li danari doveli dar; siche solicitè la Signoria cussi lazi, perchè averele subito Verona e li campi si potrà levare non star su tanta spesa ». Rispose esso oralor : « Verona è in mali termeni; per li avisi ho di campo, non poi durar mollo per non haver viluarie, nè li poi intrar per li monti per caxon di le neve sono, però è bon Soa Maestà scrivi a monsignor di Lutrech non movi l’exercito, se prima le zente è in Verona non sarano levate». Disse il Re: « Non si moverano. Curlavilla zonzerà el si dara ordine a lutto ». Item, serive, il Christianissimo re ha spazà soi oratori per il re Catholico, il reverendo episcopo di Paris, monsignor di Tors, et uno altro zentilhomo, vano per tratar alcune cose tra loro, c per poner ordine di lo abo-camenlo dieno far questa Maestà con esso Catholico re, che però non si sa dove I’ habi ad esser, nè quando. Item, parlilo dii Re, parlò con monsignor il Gran maislro, qual li parlò in conformità di quanto havia comunichà al Re; el qual, poi ringra-tiato la Signoria, disse il Papa ha scrito brievi a l’Imperador e al re Catholico, exorlandoli a la pace con la Christianissima Maestà e concluder lo apon-lamenlo, dicendo questo oficio lo doveva far zà 4