381 U0XVI, DICEMBRE. 382 Scrive, Ita auto aviso, i nimici, sono in Verona, havcr lerminà di nssir questa note fnora et venir a San Bonifazio; rie che ha posto ordine a le zente di ob-slarli eie. Sichè li monstrerano il viso. Item, scrive si proveda da danari per pagar le zente, le qual non pono star cussi. A dì 29. La malina. Vene in Colegio sier Zuan Moro qu. sier Damian, vestilo rii scarlato, et referi di quelle occorentie. Vene il conte Mercurio, qual sentalo apresso il Principe, disse esser venuto per dimandar alcune cosse, dicendo averle meritate in questa guerra per le molte fazioni ha fiilo; et foeomesso la sua expedi-tione con li Savii. Da poi disnar, lo Consejo di X con la zonta, et fu di poca importanzia; et fu preso che quello lorrà a filo il dazio dii soldo di ritorno di Mergera possi ineter pena a far arivar le barche. Item, li sia fato un coperto da poter star a coverto, e poler lenir vin senza pagar dazio, come tien quello tien conto dii soldo a l’andar; il qual passo per li Governadori è incanlado, e fin qui è sta a ducati .... Fo leto certa gralia di provar 4 zentilhonieni rimasti a Gran Consejo senza prestar danari el voleno prestar ducati 25 per uno e aver la età li bisogna; et parendo esser pochi danari non lu posta; li qual sono ijuesli, zoé:.....sier Benedeto Griti qu. sier Zuane, rimase al dazio dii vin, el Zuan Alvise Gri-mani qu. sier Za caria, rimase Cinque di la paxe, sier Cristofal Barbarigo di sier Gregorio, rimase a la Be-charia, sier Sebastian Pizamano di sierJacomo, rimase a la Zeca di l’oro. Item, fu posto di provar di anni 20, et possi venir a Consejo, sier... Morexini di sier Cristofolo, prestò ducali 100 et bora dà ducali 50 ad impreste-do, et non fu presa. Tanien, l’ultimo Consejo di X Iti preso a questo moderno modo che sier...Magno di sier Andrea possi venir a Consejo, et fu presa, et questa non. Fo fati Cai di X per Zener: sier Andrea Badoer el cavalier e sier Polo Valaresso, non più stati, et sier Domenego Capelo qu. sier Carlo, stalo alias. Li campo, dii provedador Griti, da Villa-francha, di 27, hore 4. Come ha ricevuto tre nostre lelere di 24 et 25, con una letera zerca Vincenzo Guidolo secretano, qual è zà partilo per Man-toa, e le lettere va in Franza ha mandà per le poste al Segretario a Milan. Li piace la Signoria lo lauda «li la lettera scrisse al Christianissiino re. Quanto a solicitar li danari di Brexa, risponde non è possibel averli cussi presto, imo li ducali 2000 l’impreslo- no non à hauti ancora indrio. Ozi è venute lelere di Franza dii He a monsignor di Lnlrech, di 18, in Ambosa, qual scrive di monsignor di Orvai che non è ancora zonlo. Et scrive di coloquii aulì con Lu-trecli, qual dice, zonlo sarà monsignor di Curtavilla, qual vien a Verona, si leverà le ofese, e forsi avanti. Non manca da lui Provedador e il Governalor ad exortarlo voy levarle; ma non li vai, et solicita li danari per pagar li 6000 fanti, li qual eri sachizo-no la piaza, et Lulrech non poi resister per non aver il modo di pagarli. Spagnoli voleno i so’ danari, benché molli di loro mancano. Monsignor di Lulrech si creile in gran pericolo, non havendo danari da pagarli. Item, manda la copia di la teiera dii Ite, e una ave Lulrech di Verona, di Caslelalto capitano. Scrive, è zonlo li in campo don Piero d’Urea; el qual Lulrech e lui Provedalor li ando-no conira per honorarlo; con il qual esso Provedador pnrloe e li disse che li piaceva di questo apontamenlo falò, per amor el porta a la Signoria nostra, et clic il Cardinal Sodunense ha fato il lutto P Imperador non ratifichi l’acordo predicto, pronte-tendoli gran favor dal re de Ingallerra et Spagna, e lui don Piero a P inconlro Ita consejà Soa Maestà lo lazi, el l’ha visto soloscriver di sua mano. Dice siete 6 hore in consulto in una camera con dito Imperador, el che P à voluto far honor al suo Catholico re e per amor el porla a la Signoria nostra; sichè lo acordo è seguilo, et che monsignor di Curtavilla vien a luor la consigliatimi di Verona: el che l’Imperador à buona disposinoli al presenle verso la Signoria nostra di star in paxe. Item, il Cardinal Curzense Ita aiutalo la conclusimi. Esso Provedador li rispose verbapro verbis, ut in lit-teris. Solicita si mandi danari. Itevi, manda ledere di lo episcopo di Trenlo a monsignor di Lulrech, qual voria uno salvocondtilo di venir a Verona, et esso Lulrech ge lo concesse, ut in litteris. Di Trento, di lo Episcopo a monsignor di Lutrech, di.....Avisa haver auto lelere di la Cesarea Maestà e dii re Catholico, di la paxe fata con il Christianissimo re; per tanto voi venire a Verona, però voi aver un salvoconduto per poter venir a Verona, con altre parole, ut in litteris. Di Castelalto capitano di fanti cesarei è 211 in Verona, di 27, date in Verona, scrite a monsignor di Lutrech. Conte il capitano Giorgio di Friburg, capitano cesareo, era partilo di lì per andar a Trenlo per servicii di P Imperador, et li ha ordina rispondi a la soa lelera li porlo il frombola: che sempre che soa signoria voy levar le ofese