351 MDXVI, DICEMBRE. 35-2 excepto il Vayvoda di Transilvania et il conte di Tiemberg et questo Bau di Croata, adeo per turchi, da Modrusa lìn a Zagabria, non si trova alcun castello ni villazo; tutto è slà depreda da’ turchi, imo quelli poveri restali stanno a li boschi, e quando vedono pasar alcun cavalo dubitano non sia turchi, fiizeno in li boschi, et sì i voi pasar, si convien portarsi il viver con loro, perchè 11011 si trova da manzar. Et nel tempo è stato lui orator in Bon-garia, Ira Bosnia et Servia, over lìaxia, il Turcho li ha tolto 23 forleze; li resta soìum Jayza a li confini, che è loco forte. Et al presente, turchi non ha-vendo che dipredar, non coreno più in quelli paesi di la Croalia; ma ben in la Schiavonia fino sii le porle di Zagabria. Il regno poi far cavali 40 mila, non cavali grossi ni da....., ma medii come sariano corsali. I baroni sono numero.....1 prelati, zoè do arzi- vescovadi, Slrigoniense et Colocense, il resto ve-scoadi. L’arzivescoado di Slrigonia ha ducati 30 milia d’inlrada, è ubligado lenir 1000 cavali; l’arzivescoado Colocense, ducali 22 milia, lien 500 cavali; il veschoado di Agria, eh’è dii Cardinal di Este, ducati 32 milia, licei questo Cardinal non no ha 12 milia perchè non fa la residenza, poi vien tutto cargato quel veschoado di angarie, lien 1000 cavalli; il veschoado di Transilvania, 24 milia ducali, ticii 500 cavali ; il veschoado di Cinquechiesie, ducali 28 milia, lien cavali 800. Jauriense, Vesprimiense e li altri, da ducali 16 in 17 milia per uno, con ubli-gation di lenir... cavalli; poi diverse Abazie,Capitoli, 104* Prepositure etc. Poi li baroni, oli’è il conte Palatiti, il Vayvoda transilvano, il conte di Temesvar, ed il Bau di Croalia, quali lien 11 milia 450 cavali; ma mai non sono il numero tulli. Questo conte Palatili ha anni 45, infermo ili piedi e di le man ma arguto di cervelo e di inzegno astuto, homo avidissimo al dinaro, tanto ama quanto li vien dalo, sichè ama chi li dà; et questo tolse il banadego di la Croa-tia con speranza di haver di la Signoria nostra, e visto non ave quello el voleva, lassò diio banadego e diceva la Signoria gè ’I promesse per il suo prede-cessor Pasqualigo, a chi Dio perdoni, et si dolse di la Signoria, nè restava dolersi sempre, non li è slà aleso a la promessa. Poi il Vayvoda Iransilvano, homo di 28 anni, amico cordiale di la Signoria nostra, di la qual fo grandissimo conio, e naturai nimicho di Plm-perador, queslo perchè el volea aver la fiola di questo Re per moglie, qual è slà nel ultimo convegno maridata in Borgogna etc., et con questa voleva il governo dii regno, Bora, privo di questo matrimonio, per conseguente è slà dii governo dii regno edam. Quando fo mandato a combater, fo rebatuto e non prosperò; per il chè perse la reputatoli, che senza dubio, havendo otenulo, saria con quella vitoria venuto al governo dii regno, e liaria aula la fiola dii Be per moglie, et si ha convenuto humiliar al conte Palatili che prima era suo inimico; questo ogni dì è su le arme conlrri turchi. Il terzo è lo episcopo di Cinquechiesie, inimicissimo di l’Imperador, homo di 42 anni, de inzegno asai aperto e di origine todesco di Chasovia, che è una terra a li confini di Bongaria, nato di padre e madre todescha. Unum est, non è contrario ili la Signoria nostra, ma ben inimicissimo fato di P Imperador, che prima era tutto suo, qual à tralà il convegno fu lato a Vienna; nel qual lo Impe-rador lo sprezoe, nè fo in quello, imo li fo tolto il sigillo dii regno, dii qual era eanzelier alhora, el fo dato al arzivescovo Colocense; per il che ave grandissimo dolor dito Cinquechiexie di non esser slà admesso et aver perso l’ofizio ili eanzelier. Et questi introno: per il re di Romani il Cardinal Curzense, per il re di Polonia il conte Paladin di Cracovia supremo eanzelier dii regno, per il regno di Boemia il Gran eanzelier, et per il re di Bongaria il Cardinal Slrigoniense; sichè per questo è fato dito Cinquechiexie molto amico di la Signoria nostra, e di quella parla honoralamente. Questi tre governa il regno; ma hon-gari tulli sono avidi di dinaro, e voriauo becliar, e in questo il padre la fa al tìol e il fiol al padre; sono gran simuladori. Questo Cinquechiexie non è amico dii conte Paladin, imo conlrarij. Poi soprazonse di Roma el reverendissimo cardinale Slrigoniense, qual mostrò esser amico di la Signoria nostra, et cussi 195 come prima non era amico di P Imperador, cussi a-desso è l'alto poi il convegno amicissimo ; et questo è, perché P Imperador fi promesse farli render alcuni castelli dii suo vescoado tenuti per certi signori a li confini, et questo in termine di anno uno e mezzo, et li ha dato in pegno una erosetta con zogie qual vai ducali 80 milia, con conditoli, non li dagando le castella, la erosela sia sua. Questo, con il reverendo Cinquechiesie, ancora sia slà suo arlievo, non è in bona amicilia ; questo perchè il Cinquechiesie voria il sizilo mazor avea dito Cardinal ; poi disse il re Vladislao per suo testamento ricomandò suo fiol al governo dii Cardinal, qual lo lassò, incoronado Re, come ha diio di sopra. Questo re Lodovico ha anni 11, è belo et grande come era la madre, qual era bela come sa lulti chi l’ha vista de qui ; è in governo di do, uno chiamalo el Borgomisa, qual è slà suo ...., che è omo molto