517 MOXVII, GENNAIO. 518 sinico da lera ferma, qu. sier An¬ drea ......... 95. 95 Sier Francesco Contarmi qu. sier Za- caria el cavalier...... 89. 96 Sier Anzolo Gabriel qu. sier Silvestro 64.132 Sier Nicolò Tiepolo dolor, è di Pre- gadi, qu. sier Francesco . . . 116. 77 Sier Hironimo Polani dolor, è di Pre- gadi, qu. sier Jacomo .... 64.133 Sier Lodovico Falier qu. sier Tho- mado......... 96. 97 Non. Sier Andrea Badoer el cavalier, Cao dii Consejo di X...... In queslo zorno, a bora de andar in Pregadi, vidi a la scala Francesco Boldiero citadin di Verona, fidelissimo marchesco nostro, fo nepole di mai-slro Gerardo medico, qual era a Trento per esser marchesco, ora lassato, vene a Verona, non potè 284* star che subito non venisse in questa tera come bon et sviscerato marchesco a inchinarsi a la Signoria e visitar li zentilhomeni soi amici et quelli cognosse. Questo, in questa guerra, ha fato sempre bon oficio etc. È da saper, con il vescovo di Trento si partino di Verona alcuni citadini cesarei, quali in questa guerra haveano fato grandissime operation contrarie al Stado nostro, tamen li è sta perdonato, et pur non hanno voluto restar, et galderano però le loro intrade e beni in Verona, et lo nome di qual sono questi. El conte Maregolà di S. Bonifazio. Zuati Lodovico Faela dolor e cavalier. .... Faela suo fradelo, chiamalo el zoto. Do Doli di .... di Guarienti. Zuan Maria dal Borgo cavalier. 285 Copia di una letera di Roma, di 14 Zcner 1516, drizata a sier Hironimo Lipomano, sor ita per pre’ Piero .... di Sibini co. Poi altre sue di nove, scrisse come il Papa voleva far desgradar uno prete. Poi al Papa fo referito c'.e tutta la terra mormorava di questo che non se disgradava, e il Papa a dì 10 di questo lo fece squartar in Agone, el un suo compagno ha fato impichar, el il terzo meter in galia; sichè la brigala è sta sati-sfala. Eri inlravene un gran scandalo in quesla tera. Par, come ho inteso, che un zovene romano era travestito su uno cavalo molto bravo, et passando a-pressola caxa dii cardenal Santa Groze e li Irovan- dose parecchi spagnoli di caxa dii canlenal e il cavalo di questo romano scomenzò a Irar colpi, et uno spa-gnol disse a questo romano :« Tiralive indrio con questo cavalo, che se non andate via, ve darò de questa spada » Et queslo romau li disse: « Questo mio cavallo non voi slar in pase » et coslor li scomenzò a dar la baia, zoè questi spagnoli. Et el romano cazò la man a la spada et andò adosso li spagnoli, et spagnoli introno in corte dii palazo dii cardenal c li comenzorno a combatere, e vedendo questo roman la furia, ussite fuora de la corte, senza esser ofeso. E il cardenal, havendo sentì queslo rumor, li disse : « Che cosa è sta ? » Quando li fo narà la cosa, disse : « Ilo tanli in casa che manzan pan indarno » e co-menzò a dir vilania a’ li soi. E questo roman era a-mico dii cardenal Corner, el lo pregò che dovesse veder de parlar al cardenal Santa Croze e far far pace. E li promise di farlo, e li disse: « Vegnì a disnar da matina con mi, el poi pranzo, vegnirà il cardenal Santa Croze a palazo dii Papa, dove li parlerò et acor-derò questa cosa ». Hor eri queslo romano disnò con ditto cardenal Corner e con un altro suo compagno, e da poi pranzo, quesli romani montorno a cavalo, et come fono in piaza da San Piero, volse la soa disgrada che ’1 cardenal Santa Croze aveva passato al palazo dii Papa, e la famegia tornava per andar a caxa, e il ministro dii cardenal disse a li palal'ermie-mieri : « Eco quel romano che ha fato la vergogna a la caxa nostra » et quelli palalernieri et allri forse da 20 li andorno a ferir, et quelli romani se defendevano, el non volseno scampar, ma combateno da valenti homeni. Questi spagnoli li derono tante ferite; ma li do romani ferileno assae spagnoli, e li cavali de 285 * tante ferite non poleno più e cascorono in lerra, et quelli spagnoli li forno adosso, e li romani rimaseno per morti lì, tamen nessun di loro morì in quel istante. La guarda dii Papa, zoè sguizari, non se volseno mover, et li spagnoli, credendo aver amazali li romani, fuziteno via. Fo data la voze per Roma come li spagnoli haveano morii dili romani, e li soi parenti saltono suso, e uno fradelo di quelli corse in Borgo, e un di quelli spagnoli lo conoscete e lo passò con una pieba; per il che tutta Roma si messe a rumor. E a quelli do romani, a chi fo tajà la man, e a l’altro le gambe, con altre ferite assae, et fo portali in casa dii cardenal Corner, dove quel zor-no haveano pranzato con dito cardenal. Et romani, Orsini, forse di le persone 60, armali andorno a la casa dii cardenal Sanla Croze ben in ordene, et io me imbatei lì, et vene fuora 10 spagnoli armati con le piche, et fe’ recular tulli quelli romani in-