207 UDXVI, DICEMBRE. 298 hanno eh’ è per ducali zerca 3000. Fu presa. Ave 8 di no, 160 de si. Fu poslo, per i Savii dii Consejo e di Terrafer-ma, expedir per Collegio a bosoli e balote li oratori di Spiza e il dazier di Esle. Fu presa. Fu posto, per li Consieri, suspender per altri 3 inexi il debito di debitori fati per li Sindici di levante, aleuto dieno aver il Consejo di le tre Quaranlie; e da mò sia preso che li diti Sindici debano ultimar dita causa in termine di dito tempo, ut in parte, e ballino le Quaranlie quando i vorano; et fu presa. Ave 103 di si, 12 di no. Fu poslo, per li Consieri, scriver a l’oralor nostro in corte per la confirmation di do piovani elecli juridice per li soi parochiani, videlicet quello di S. Stin pre’ Marin Stella, et quello di San Palrinian, pre’ Marco Paulino ; et fu presa : 162, 2. Fu telo una le ter a di sier Toma Marin prove-dador di Salò, di 12 Novembrio. Qual scrive di certo caso seguito de lì : che una dona, videlicet Ma-dalena fia qu. sier Hironimo Tachon di Salò, qual havia una Gola et rica, nominala in le letere, andata a certa devutione per barca nel Lago a una chiesia fuora di la terra di San Stefano, fo asaltala da uno Hironimo Catina chiama de Berlolis, qual era in un allra barca con 4 allri, e tolta la Gola per forza e menata in la barca, la conduseno a Torre con violente volendo lei lo lolesse per marido ; qual pur fo ajutata e liberata da questi tali eie. Per tanto dimanda libertà bandirli con (aia eie. Fu poslo, per li Consieri, bandirlo lui e li allri complici di terre e luogi di la Signoria da mar e da terra e di questa terra, con laia lire 500 di so’ beni, si non di danari di la Signoria nostra, ut in parte. Fu presa, e chi quelli amazarano, ducati 300. Una di no, 112 di la parte. Fu leto una Mera di sier Jacomo Corner-luogotenente di la Patria, di primo. Zerca la comunità e il capilanio di Pordenon, jusla le letere scritoli per la Signoria nostra, li ha dato in le man quel assassinò quel mercadante, dandoli feride eie. Et li mandono lire 180 scose solo terra per il dillo in una pigliata, di quelle tolte al mercadante, le qual le ha date al prefato mercadante, che è lì quasi varilo di le feride; et conira il malfador ha fato il processo; ha confessato et di lui si farà juslicia; ha confessato di uno suo compagno nominato Jacomo di Gambosso di Fani. Per tanto suplica aver libertà darli laia et poterlo baudizar di terre e luogi, ut in litteris. Fu posto, per li Consieri, darli libertà poter el prelato bandir lo terre e luogi di la Signoria nostra sì da’mar come da terra, el di questa cilà nostra, con taia lire 500 di so’ beni, si non di la Signoria nostra ut in parte. Ave ... di no,... di si, et fo presa. Fo telo poi una suplicalion di Agustin da Bri -gnau, fo nostro condutier, preson a Verona, ma è qui zà mexi zerca 40, et di sier Andrea Dandolo qu. sier Polo, fu provedador a Legnago, è preson de i ninnici in Verona zà mexi 30, et dimandano per contracambio loro do fradclli dii vescovo di Lubiana è in li Cabioni, nominati Nicolò el Micbiel. Et perchè al presente per qualche rispelo la Signoria non voi darli, è restati, che li dili do siano cavati di Cabioni dando segurtà non si partir di questa terra con piezaria dii conte Nicolò da Colalto di San Salvador el domino Zuan di Strasoldo soi parenti di ducali 6000 in caso diti do si parliseno, di pagar eie. E a questo modo lui Agustin da Brignan non tornerà in preson o lui Andrea Dandolo sarà liberalo. Et per i Consieri fu posto concederli quanto dimandano^; ma fo alcuni volse rispelo, et non fo ba-lotata. Fo leto poi una letera dii vescovo di Trento nominato Bernardo, data in el castello dii Boti-consejo a Trento, a dì 13 Novembrio, drizata a la Signoria nostra, latina. Come la Cesarea Maestà li ha da cargo di contracambiar prcsoni eie., e cussi è contento far il contracambio di alcuni è lì a Verona con alcuni todeschi è in li Cabioni, ut in litteris. Et fu posto, per li Consieri, far il dito contraccambio di 30 presoni è in li Cabioni con 23 di noslri è a Verona, et leti tutti ut patet, tra li qual uno fratello di missier Janus di Campo I'regoso, canonico, fo relenuto in loco dii fiol di missier Janus, per il qual slè segurtà. Item, uno Uuberto Grimaldo fo preso conlestabele in Lignago. Adesso, che fin do zorni si aspela la paxe, che tulli li presoni sarà lassati hora si meta questa parte, unde il Dose e la Signoria, per esser l’hora larda non li lassò compir, e disse si diferiria a meler questa parte a un altro Consejo, et licenliò il Pregadi a hore... di noie. Scurtinio di do Oratori al Signor turco, con pena, con ducati 140 al mexe in le terre dii Turco. Sier Zuan Paulo Gradenigo, fo luogotenente in Cypri, qu. sier Justo . . 36.116 Sier Alvise Pisani procurator, savio dii Consejo . . .......18.132