351 MCCCCCVI, GIUGNO. 352 Noto, ii dì 8 zugno, a Padoa el reverendo domino Hironimo Barbarigo, primocierio di San Marco, si convellià in jure canonico, et fece publico convento, prànso etc. A dì 12. La matina l’orator dii re di Hongaria, nominato Bot Andreas, bau di Croalia, con una bellissima compagnia, fo in colegio, acompagnato da alcuni patrieij, che fo mandati a levarlo. È alozato a San Zorzi ; et siete assa’ in colegio. La conclusion, e voi il resto di danari che ’l dia aver da la Signoria nostra, juxta li capitoli à ducati 30 milia a l’anno; et parlò zercha la refazion di damni fo fati in Dalmate etc. Il principe li usò bone parole, et ditto si consulteria e responderia. Al qual fo fato presente di robe di manzar ctc. È con lui il conle Michiel di Frangipani, vestito con caxacha d’oro. Da poi disnar fo pregadi. Et fo letere da Milani di Lodovico Bianco, fo fradelo di Lunardo Bianco, era secretano nostro lì. Avisa, come, a dì 8 de questo, suo fradelo Lunardo sopra dito, in uno zorno, per non esser ben sano, era morto. Questo fo fiol di Piero Bianco, secretano nostro, fidelissimo ; et per li meriti paterni, fo dato li ducati 200 al fiol predilo, e tolto ordinario a la canzelaria. Di Spagna, di sier Vicenzo Querini, dotor, orator nostro, date a le Grugne, a dì 19. Come il re di Spagna havia mandato a dir al re di Chastiglia, voleva venirlo a visitar, et abocharsi insieme; et il re li à risposo non vegni ancora, perchè le soe cavalchalure non erano zonte, e non li saria di ho-nor che ’l padre venisse dal fiol ctc. Item, molti baroni, videlicet don Hemanuel, voria che ’l re di Chastiglia non parlasse al suosero, perché non si acordaseno; altri voria fosseno d’acordo. E soa majestà alde tutti ; quid erit si saverà. Poi la raina, molte terre voria le investiture e confirmatiorn dii juramento; e lei non voria far 0 senza esser stà col padre, col qual non si vedono, si non la note, per le frequente visitatione. Item, che quotidie vieneno li grandi di Chastiglia a inchinarsi, et il ducha di Medina Celi si à mandato a scusar, per esser lontano, pur veria a lei. Di sier Francesco Donado, el cavalier, orator nostro, non fo letere. Item, el predito sier Vicenzo dimandò licentia, dicendo più non passerà il il mar de Spagna. Item, come il re à ’uto Casaza, loco di mori in Barbaria, de importantia, per intel-ligentia havia dentro con uno capo moro ; et à ’buto il dominio e posto 300 homeni dentro. Da Roma, di l’orator nostro. Come l’orator di Franza à rechiesto al papa voi Air do cardinali, a compiacéntia dìi roy, il fradello dii Cardinal Roan e di monsignor di La Trimolia. Item, il legato di Pe-rosa à reeleto li X di la balia e oficij, che prima Zuan Paulo Bajon li feva, il qual tace prò nunc. Item, il zeneral olim di frati menori da Mella, per querelle date è fuzito di Roma, ito a Napoli e de lì va in Franza, o Spagna, per mar. Item, come a di. . . sier Hironimo da cha’ Ta-iapiera, quondam sier Quintin, tene le conclusion in chaxa dii Cardinal Grimani. Et il Cardinal, episcopo di Urbin, disputò contra una, dicendo l’era cre-ticha; il Cardinal Grimani la mantelle, et vinse; et cussi, a dì.. ., il papa lo dotoroe. Di sier Hironimo Contarini, provedador di 1C2 V armada, date in Alexio. Come era venuto lì, juxta i mandati etc. ; et havia inteso, che le 7 fuste turchesche havia combatuto in colfo una nave, non sa si era venitiana, o ver francese, la qual si ha difeso; et quelli di la nave à morti 120 turchi di le fuste etc. Di Zara, di rectori, sier Hironimo Barbaro, dotor, cavalier, conte, et sier Bortolo Marin, capitanio. Di l’adunatiom di Bossina di turchi 800, per explorar mandati, qualli hanno visto etc. Fu posto, per li savij, dar licentia a sier Vicenzo Querini, dotor, orator nostro a presso il re di Chastiglia, che, tolto bona licentia da soa majestà, el vegni repatriar ; fu presa. Fu posto, per li savij tutti, che ’l colegio babbi libertà di disiar, o di vender la barza granda, è a Poveja, di la qual fo capitanio sier Andrea Loredam, come al colegio aparerà ; et fu presa. Fu posto, per li consieri, dar il possesso di Santa Maria di Garda, ducati 1200 a l’anno, a quel di Zanetis. Contradise sier Marin Zustignan, savio a terra ferma, dicendo I’ era rebello di questo stado, e di nation mantoan, licei si chiami brexan, e quel che tene la mojer dii capitanio di le fantarie, quando el ducila Valenlim la fece rapir etc., et altre oposi-tion. Li rispose sier Antonio Trun, consier, e cargo mollo sier Marin Zustignan, dicendo el fa a requisì -tion di altri, con promisioni etc., perchè li ha promesso pension su questo beneficio per Orssato, so fiol ; e fè lezer alcune letere private di Roma etc. Poi andò su sier Marco Antonio Morexini, el cavalier, procurator, savio dii consejo, dicendo non si li dovea dar il possesso etc. Andò la parte, sier' Piero Duodo, consier, si tolse zoso, il resto la messeno : ave 14 non sinceri, 61 di sì, et 84 di no; et non fu preso. Fu provi sier Bernardo Boldù, di sier Filippo, patroni di la galia dii Zafo, mena pelegrini in Jeru-