69 SIDXV, SETTEMBRE. 70 »¡mici erano venuti a Lignago, zoè Bernardin Calde-raro con G0 cavali et 200 fanti, e inlradi dentro, dove i1 quel locho si leniva per la Signoria nostra perchè spagnoli l'abandonono, et parte di fanti era dentro fo morti, prie fuzileno e parte si bulono in l'Adese c si anegono; sichè i minici l'hanno reauto. È da saper, a Monlagnana è ritornato, di bordine dii Colegio, il proveditorera, sier Hironimo Avogaro, lino vi vadi sier Zuan Francesco da Canal qu. sicr Piero podestà electo, qual è suo cugnado. Ì8 Gionsc le letere di campo, dii capitanio ze-£ neral, di 8, horc 12, a Soresina, che manchava, [ (piai ho nolado di sopra. FAiam li provedilori zene-s rali scrisseno il suo camino e l’andar loro ad alozar . in Crema, etiam per esser a parlamento col signor a Renzo, et veder il numero dei fanti è in Crema. Vene in Colegio, acompagnato da alcuni doclori ® et ad ri, et numero 8 zcntilhomcni che fo mandati a levarlo a San Zorzi, il reverendo domino lo arziepi-scopo Gnesnensis orator dii re di Poiana, qual andò zà pii) mexi in Roma a dar ubedientia al Papa, e li fé’ una degna oratione. È homo di età anni... vestito da episcopo, con capuzo di color rtiosa sccha ; el qual volse audientia secreta con li Cai di X, et siete mollo dentro, et disse.......... Da poi disnar, fo Colegio di la Signoria et Savii, a requisition di sier Bernardo Barbarigo el consier, per aldirlo di le cosse di Candia, e zerli aricordi el dà di mandar a tuor legnami da far inagieri di galia I per l’arsenal, con nave, over farle in Candia da la Suda condur, e altre soe opinion. Fo molto longo. Di campo, ni di altrove nulla era di novo, so-lum letere di Ruigo di sier Donà da Lcze podestà et capitanio, ha de li, il duca di Ferara esser andato con pochi cavali, dà fama a sparvier, ma si dice a Manloa, a consultar col cugnato Marchese. Fo expedilo letere a Roma, per Colegio, con sum-marii dii nostro campo; et cometon a l1 orator vadi col Papa dove el va. A dì 13. La malina, di campo nulla era, che le le-tere erano molto desiderate, et maxime di oratori nostri apresso il Re, che di.....dii mexe in qua non è alcun aviso suo. Vene l’orator di Pranza, al qual fo leto le letere di G, 7 et 8 di Roma, e dii mal voler dii Papa verso il Cliristianissimo. Di Padoa, di rcctori. Come haveano, jusla le letere scriloli, lato 300 fanti novi per custodia di la terra, e datoli danari, e posto sotto...... Da poi disnar, fo Consejo di X con la zonla et 38 * Procuratori. Vi fu sier Luca Zen procuralo!’; mancò sicr Andrea Corner, è di la zonla, per esser cri sera morlo, et l'ultimo Consejo di X fo in dito Consejo, di età di anni 80, sebieto et bon patricio. Et fo dito, questo Consejo di X era per cosse importanti, zcreha il Slado, o fusse perchè a la zonla si dice li vechii cazerà e romagnirà chi darà danari, overo per far provision a certo numero di zcntilhomcni poveri, chiamali sguizari, quali, come un riman, va a caxa loro et se li convicn dar danari, chi dà s. 40, chi 30, chi 20; e sono questi assà numero, et dentro so intendono insieme, chi voleno far rimaner si cavano la bareta, chi cazer si tocano la barba, hanno li capi tra loro capitano et consieri, e uno suo canzelier chiamalo Alvise.... e di questi è stà fato richiami nel Consejo di X a li Capi, si fazi provision. Tamcn, con cflelto sono poveri et non hanno da viver, et legno non sia alcuna intelllgentia fra loro, solum a a chi roman andarli a dimandar bonaman, e dii vender voxe, si fa a la scoperta più che mai, nè si varda leze ni altro, imo sì questi luol alcun, bisogna pagarli : l’è vero, adesso per i danari chi voi esser tolti è tolti. Fo leto una parte mollo grande zercha quelli hanno promesso danari in Gran Consejo, rimasti et cazuli, et non hanno portalo : che se in termine di zorni. .. non barano exborsato il promesso el integralmente, ipso facto siano fuora e fali in loco loro e publicali di la soia hanno fato, e privi per do anni di olicio et beneficio e rezimenlo.con altre pene. La qual non fu balolada, et fo ditto si lassi passar Domenega, et poi sarà messa e presa. Gionse, a bore 22, uno messo dii conte Fedrico da Bozolo, con lelerc sue di .'.drizale a la Signoria nostra, date a . .. ., qual manda letere dii capitanio zeneral nostro, che a lui l’ha indriziale aziò le mandi segure. Etiam lui scrive spagnoli tulli esser passà Po alozati verso Piasenza, et manda una lelcra di uno suo è in campo dii Chrislianissimo re, qual li scrive di.. . da . ..., la conditone di dito campo et ogni cossa menutamcnle ; come l’ha lanze 2GOO, et lan-zinech 26 milia solo il ducha di Geler, et altri 9000 sollo Piero Navaro, di altra sorta fanti e cavali li-zicri . . e una grossa banda di arlellaria, et il ducha di Savoja li ha mandalo 4000 fanti, et il marchese di Monferà 4000; sichè in tulio è da fanti 50 milia. Dii capitanio zeneral nostro, fo letere, date 39 a Soresina, a dì 9, Ime 18. Come era zonto Martino suo da Pavia, el diloli havia parlato al Chrislianissimo, et quello Soa Maestà li havia dito si spengi