207 MCCCCCV, AGOSTO. 208 xandria, nominato Ameto Bubacho, etiam uno Ali Meseleti, similiter uno Radeidin da la doana, et Fi-lipo da Pareto, consolo di catelani, qual à procura ogni male contra la nation nostra. Ve li habiamo ari-corda, a zio in tempore opportuno adoperati li a-mizi, et perseguitiati li nimizi con ogni inzegno vostro. 92 Dii mexe di avosto 1505. A dì primo. Introno a la banclia do consieri nuovi : zoè, dii Castello, sier Pollo Pixani, el cavalier, et sier Hironimo Donado, dotor, di canarejo, venuto l’altro eri oralor di Roma, et ambedoi compagni di calza, et 3 cai di 40 ; et cai di X : sier Michiel Foscari et Batista Morexini, et sier Francesco di Garzoni, questi do novi. Fo retenuto, per diliberation dii consejo di X, Zuan Pier" Stella, secretano, venuto di Roma con sier Hironimo Donado, dotor ; et questo per letere fate etc., come li altri secretarij, et fo messo in colegio di le biave. Tochò la examination al colegio scripto di sopra, videlicet: avogador, sier Zorzi Pixani, dotor et cavalier, sier Zacaria Dolfin, cao di X, sier France co Bernardo, inquisitor, et sier Hironimo Donado, dotor, consier, in locho di sier Alvixe Michiel, era ussido ; et cussi questa matina fo colle-giado, et iterum fo expedito poi di colegio. Vene letere di Soria, per una nave di Manolessi, di 30 aprii. Come nostri merchadanti erano pur retenuti, ma fevano facende per il paese ; et che Sophl prosperava in quelle parte, et havia auto Bagade, terra molto famosa. Item, che le sede si havia reaute, manchava mandarle a cargar; tamen dii Chayaro si à più fresche letere, videlicet di... mazo. In questi zorni sequite molion di peste in la terra, che morite in caxa di sier Piero Contarmi, di Val San Zibio; et per li provedadori sora la sanità fo fate molte provisione et serato la caxa etc. Et a Padoa la peste lavorava; et per li rectori, sier Alvixe da Moliti et sier Anzolo Trivixan, fo provisto ; et ne moriva ; et andava a Lazareto de amallati in questo zorno, da X al zorno ; fo posto gran guardie al Portel- lo. El principio fo da’ zudei, li qual fo serati. A Ferara era grandissima peste, tuta via il vicedomino vi era. Da poi disnar fo pregadi, per expedir la comis-siom di Alvixe Sagudino, eh’ è a Zara, el qual va al soldan, secretano. Di Roma. Come le zente dii papa erano andate a uno castello, ditlo Santo Anzolo, el speravano di averlo per acordo, et el dominator dii loco era morto senza heriedi, et per esser feudo di la Chiesia, il papa el voi, el li parenti dii defunto, Orssini, pierà acordo. Item, certo numero di gente dii papa erano andate verso Fani, per sedar un desturbo seguito tra quelle parte; el par, il papa vogli insignorir il prefeto, suo nepole, di quel loco di Fan. II signor Bortolo d’ Alviano era per venir con le zente verso Siena, pur a soldo dii gran eapetanio. Di Napoli. Come iti quel regno spagnoli haveano posto a sacho uno castello, chiamato Castello a Mar, per bisogno di le page ; et il gran eapetanio era cavalchato versso lhoro per sedar; et pur francesi tenivano Coversano. Il signor Prospero Colona era partito di Napoli per Roma. Di Franza, date a certo loco. Come il re, era a 92 * Tors a’ soliti piaceri, atendea a la pralicha di lo aeor-do con Spagna; et era aviso di Portogai, di le cara-vele se aspetano de India, che partiriano preste. Di Cypri, di sier Riero Balbi, di 27 mazo. Come è aviso Sophi prosperava im Persia, et à ’uto Bugade. Item, era venuto le cavalete in Cypri, e no-cerà a li gotoni. Da Corphù, di sier Nicolò Pixani, baylo, et vice eapetanio, di X luto. Come numero di turchi erano per venir vicinia la Parga, per redur a obe-dientia dii signor quelli albanesi ; et che turchi soli-zitavano di conzar le galie grosse, sono a Modon, per condurle in streto. Di Ravena, di sier Jaeomo Trivixan e sier Zulian Gradenigo, rectori. In soa excusalione di la letera li fo scrita per colegio, che non avisavano li successi di quelle parte etc. Fo intrato in la materia di la commission. Parlò sier Polo Trivixan, el cavalier, savio dii consejo, per la so opinion, et poi sier Andrea Venier, savio dii consejo, per la sua. Et per esser I’ hora tarda, fo rimessa a doman ; molti voi parlar. Adì 2 avosto. Si ave aviso, per letere dii Zan-te, come andando uno gripo in Barbaria, sul qual era sier Hironimo da Mosto, quondam sier Andrea, andava ini Barbaria, et sora Cotron fo combaluto da fuste, si judicha quelle di Malta, et da una bombarda fo morto el dillo sier Hironimo, et il gripo scapolò, et era ritornalo al Zante. Da poi disnar fo pregadi. Referì sier Hironimo Donado, dotor, venuto orator di Roma, sapientissime; et di la obstination dii papa zercha el ve-scoado di Cremona. Poi introe in la commission sopraditta. Parlò