161 MDXV, SETTEMBRE. Et sua excelentia liaveva expedi molli schiavi per solicitar el lavorar di le galie, et che tamen per esser numero grande, le non potria esser in ordene per questo anno. Ch’el era intra fuogo in un magaseli del Signor, di le monition, nel qual erano molle gomene da galie sotil et bastarde, che tutte sono brusale. Che per el romor fece li janizari ne la .... per avanti la excelentia del Signor lo hebe molto a male, ne fece albora allra demonslralione : bora essendo venuto suo fiol in Constantinopoli, sua excelentia mostrò esser mollo turbata verso tulli i suoi schiavi, et passò in Natòlia, dove siete cinque zorni a la caccia; et che da poi ritornato, sua exceleulia ha fallo più zorni Porta rebufando cadileschier el altri bassa, non si lassando intender altramente, el che sua ex-celcntia, tandem, mandò a chiamare a l’Agà de’ja-nizari, cum dire che dovesse congregare lutti i compagni, el dirli ch’el era disposto voler ne lo man tuli janizari che fecero lai manchamcnto in la.....et cum questo eazò via lutti i bassa, cum dir che non dovesse venir più a la Porla. Et che lui immediate ussì de Straglio et andò in un altro loco; et che janizari reduti insieme tra loro concludendo non voler dar alcuno compagno, cum dir che lutti quelli che feceno el manchamento erano slà traili el posti a le forleze perse del Sophi et a Ladulalh ; el che s’el voleva castigare alcun, el castigasse quelli erano slà causa. Et cussi esso Agà rispose al Signor, el qual non voleva altra risposta, dicendo el voleva castigar quelli erano slà la causa et quelli hnvevano fatto el mal, et che i dovesseno accusare. E cum questo; l’Agà di janizari ritornò a li compagni, li quali, stali insieme, se risolseno di accusare, et cussi l’Agà de janizari, de comision de tulli i compagni, andò da sua excelentia et disseli il lutto. Et a dì 18 del presente, sua excelentia feze Porta, et mandò i so’ homeni de-puladi, el fece ligar le man al magnifico Peri bassà, et al magnifico Boslanzi bassà, ai Cadilescher et Se-guman bassà, che è capo de janizari mille e sopra tutti de la casa del Signor. Sua excelentia fece taiar la testa a Bostanzi bassà, al Cadilescher de Turchia et al Segunan bassà, et liberò , el magnifico Peri bassii con desmeterlo de 1’oficio; et ch’el restava solamente a la Porta el magnifico.....Bassà, qual è in summa gratia del Signor. Che sua excelentia aveva expedito suo fiol cum acreserli soldo de ducali venti milìa, et havevalì dato la stantia de la.....de la qual non si contentando, li ha dato Mangnesia, ch’el haveva per avanli. Per letere de 25, se ha ch’el foco se apicò in Co-1 Viarii di M. Sanuto. — Tom. XXI. stantinopolì in la circumstantia del Bescstcm, et ha brusato quello cum forsi allre case 1000, et che tulavia andava brusando, et che non si poteva credere el danno seguito, tanto era sta grande. Per letere di 26, ch’el haveva differito il partir dii messo per veder il successo del fuogo, qual lutto el zorno precedente haveva durà, et per liaversi accostò a le mura de la terra, non haveva potuto più procieder. Copia di la letcra di sicr Nicolò Zustignan OS1’ bay lo a Constantinopoli, scrita a la Signoria nostra, trata di zi fra. Nara di l’inccndio grandissimo seguito de lì. Da poi strila la alligata, se apicò el foco in Con-stantinopoli in lo circumstantie del Besestem, et ha brusato quello con forsi allre case 1000, el tuttavia va brusando per esser fortuna et vento. El danno seguito non si pò creder, perchè in esso Besestem et eirconslanlie era tuia la mcdola over sugo di le fa-cultà di questo loco. Si parla variamente. Cui ha opinion dii danno sia per molta summa ; cui per inanello de do miliona non è, maxime per le controversie tra el Signor el janizari, tulli questi zorni, ognun per dubito de Ihoro haveva tracio de le sue caxe el meglio havesseno et messo in salvo in esso Besestem, parendoli che in quello caso dovesse esser securo. La nalion fiorentina si calcula habia de danno più di ducati 50 milia ; la nostra pochissimo imo niente quasi. Idio restauri chadaun et basta. Data in Pera a dì 25 Avosto 1515. Da poi scripto, si è difcrilo il parlir dii messo per veder il successo del foco, qual tutto cri andò brusando; che per aversi aeoslà ne le mure de la terra, dove più non ha potuto scorer, lì è restalo. È il danno seguilo de questo hrusamenlo inexlimabile. Non è homo che possi judichar il danno seguito de questa arsione, nè mai in ricordo de alguno seguì un simel danno in questa parie. Se altro seguirà, Vostra Serenità sera advisata. Dala in Pera a dì 26 Avosto 1515. (i) La carta 92 * è bianca. 11