201 MDXV, OTTOBRE. 202 109 A di 3. La matina fo letere di Boma di Vo-rator nostro, di 28, 29 et 30. La conclusione, è il Papa aver sotoscrito li capitoli con il Cristianissimo re, et il Tricharico era ritornato dal Re. Et va scorando il Papa cussi; el qual (par) vogli venir a Bologna; e altre particularità, sicome quando sarano lede in Pregadi ne farò mentione. Le qual letere ozi fu lede in Colegio con li Cai di X, mandati li altri fuora. Vene l’orator di Ferara et monstrò letere del suo Ducha, di eri. come spagnoli erano a Castel san Zuanne in bolognese et toleva la volta per ritornar in reame ; le zente pontifìcie alozate lì vicino a Bologna. Da Milano, Pietro Navaro atendeva a ba-ter il castello di Milan, et feva grandissimo frutto et sperava omnino di averlo. 11 Principe ringratiò molto esso orator di questo aviso. Di campo fo letere, do man, di primo hore... et hore 3 di note. Come il capitaneo zeneral è stato mal forte, et questo perchè il stercho li era intrato in la vesiga, adeo con bagni di olio e altro che li è sta fatti per li medici di Bergamo zonti, à fato andar quella materia ne le budelle et à fato poi operatone grandissima, che è andato assai, sichè tiensi sia scapolalo. Ha auto grandissimo mal. El qual tutto el zorno diceva a sier Domenego Contarmi provedador zeneral, con el qual stava vo-lontieri, che non si doleva di morir, ma del tempo ch’el moriva, eh’ era di recuperar il Stado a li soi signori, con parole che monstrava la grandissima fede et amor portava a la Signoria nostra. Scrive dii zonzer il signor Theodoro in campo con la sua compagnia, e li francesi erano a Cremona zonti, et sariano subito lì, et voleno el dì sequente, stando meglio esso capitanio, consultar quid agendum. In Verona hanno aviso esser 2500 fanti ; in Brexa 1500 fanti et li 100 cavali di spagnoli, che ultimate veneno. 11 signor capitanio à scrito al marchese di Mantoa, aver inteso che spagnoli zercano far ponte sopra Po sul suo a Sacheta e passar di qua : perhò non li voydar passo ni ajuto alcun, et consideri ben a chi fa oltrazo; con altre parole molto ben ditate. Scriveno essi provedadori zenerali altre particula-rità, ut in Utteris. Di Crema, lettere di sier Bortolameo Contarmi capitanio et provedador, di 30 Septembre. De occurrentiis. Noto : ha posto provedador in li Urzi nuovi, sier Nicolò Boldù di sier Hironimo. 109 * Da poi disnar fo Consejo di X con la zonta, el fo leto le letere di Roma di 30 et altre letere eie. Fo fato cassier per 4 mesi sier Piero Budoer qu. sier Albertin dotor, et sopra le artellarie, sier Almo-rò Donado qu. sier Piero. Fo parlato di danari, zercha quelli hanno promesso et restavano a dar in tutto ducati 24 milia. A dì 4. Fo san Francesco. Reduto il Colegio, non fo letere alcune; et leto letere de Cypri venule con queste nove, de occurrentiis, et fo terminato certissimo li oratori vanno al Cristianissimo re si parlino Luni et vadino solicitando il camin suo. Et licentiato la Signoria per esser ordina far Gran Consejo ozi, et il Principe andato a caxa per non vi esser da far, et ordinato letere per campo et danari mandar per corieri in basteli in oro, o come meglio si potrà. Vene sul tardi letere di campo da Gedi di provedadori zenerali, di do hore, tre di note qual fo lete. Et inteso come il signor capitanio zeneral stava malissimo, sichè la sua vita è molto pericolosa, et è inquieto nè si voi lassar governar, adeo è in pericolo grandissimo più presto de morir che evader. Si vede esser crevado et il stercho andar per la vesiga, adeo li medici fanno mal pronostico suo; la qual cossa seguendo, saria grandissimo disturbo a lo e-sercito et alle cosse nostre ; et altre particularità ut in Utteris. Avisano monsignor il gran Bastardo di Savoja, con le zente francese venivano in campo, erano a Cremona, et acordato col castello dimandar a dir al viceré di Napoli che lo soccorri, aliter, non venendo soccorso, si renderà al Cristianissimo re. Di oratori nostri, sier Marco Dandolo, sier Piero Pasqùaligo doctori et cavalieri, fo letere di Pavia, di ... et erano drizate a li Cai di X una et una a la Signoria. Et se intese prima a bocha, si havia auto Belenzona che leniva sguizari, manchava il castello et francesi li erano per averlo. Item, per letere, a Milan Piero Navaro havia fato una cava al castello che si poteva intrar 50 homeni dentro, et continue bombardava; sichè speravano di averlo. Item, non era zonto lo acordo col Papa ancora, ma il Re l’aspetava; et coloqui auti con la Ma-jestà regia come in letere apar. Et quelle letere fo porlate per Zuan Gobo corier, ricevuta di quelle scrite per il Consejo di X, et erano in zifra et fonno trate da poi disnar le altre. Vene uno noncio dii signor Renzo da Zere chia- 1 mato.....con letere di credenza date a dì.. a .. El qual venuto in Colegio questa matina, hessendo il Principe, disse come il suo signor si ricomandava a questa Illustrissima Signoria et era perpetuo servi-tor, et non conosceva haver fato cossa cativa a quel-