117 MDXV, SETIEMBRE. 118 Gran canzelier, e tulio il mondo laúdete. Ergo satis. Heri, da poi disnar, fui sopra loco, et vidi gran copia di corpi morti, ma non vulsi intrar in certe case, le qual ancora ardevano, dove era brusato gran copia di sguizari ; tamen veramente è stala gran strage. Vien laudato il Re sopra tutti li altri; similiter il signor Zuan Jacopo. Quel povero vechio, da l’hora che principiò el fatto d’arme fino a la fin, mai se cavò l’elmo de lesta nè smontò de cavallo. De’ nostri, ancor che tutti liabino veramente porlato ben et recuperato l’honor, che veramente tutti li adorano et zenle d’arme e lanzinecb, tamen in particular Basilio da la Riva con so fradelli, come sempre ha fallo; se ha portato excelentissime Malatesta Bajon, mis-sier Cosmo, et infiniti altri. Da novo, missier Zuan Jacomo hozi ha mandato un suo trombeta con una letera a queli da Milán exortandoli a darse al Chri-stianissimo etc. qual fo da sguizari che sono a le porle menato in Castello dal Duca, fo quasi apichato. Tandem el Ducha, credo per non far mal a la sua terra, bave le letere, e fatto consulto, ha deliberalo darse in man del Christianissimo; donde credemo si haverà oratori in campo. El Ducha, per relation del ditto, feva fattelo, et questa note si dize die fuzir. Speramo doverlo prender, et forsi nostri haverano questo honor, che senza dubio un di nostri capelleli vai per 4 de sti so’ arzieri. A Milán se dize poder esser morto da zerca 10 milia sguizari, et quasi 4000 ferid i. Data in Marignano, a dì 15 Settembre 1515. 67 Exemplum litterarum ad Cristianissimum Ecgem Francorum. Beri, per Io illustrissimo capitaneo nostro generai, ne fumo mandate le Immanissime et affecluose letere de Vostra Cbrislianissima Maestà, date apresso Marignano a diece de l’instante mese; et benché siamo certi de la perfectissima volunta tiene Vostra Cbrislianissima Maieslà verso il Slado noslro, pur il sentirlo, et la replicalion factane per ditte sue, ne è stata jucundissima et acceptissima, et ne rendemo amplissime action di gratie a Vostra Cbrislianissima Maiestà, certificandola che sempre perseverano in la constantissima sententia nostra de esser unitissimi el observantissimi de Vostra Cbrislianissima Maieslà. Existimamo che ogni prosperità et felice successo suo sia medesimamente nostro, et peròsw^ra quam dici jìossit ne sono sta grate la oblation facta per lo illustrissimo signor capitanio nostro predicto de ordine et commission nostra a Vostra Maieslà, la qual pò esser ben certa che Lei propria non tien maior desiderio de l’bonor et gloria sua de quello tenemo nui, perla salute et prosperità de la qual facemo continuamente pregar el noslro Signor Dio, et con Pajulo suo speramo prestissimo sentir bono et honorevole exilo de la impresa, con gloria immorlal de Vostra Cbrislianissima Maieslà et beneficio del Slado nostro, suo oplimo et special amico et aleato. Data in nostro Ducali Falatio, die 18 Se-ptembris 1515. Alia littera ad eumdem Christianissimum Regem Francorum. Sapemo che con Vostra Cbrislianissima Maieslà non è bisogno usiamo troppo parole in dechiararli quanto sii stà il gaudio singular el la incredibil contenteza de l'animo nostro, intesa la felicissima nova de la celebre et gloriosa giornata, ne la qual quella ha conseguita tanlo honorevolissima victoria el a- 67 * quislata Iriumphante et gloriosa gloria, però che Lei, che benissimo cognosce la disposition el immulabel proposito de tulla la República nostra, gli è cornper-lissimo che alcuno non po’, nè die aver reccputo maior piacer nè maior letitia de nui. Ben lanlo più ne è stala jucunda et acepta, quanto che lo illustrissimo signor capitanio zeneral con lo exercito nostro se n’è ritrovato, et facle effectual denronslra-lione del valor et animo suo conforme al desiderio noslro et de satisfateti de Vostra Christianissima Maiestà; il che tenimo per certo babbi voluto e cussi disposto succedi la Divina Maestà, per comprobare con li effetti quanto sempre balliamo ditto et allumato de la reverente et aflectionala observantia ha-verno et baveremo perpetuamente a Vostra Christianissima Maieslà. Ma sopra ogni altra cosa, n’è stà jucundissimo aver inteso quanto magnanimamente et con che intrepido et cesareo core Vostra Maieslà Cbrislianissima se babbi deportala in quella travagliosa el pericolosa balaglia tra tanti ferocissimi inimici : se congralulamo adunque con Lei, e se ne ale-gremo con nui medesmi de questa felicissima et memoranda giornata, et speramo con lo ajuto de l’Onnipolenlc Idio che, olirà prestissimo, lutti li altri successi sorlirano quel votivo fine ch’è il caso et desiderio comune; et con quella honorevolissima forma che meritamente ricerca et la grandeza de le innu-merabel virtù de questa Vostra Cbrislianissima Maestà, el la iusta causa sua, et nui sui perpetui et specialissimi amici et alliali, la supererà etiam per ma-