525 Item, scrive è venuto la risposta di sguizari colega-di al Cristianissimo re, a li qual il Gran contestabile havia mandato a dimandar 7000 per l’impresa di Brexa e di Verona. Li hanno risposto non poter venir contra l’Imperador per letere el tien; ma ben, volendo esso Iniperador mover guera a qualche altra terra di la Signoria o dii Cristianissimo re, vegni-riano ajutarli etc. Item, scrive è stà retenuto lì a Milan domino Ippolito da Gambara, fo fiol dii signor Zuan Francesco, ha per moglie una Palavicina. Et seore pericolo di esser brusato da questi francesi che il slado di Milan governano. In questa matina,per letere di Chiosa, eri, avendo inteso il zonzer lì di l’orator novo di Franza, monsignor di... vien a star qui e monsignor di la Inchiesta eh’è qui partirà per non li comportar l’ajere, fo mandalo alcuni zentilhomeni contra a San Spirito, et condurlo a la caxa di l'abitatimi dii primo in calle di le Rasse a ehà Dandolo, e preparatoli il disnar per l’ofizio di le Raxon veehie ; et cussi vene avanti nona. Da poi disnar fo Pregadi, et fo leto le letere di Corfù, di 13, di Rongaria, di campo, di Vicenza, di TJdene, e di sier Andrea Trivixan el cavalier, va orator a Milan, di 14, da la Cha’ di Copi, 20 mìa apresso Modena. Come va al suo camino etc. Item, di Ferara, la ruina di Isabella di Napoli etc. Fu posto, per li Savj, donar a monsignor di la Inchiesta orator dii Christianissimo re, qual torna et va dal Re, tre veste di seda braza 26 l’una, videlicet veludo lionato, damaschin cremisi et veludo negro, ut in parte, et fu presa ; poi azonto una altra per Colegio. Fu posto di far li Savj di ordini, quali compieno per tutto Marzo, sichè antizipano il tempo, perchè alcuni zoveni procura et vorano provar la età con danari, però si fa cussi presto. Et preso la parte sopra vene letere di campo et di Milan et di Vicenza, et fo rimesso a farli uno altro Pregadi. Fu posto, per li Consieri, Cai e Savj, scriver a Roma a l’orator in recomandazidn dii reverendo domino Lorenzo daLeze prothonotario. Fo presa: 158 di si, 34 di no. 307 Fo leto le letere del Christianissimo re zercha le 12 galie el voi, et posto per li Savj d’acordo, che per il Serenissimo Principe nostro sia risposto al suo orator senio contenti di dargele, ancora siamo su grandissima spesa, per voler essere a una fortuna; et damo’ sia preso, Domenega proxima sier Sebastian Moro electo provedador di l’armada debbi meter bancho. Etiam meseno una letera a sier Zuan Ba- 526 doer dotor, cavalier, orator nostro apresso il Chri-stianissimo re zercha queste galie, scino contenti servir Soa Maestà et voy inquerir per qual impresa le voi etc. Et sier Francesco Foscari el cavalier, fo savio dii Consejo, fo il primo andò in renga, el aricordò in la letera si scrive in campo si dechinrissa el exorli il Christianissimo re a tuor l’impresa dii regno di Napoli, oferendoli le nostre forze etc. Rispose sier Cristofal Moro savio dii Consejo, che sempre si poi far questo etc. Poi parlò sier Francesco Bolani l’avoga-dor di comun. Et venuto zoso, sier Lucha Trun, fu savio dii Consejo, andò in renga, et laudò l’opinion dii Foscari, di scriver et exortar l'impresa dii reame. Rispose sier Alvise di Prioli savio a terra ferma. Andò la risposta a la letera: una di non sincere, di no 91, di Savj 99, e fo presa di do balote, e fo co-mandà credenza e sacramentà il Consejo. Di campo, da Lonà, vene letere di sier Andrea Oriti procurator, provedidor zeneral, di 16 et 17. Di consulti lati in campo, videlicet : primo parlò Piero Navaro, poi monsignor di Talagnì, poi il signor Theodoro governador nostro, poi monsignor di Lutrech, et che haveano infine concluso strenzer Brexa da 4 bande, et non star più su pratiche di accordo, con 12 pezi di artellaria grossa, videlicet canoni e colubrine et.....di minute, videlicet per per ogni grosso melerne numero .... : et però si mandi polvere etc. Di sier Piero Contarmi di sier Zacaria el cavalier, di 17, vidi letere. Come, li nostri sono a la montagna, hanno brusato tutte quelle valade de Stor e tutto Lodron, talmente che non hanno lassato pur una casa, e forlifichato sia Anfo, sono per ruinar dii lutto la forteza di Lodron. Et quelli dii contesta-bele Toxo da Bagnacavalo sono corsi sopra Lodron, et hano preso alcuni bestiami et sachizato quanto hanno potuto, ita clic tutto el paese fino a Trento de i nimici è in gran paura. De qui in campo si atende a pagar et redrizar quelle compagnie di fanti et homeni d’arme, aziò che habino causa de far el suo dover. El ha dito monsignor di Lutrech e il conte Piero Navara che, andando solo Brexa, la voleno dar sopra la sua testa in 15 giorni. Et scrive in zil'ra, che 307 * l’altro zorno ch’el signor Piero Navara scharamu-zando con quelli di Brexa, come per lelere di 12 scrisse, fo a parlamento con i soi capi, quali dissono che quando, olirà le page capitulate, lutti li soldati sono dentro fusseno aceptati soldati de altri, dariano Brexa, zoè data conduta ai capi, unde fo scrito a la Signoria e si aspela risposta, sì de Venecia come da MDXVI, FEBBRAIO.