129* ( 283 Mcceccvi, conzo con la Signoria nostra ; conclusive, l’orator de raro aut nunquam è col papa, ergo etc. Di Cataro, di sier Alvixe Zen, retor e provedador. Come à aviso, esser venuto comandamento di la Porta, novo, a quelli sanzachi, convicinano ben con subditi di la Signoria nostra ; e queslo me-demo si à ’uto per altre vie; etiam voi ben star con hongari. Di Corfù. 0 da conto. Di Alexandria, di sier Fantin Contarini, vice consolo, de di.......Come è stà cavà, di le nierze de’ nostri trovate in Alexandria, per ducati 20 milia, qualli il soldan li bavera a conto dii suo credito dii piper; e spera si adaterà le cosse; e aspelano il zonzer dii nostro secretano. Item, il soldan fa hoste contra arabi ; et manda uno orator al lurcho per le cosse di Soffi, qual par sia in acordo con Ali-dulli e prospera mirabiliter. Item, scrive di specie e cosse di Coloqut, ut in litteris; et che ’l soldan prepara armata contra le charavele di portogalesi. Item, de lì li formenti sono in abondantia. Fu posto una gratia di sier Nicolò Dolfim, quondam sier Vetor, debitor, pagi di prò’; et fu presa. Fu posto, per li consieri, per la expedition di sier Jaeomo Loredan, quondam sier Francesco, fo intromesso da li avogadori, come patron in Alexandria, che in le do quarantie sia expedito; fu presa. Fu posto, che l’ofieio havea li provedadori sora le stime di le caxe, qual fu casso, sia azonto a quelli sora le pompe. Fu posto, per li savij ai ordeni, le galie, numero 3, al viazo di Barbaria, con li modi consueti. Sier Piero Antonio Morexini, savio ai ordeni, messe l’incanto, con questo debino tochar la schala ... :, eh’ è cossa nova, per aver cussi richiesto a la Signoria et promesoli per letere. Parlò conira questa opinion sier Marco Antonio Calbo, savio ai or.Jeni ; li rispose esso sier Piero Antonio. Poi sier Marco Bolani, consier, parlò e intrò in 1’ opinion di altri savij ai ordeni ; demun sier Antonio Trun, savio dii consejo, parlò et messe de iudusiar. Andò le parie : 8 ave il Morexini ; et do volte balolà, di poche balote fu preso la indusia. Fo letere di sier Vicenzo Capelo, eapetanio di le galie di Fiandra, date a..........Avisa il suo viazo e navegar ; tamen è aviso più frescho, hanno patito fortuna ; e la galia capitaniti è in quel porto, e le altre do non si sa, si tien siano in Galicia. A dì 13. Fo consejo di X con zonta. A dì 14. Fo pregadi. l'.t fo introduto una sen-tentia, fata per sier Zuan Trivixan, olim provedador OEXNAJO. 284 sora i oficij, e compagni, vechi et novi, per numero 6, contra uno forestier, di ducati...., di certe biave promesse ete. Or parlò domino Rigo Antonio; li rispose esso sier Zuan Trivixan. E al primo balotar, fo 8 bona (sic), 23 bona, 46 taja; e fo tajà. A dì 15. Post fo audientia di la Signoria. A dì 16. La matina, in quarantia criminal, fata venir in colegio dal principe et Signoria, fo menato, per li avogadori, e lo menò sier Antonio Zustignan, avogador, sier Antonio di Mezo, fo exator a le cazude, absente, e fo condanato, sì come dirò qui di soto, di una aspra et inusitata condanasom. E andò do parte, 1’ una di esser cazudo a la leze di furanti, et questa posta per il principe; la qual fu presa. Ancora, per li avogadori di comun passali, sier Alvise Zorzi e sier Marco Antonio Loredan, in la 4.lin zi vii fo tajà certi privilegij, concessi ad alcuni marani habitanti qui, perchè voleno omnino sia exe-quita la parte fo presa im pregadi, videlicet marani non possino star in questa terra. Da poi disnar fo pregadi, per far 3 savij di terra 130 ferma, in luogo di sier Hironimo Querini, era nitrato avogador di comun, et sier Piero Marzello et sier Zacaria Contarini, el cavalier, che haveano refudado. Fonno balotati numero 41, el passò solum sier Zorzi Pixani, dotor et cavalier, ussito di avogador, qual havia titolo di savio di terra ferma, et altri non passò. Fu posto, per li consieri, dar il possesso di be-neficij havea domino Zuan Batista Zen, quondam sier Toma, cavalier, qual a Noventa fu morto; e questo, in execution di la expetativa ha di ducali 1500 soto questo papa. El fu presa, ave 23 di no; vai l’intrude ducali 500. Fo letere di Poma. 0 da conio. Item, da Napoli, di Andrea di Franceschi, secretano di l’orator nostro è a Roma,'qual fo mandato lì per cerle dife-rentie di subditi di Monopoli etc. Et scrive il successo; e come fo honorato, e mandato a levar, e andò dal gran eapetanio; et altre occorentie, ut in litteris. Di Cypro, di sier Christofal Moro, luogo tenente, et sier Polo Antonio Miani, eapetanio a Famagosta. Manda alcune nove aute di Damasco, sì di specie, come di Soffi etc. Item, dii ritorno di sier Antonio da cha’ da Pexaro, soracomito, stato in Soria con la sua galia ; e à conduto lì alcuni colli di specie, e riporta quanto è de lì di novo. Di Damasco, dii consolo, di 28 novembrio. Di successi di quelle parte; e come Beneramadan, i