415 MDXV, DICEMBRE. 416 fo conzà la parte, videlicet di tuorlo con ducali 1000 a l’anno per la sua persona, e vegni in campo, et 100 homeni d’arme, quando li porà far. E in quella opinion intrò li Savi do, e fu posta per tutti excepto sier Alvise Pixani savio dii Consejo e sier Marco Minio savio a terra ferma ; et ave tuto el Consejo. Fu posto, per li Savìi, una letera in campo, ut in ea. Presa. Fu posto, per li diti, una letera a li oratori nostri a Milan molto gajarda, persuadi il Re a voler far gajardamenle, aziò si babbi Brexa; è vergogna di Soa Majestà ; e altre parole ben ditade eie. Vene prima letere di campo dii provedador generai, da Castegnedolo, eh’è mia ...da JBre-xa, de 21, hore 19. Come erano levati di la impresa, cussi volendo missier Zuan Jacomo, perchè stando lì non erano securi da li nimici che vien verso Brexa e quelli sono in la terra, et haver mandato le artelarie nostre a la volta di Crema. 240' Item, i nimici pono intrar mò in Brexa al suo piacer ; et altre particularità ut in litteris. Et licentialo Pregadi a hore 5 di note, restò Consejo di X con la zonta, per lezer una letera, et steteno pocho. A dì 24. Prima la matina, 4 hore avanti zorno, se partì monsignor di Vandomo per Padoa con il altri soi ; ma restò qui so fradelo lo episcopo, el il fradelo dii ducha di Lorena. Hor dito monsignor di Vandomo, nel partir suo, accidit se impiò fuogo in alcune travi dove si cusinava, et sier Michiel Trivi-xan a le Raxon vechie era venuto X\,unde fo sluato, et fo grandissimo pericolo di bruxar la caxa dii Marchese e le altre apresso ; nel numero è la mia. Da Lodi, di sier Andrea Grifi orator, di 21. Come era lì zonto con la Cristianissima Majestà, e inteso il brasar di Valezo per i nimici ussiti da Verona etc., il Re si à molto sdegnato, dicendo voler andar in persona ; ma il gran contestabele ducha di Barbon, disse voleva andar lui et far etc. Si ave aviso, la galia di pelegrini, patron sier Marco Antonio Dandolo, esser zonta in Istria. Sier Francesco Corner di sier Zorzi procurator andò con dita galia, restò in Cipro, et fo a Barato, et vien con le galie di Barato. In questo zorno, la Signoria fo in chiesa a messa con il fradelo dii ducha di Lorena restato qui, et l’orator di Franza vechio e l’orator di Ferara et quel di Lorena e cussi ozi dito orator di Franza. Par-teno poi domati tutti per Cliioza. Ozi comenzono il Perdon in 4 luoghi in questa terra, di colpa e di pena. Prima a San Zane Polo, e dura queste tre feste e tutti li danari resta a la fa-bricha di la chiesa, e dura per uno anno in feste etc. Item, a San Zuan Lateran, ch'è lì vicino, e dura per tutto doman. Item, a li Carmeni et in la chiesa di San Moisè per tutto doman. A dì 25. Marti. È il zorno di Nadal. Il Principe 241 non vene in chiesa, ma ben la Signoria, vice doxe sier Marco da Molin el consier, et eravi il fradelo del ducha di Lorena e l’orator francese, et l’orator di Ferara, poi li patrici invidati al pranso. Non vi fu el Zudexe di proprio, perchè non vi va il Doxe; nè si porla spada, solum li 8 stendardi et le trombe et li scudieri dii Doxe. Et fu con la Signoria uno cava-lier novo, sier Sebaslian Contarmi qu. sier Seba-stian, fato per il re di Franza, con vesta a manege averte di zebelini di veludo cremesin. Da poi disnar, predichò a San Marco maestro.. da Muja di l’ordene di Frati menori, fradelo dii ministro. Vi fu la Signoria con li sopraditi, e poi con li piati andoe a vesporo a San Zorzi, juxla il consueto antiquo. Era vestilo il fradelo del ducha di Lorena d’oro e d’arzenlo, et cussi tolse licentia di partirsi da matina per Chioza con l’orator di Franza monsignor di... al qual fo dato li ducati 250 di presenti, et si partì. Et l’altro orator monsignor di la Inver-nada è indisposto. Di Padoa, fo letere di sier Piero Querini podestà e sier Hironimo da chà da Pexaro ca-pitanio. Dii zonzer lì monsignor di Vandomo, a hore una di note. Lo hanno honorado assai; smontò in Porzia. Lui capitano li vene contra con molli cavalli a Strà, et. li mandono assae torzi contra, facendo luminarie per tutte le caxe ; el qual poi volse andar in chiesa al Domo, et stete a la messa Dn hore 9 di note; poi si comunicoe, demun andono a zena. JEtiam in questa malina è stato in chiesa a udir le tre messe, et poi disnar voi cavalchar a veder la terra, et partirà ei dì sequente per Chioza. Noto : andò con lui sier Polo Nani qu. sier Zorzi et Zuan Batista Ramusio secretano interprete. Di campo, fo letere di Gedi, di sier Dome-nego Contarmi provedador generai, di 23, hore 6 di note. Dii levarsi di Caslagnedolo e zonzer lì con il signor Zuan Jacomo, et è li francesi altrove alozati, ita che sono mia 10 lontano da Brexa. Et esser nitrati in Brexa 500 boemi, et francesi hanno mandalo le artelarie a Cremona e nostri a Crema; sichè sono levati di la impresa; e altre particularità. Di sier Antonio Grimani, sier Domenego 241 * Trivixan el cavalier, sier Zorzi Corner el ca-