371 MDXV, clarissimo Griti, et li zonse 4 oratori dii Pontefice mandati a incontrar Soa Majestà, zoo lo arziepiscopo di Napoli, el vescovo Golona, el vescovo Orsino et il prothonotario Gozadino governadòr di liezo per la Ghiesia, et zonse etiam il magnifico Lorenzino de’ Medici et con lui el signor Renzo di Zere. Questa matina, el clarissimo Griti andò a visitare il magnifico Lorenzino, e da sua signoria e dal signor Renzo fu molto acharezalo. Da poi disnar, andasemo da la Majestà dii Re, el qual montava a cavallo, et esso Griti etiam cavalchoe con Soa Majestà fino uno mio largo di Rezo sempre rasonando insieme, dove tro-vorno do cardinali, Flisco et Medici, venuti contra Soa Majestà, li quali el mesero in mezo, et poi il prefato Griti si accompagnò con il ducha di Barbon gran contestabele, che era il primo avanti dii re. Et cosi l'eno la intrata in questa terra di Rezo, ch’è una bella cità, e fornita di bellissime done più che terra habi visto in questo viazo. Di Bologna, di sier Mariti Zorzi dotor, ora-tor nostro, di 9. Avisa, eri fo Sabato, la Beatitudine Pontificia fece la intrata in quella terra in pontificali. Si vestì a la Mason, et intrato in la terra, andò al pa-lazio, dove era preparata la sua stantia. Non fu intrà tropo sumptuosa, nè con tropo cridar Lìon nè Palle. Eri di note gionseno qui li oratori francesi monsignor di Lutrech et monsignor di la Trimoglia; et per esser l’ora tarda, mandò Andrea di Franceschi suo secretano a visitarli, et poi questa matina lui orator vi andoe. Non hanno voluto star in capella col Papa. Sono andati a expedir alozamenti, li quali si trovano con gran faticha e gran confusimi. Questa matina è stato un poco di congregation di cardinali col Papa, zerclia quello honor se dia far a la Cristianissima Majestà, aut preciedi il reverendissimo San Zorzi capo dii colegio dei cardinali, aut farlo prender il primo loclio, e non hanno terminato la cossa. È zonti qui do messi di tre clarissimi oratori nostri con tiO cavali, videlicet di quelli vengono per aqua, perchè il Griti è con la Majestà Cristianissima etc. Dii dito, di 10. Come in questa matina, Luni, è stato Concistorio publico. Il Papa voleva il Cristianissimo intrasse doman et venisse a basar li piedi a Soa Santità, poi farli la intrata selene il dì sequente a dì 12. Tamen Soa Majestà voi intrar doman, e cussi in-trarà. El io ozi son andato fuori da Sua Majestà ch’è zonta mia ... di qui, et ho trovato il Griti, et in camino scontrai li reverendissimi cardinali San Severino et Cornelio, erano stati da Soa Majestà. Li tre DICEMBRE. 372 oratori sono zonli ozi qui. Il Grimani alozalo mia do lontano, a l’abazia dii reverendo domino Petro suo fiol. Scrive à inteso sguizari ancora non hanno ratificato lo acordo, et lì è zonlo uno homo dii re de Ingaltera, qual voi pagar 10 milia sguizari etc. Di sier Antonio Grimani e compagni oratori, procuratori, date in Bologna a dì 11, hore ... di note. Scriveno la intrata dii Cristianissimo re in Bologna, e il modo,come più particolarmente dirò di soto. Scriveno, solum erano li do cardinali con Sua Majestà che il Papa li mandoe, videlicet Sauli e Medici, et come loro tre e sier Marin Zorzi andono in questa matina per tempo da Soa Majestà per far insieme la entrata in la terra. Et che a la porta erano li) cardinali che aspetono Soa Majestà, qual zonta e riceputa, fu posto in mezo di do mazor cardinali diaconi San Severiti el Ferara, et vene a lo alozamento suo, preparato soto habitatione dove aloza il Pontefice. El fo a hore zercha 18, et poi andoe Soa Majestà a disnar con 4 cardinali, Medici, Sauli, Cibo et Bibiena. Immediate, da poi disnar essi oratori tor-nono da Soa Majestà, et insieme andono di sopra a l’audienlia dii Pontefice, qual Soa Beatitudine era in sedia col pivial indosso e li reverendissimi cardinali sentali alorno. Et Soa Majestà li basò il piede e le mano, e il'Ponliiice lo abrazoe con segni di grande be-nivolentia. Et poi lata una oration per il Gran can-zeliere, il Pontefice chiamò alcuni cardinali, e sera-tosi insieme col Christianissimo re un pocho, si levoe Sua Santità e col Re andoe in camera e alcuni cardinali per dispararsi, et partono un pocho insieme. Poi Soa Majestà ussite di camera, et lo aeompagnas-semo da basso, e tolesseuio licentia da Soa Majestà. Et io Andrea solecitai Soa Majestà a mandar zeifte a la impresa di Brexa, e quella entrò in camara. Avisano, Sua Majestà aver oplimo animo verso la Signoria nostra, sicome liozi cavalcando il reverendissimo Sauli a lui sier Andrea alirmoe. Item, scriveno, ozi è zonlo qui uno nontio di la Cesarea Majestà, a che line non lo sano, vederano di saperlo. Et altre letere fono in li Gai di X, che qui non le scrivo. Et dicti oratori scriveno, Zuoba il Pontefice in San Petronio dirà messa solenne, et Sabato a dì lò la Chrislianissinia Majestà voi partir per Milan, et poi il Marti a dì 18 il Pontefice partirà per Fiorenza. Per tanto desiderano saper quello essi oraoratori nostri habino a far eie.